Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Attenta Juve: "dicono" che qualcuno non sia felice... Milan: Berlusconi arrabbiato pensa a una coppia da urlo! Inter: quelli che "Icardi è un problema". Napoli: quella strana previsione. E #noistiamoconvale

Attenta Juve: "dicono" che qualcuno non sia felice... Milan: Berlusconi arrabbiato pensa a una coppia da urlo! Inter: quelli che "Icardi è un problema". Napoli: quella strana previsione. E #noistiamoconvaleTUTTO mercato WEB
© foto di Alessio Alaimo
martedì 27 ottobre 2015, 20:432015
di Fabrizio Biasin
Nato a Milano il 3/7/1978, laureato in Scienze ambientali presso l'Università dell'Insubria di Como, da ottobre 2008 è Capo Servizio Sport presso il quotidiano "Libero". Opinionista Rai, TeleLombardia e Sportitalia

E niente, forte della coerenza che mi contraddistingue oggi parto dalle moto, che su Tuttomercatoweb c'entrano come la sigaretta elettronica in bocca a Sarri.

Premessa: non è mia intenzione spoilerare, per cui vi dirò soltanto che a Valentino Rossi è successo un casino con tutta una serie di piloti spagnoli. Lo so, la cosa è nota anche a mia nonna che non bazzica le due ruote dai tempi in cui andava in camporella in sella a una Moto Guzzi, ma meglio non correre il rischio, ché lo spoiler è meno fastidioso solo di quelli delle compagnie telefoniche che ti chiamano per fotterti a orari strani tipo le 9.20 di domenica o la sera di Pasquetta.

Loro: "Buongiorno! Lei è molto fortunato, le regaliamo un Galaxiaifon Quantoseibabbo5S!".

E tu: "Davvero? Il 5S? È gratis?".

E loro: "Certo signor Dì-Il-Nome, completamente gratis in quanto nostro affezionatissimo cliente. Dovrà solo pagare una ricarica da 5 euro al mese fino alla sua morte. Se è fortunato e muore presto spenderà molto poco signor Dì-Il-Nome".

E tu: "Grazie, però io non mi chiamo Dì-Il-Nome, mi chiamo Marcello".

E loro, bisbigliando: "Certo signora Carla. Ora dica "acconsento". Prego".

E tu: "Come? Non sento".

E loro: "Bene, ha appena sottoscritto un contratto vincolante modello "cazzituoi". Lo può disdire entro 3, 2, 1, 0 secondi. Lo Startac della Motorola arriverà presto a casa sua".

E tu: "Ma non era un Galaxiaifon?".

E loro: "Ha detto bene signor Gargiulo, "era", le ricordiamo che la telefonata le è costata 1,80 euro ogni 20 secondi. Saluti".

E tu: "Ma avete chiamato vo...".

Appendono.

Non va proprio così ma poco ci manca: chiamiamole pure "truffe legalizzate".

Comunque, stiamo divagando. Vi dicevo che domenica avevo programmato una mattinata mostruosa: sveglia con clamorosa ora legale, brioches con nutellona galattica, caffellatte in tazza modello "tinozza", doppio plaid, calzettone antiscivolo, visione totale del Gp di Sepang preventivamente registrato. Telefonino ovviamente spento per evitare la spoilerata degli amici mattinieri. Alle 9.20 sono sul divano. Faccio per pucciare il nutellone nella tinozza, squilla il telefono fisso, silente da tempo immemore. Penso "Saranno quelli delle compagnie telefoniche che provano a fottermi". Rispondo con cazzimma. E dall'altro capo della cornetta: "Sono la mamma, hai il cellulare spento, non farmi venire il nervoso che ti tiro una pedata come Valentino a Marquez al settimo giro, curva 14, del circuito di Sepang. Che poi se fai incazzare me, altro che partenza dal fondo nell'ultimo Gp di Valencia, come in effetti è capitato al Dottore. Concludo dicendoti: bene Pedrosa, primo, davanti a Lorenzo e a un Rossi che comunque ha conquistato il terzo posto. Per pranzo ti faccio l'ossobuco. Ciao". Appende. Risuona: "...". E io: "Mamma, non sento!". E loro: "Acconsente?! Bene! Insieme allo Startac vince un buono per non rischiare di essere chiamato nella casa del Grande Fratello. Siete rimasti in pochi". Son tornato a letto.

Bene, ora cerchiamo di solleticare lo spirito nazional-popolare pro-Vale con una serie di considerazioni anti-spagnole e poi parliamo di calcio.

Considerazioni anti-spagnole a caso: Spagna cattivi, Spagna complottisti, Spagna avete solo il Real e il Barcellona che stanno a galla grazie alle banche foraggiate dall'Europa e quindi anche da noi, Spagna Nadal con i muscoli sospetti, Francia o Spagna purché se magna, Ciccio Benitez purché se magna, spagnoli sempre a pensare alla movida, vin brûlé batte sangria, risotto e salciccia batte paella, le spagnole hanno i baffi, alla Corrida tengo per il toro, Formentera è in Italia giusto?, Assisi molto più miracolosa di Santiago de Compostela, Iannone #escilo.

Le cose serie (più o meno) su questa faccenda le trovate in fondo al pezzo. Ora il calcio. Che ci porta bei sereni a parlare del Napoli, bello e vincente da quando Maradona ha battezzato Sarri come allenatore «non adatto» al Napoli: Diego non può essere infallibile in tutto. Higuain tra gli altri non la pensa come il Pibe e a furia di gol e sorrisi ha deciso di voler dimenticare le figuracce con l'Argentina regalando uno scudetto agli azzurri proprio come il suo connazionale. Ah, ho detto scudetto? No amici napoletani, sto scherzando. É stata solo un'impressione. Non si dice scudetto, almeno fino a giugno (ma pensarlo si può, eccome se si può).

Non bisognerebbe nominarlo nemmeno a Roma, visto come è andata l'anno scorso. E infatti i giallorossi sembrano aver imparato la lezione. Baldissoni dice: «Siamo attrezzati per vincere, ma anche gli altri lo sono». Ecco l'atteggiamento giusto per tenere la chiesa al centro del villaggio. E se poi Gervinho continua così...

Ma oggi è già campionato. E allora il gioco del weekend è stato "spara a Icardi", dopo la settimana dello "spara a Dybala". Ecco, siccome l'altro argentino ha dimostrato di essere un campione, lasciate stare pure il centravanti dell'Inter. I gol li ha sempre fatti, anzi pochissimi han segnato come lui all'età che si ritrova. E ha continuato a farli pure con Wanda Nara al suo fianco, ché altri avrebbero perso la testa e diverse diottrie. I problemi dell'Inter - tre punti in quattro partite - sono altri, ma i nerazzurri restano una squadra in corsa per la Champions. Perché il vero problema è far capire a tutti (media in primis) che questa squadra ha un solo obbligo: conquistare il terzo posto (e non è poco...).

Parlavamo di Dybala, appunto. Che non ringrazia Allegri nel post partita ma dovrebbe farlo. Max si è preso la solita spernacchiata nazional-popolare (da Pirlo in poi è il passatempo preferito urlarne di tutte al livornese), ma ha avuto ancora una volta ragione nel gioco del bastone e della carota con i giovani. Ricordate quando diceva a El Shaarawy di stare tranquillo, di continuare a lavorare mentre tutto il Paese lo eleggeva futuro faraone d'Italia? Poi Max ha lasciato il Milan e sapete tutti com'è finita. Intanto la Juve è tornata in corsa per lo scudetto. Esageriamo? Troppi gli otto punti dalla vetta? Macché, il gioco dei bianconeri visto con l'Atalanta dice che certi distacchi sono ancora colmabili.

A proposito di Milano e Torino, girano curiose voci nell'ambiente. Si parla di un dirigente bianconero infastidito dopo un'estate turbolenta. Quella - per capirci - che ha portato il «non fenomeno» Hernanes a Torino invece dell'attesissimo Draxler. Le parole forti di Agnelli agli azionisti, ma soprattutto il patto non più d'acciaio con Paratici, pare abbiano tolto il sorriso a Marotta. Qualcuno tra i soliti ben informati, addirittura, parla di un contatto con Silvio Berlusconi, deluso dal Milan costruito con i suoi milioni. Le critiche dei tifosi sembrano aver colpito almeno in parte il patron, che medita un futuro diverso. Da questo a dire addio al fedelissimo Adriano Galliani ce ne passa, ma non è inverosimile pensare alla rinascita della coppia Marotta-Conte a Milano dopo l'Europeo.

Finiamo qui, ma prima come promesso torniamo in sella. Di seguito quel che penso della faccenda Valentino vs. Spagna. Anzi, Spagna vs. Valentino. Questo e altri cazzibibboli mentali li potete trovare sul blog ilsensodelgol.it col quale vi ammorbo da due settimane. Continuerò ad ammorbarvi. Ammorbiamoci tutti insieme.

Per evitare che qualcuno arrivi in fondo a queste poche righe e dica "sei un fottuto italiano di parte" chiarisco subito: "Sono un fottuto italiano di parte".

Ehi Casey, dico a te: fatti i rombi tuoi. Scrivi che al posto di Valentino chiunque altro si sarebbe dovuto inchinare di fronte alla bandiera nera? Hai ragione. È vero. Solo che questa cosa non sarebbe potuta capitare a te, e sai perché? Perché qualche anno fa ti sei tirato fuori dalla mischia, hai tolto il culo dalla sella. Per intenderci: alla manopola dell'acceleratore hai preferito la tastiera dell'iphone. Vale no, è ancora lì e combatte.

Ehi Lolly, dico a te: mi ricordi certi vigliacchissimi compagni delle elementari. Quelli che faccia a faccia ti dicono "Ti stimo, sei un grande" ma poi voltato l'angolo borbottano, fanno i capricci, provano maledetta invidia: "Quello è uno stronzo, pensa di essere chissà chi, merita una lezione e io comunque sono meglio di lui". Sappi Lolly che giocare al "branco", fare il tutti contro uno, porta risultati nel beve periodo ma a lungo termine ti si ritorce contro. E sai perché? Perché quelli che ora ti dicono "Ti stimo, sei grande", domani volteranno l'angolo e si accorderanno con un altro capo branco per farti pelo e contropelo. Vale no, se gli stai sulle balle te lo dice, poi va in pista e combatte.

Ehi Marcolino, sì sì ce l'ho con te. Guarda, io non so cosa significhi stravincere un Mondiale e l'anno dopo fare la fine del terzo incomodo, quello che "ehi guardatemi, ci sono anch'io", ma so cosa vuol dire essere meschini, combattere in pista non per vincere un titolo, ma per impedire che lo vinca "quell'altro". Succede quando un tarlo scava dentro, quando si ha la sensazione di essere bravi ma di non avere il potenziale per diventare leggenda. E allora piuttosto che combattere per elevarsi, molto meglio sporcare l'immagine di chi è già mito. Ci sei riuscito Marcolino, Vale non potrà rendere la pariglia perché presto smetterà. Ma intanto è in pista e combatte.

Ehi Vale, parlo proprio con te. Ci sei cascato. Come un pivello tra l'altro. Certo, nei tuoi panni sarebbe sbroccato anche un asceta, figurati tu che Santo non sei. Però hai toppato, caduto nella più prevedibile delle provocazioni. Ora stanno completando l'opera, vogliono proprio cuocerti a puntino, farti crollare, dare il colpo di grazia a te che - diciamolo - in questi tre giorni ti sei colpevolmente fatto prendere dal nervoso. Ora puoi fare due cose: 1) Dargliela vinta. 2) Rompere il cazzo a mezza Spagna fino all'ultima curva dell'ultimo Gp. Probabilmente non servirà, e certo non devi dimostrare niente a nessuno, neanche ai tanti che per un attimo hanno pensato "cazzo stai facendo Vale? Sei matto?". Torna in pista e combatti, Vale, chi ha visto come sono andate le cose sa che Lolly passerà alla storia non per aver vinto il titolo della MotoGp, ma il Mondiale di sidecar con Marcolino seduto accanto.

Ehi Sic, ciao. Ci sei mancato a Sepang. Tanto, tantissimo, molto più del solito. Senti, hai da fare fra due settimane? A Valencia c'è Spagna-Italia, abbiamo bisogno di te...

(Twitter: @FBiasin @ilsensodelgol)