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Balotelli non è un campione: ecco perché Seedorf attacca Mario. Un Milan da rifare. Juve, assalto a Nani. Diego Della Valle innamorato della Fiorentina: domani vede l'Inter

Balotelli non è un campione: ecco perché Seedorf attacca Mario. Un Milan da rifare. Juve, assalto a Nani. Diego Della Valle innamorato della Fiorentina: domani vede l'InterTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 14 febbraio 2014, 00:002014
di Enzo Bucchioni
Nato ad Aulla (Massa Carrara) il 16/03/54 comincia giovanissimo a collaborare con La Nazione portando la partita che giocava lui. Poi inviato speciale e commentatore, oggi direttore del Qs Quotidiano sportivo della Nazione, Resto del Carlino e Giorno

Non vanno sottovalutate le parole di Seedorf dette appena ieri: "Balotelli non è un campione". Qualcuno potrebbe pensare che sia un modo come un altro per stimolare un ragazzo che appena pochi giorni prima era caduto in un pianto pubblico che ha suscitato qualche perplessità sulla sua tenuta nervosa. Sicuramente l'intenzione di Seedorf era questa, ma siccome l'allenatore del Milan è una persona intelligente, forse dietro questa frase c'è la presa d'atto di una situazione di difficile gestione.
Balotelli era un caso all'Inter che non per nulla l'ha ceduto, era un caso al Manchester City che dopo aver investito su di lui ha pensato bene di rimandarlo in Italia e (purtroppo) sta diventando un caso anche per il Milan.
Sicuramente Barbara Berlusconi e il suo entourage stanno riflettendo se è il caso di continuare con un eterno ragazzo che costa moltissimo d'ingaggio, che costa moltissimo in assoluto anche per la presenza di un procuratore ingombrante come Rajola, per il quale devono ancora essere pagate pesanti rate al City. Un interrogativo che presto avrà una risposta definita e definitiva. Se qualcuno pensava di prendere Balotelli e di mettergli in mano il Milan dei prossimi anni molto probabilmente si sta ricredendo.
E qui entra in ballo la personalità di un ragazzo che è stato costruito in laboratorio, al quale hanno cucito addosso la casacca del campione, al quale si è chiesto tutto e subito troppo presto, salvo poi scoprire una fragilità assoluta dietro la finta corazza.
E qui sta tutto il problema. Le lacrime per la sostituzione hanno messo a nudo Balotelli e fatto riflettere sulla situazione di un ragazzo che sembra un super man, ma che in realtà fatica a trovare un equilibrio in campo e fuori.
Balotelli è costretto a recitare una parte che non è la sua, fatica a trovare un equilibrio come persona e di conseguenza come giocatore. Passa da fasi di esaltazione e questo è il momento delle Balotellate, quando pensa di essere invincibile, a fasi di debolezza come quella del pianto, acuite dalla responsabilità di essere padre che forse avverte come una cosa più grande di lui.
Sicuramente ha ragione Seedorf, il campione Balotelli non c'è ancora. E forse chissà quando arriverà. Il miglior Mario si è visto quando ha passato periodi di tranquillità e di equilibrio in campo e fuori come durante gli Europei del 2012 o nel primo periodo al Milan. Poi gli alti e bassi sono costanti ed è quasi normale che una società importante come il Milan che sta pensando alla ricostruzione, si interroghi sul ruolo che potrà affidare a Balotelli in futuro. Ad oggi, se non maturerà in fretta, non è sicuramente un campione, ha ragione Seedorf. Toccherà a lui crescere, migliorare e trovare continuità. Ci riuscirà? Balotelli non è più giovanissimo, siamo tentati di dire ora o mai più. E lo sta dicendo anche il Milan.


Quindi, dietro le parole di Seedorf potrebbe nascondersi una sorta di ultimatum per capire se il Milan potrà ancora contare su di lui o forse non è meglio monetizzare il suo contratto per poi puntare su giocatori alla lunga più affidabile.
Teniamo anche conto che Berlusconi non ha mai amato i giocatori alla Balotelli, i geni maledetti, e questa sua avversione non l'ha mai nascosta. Ricorderete cosa disse proprio di Balotelli "è una mela marcia", salvo poi correggersi quando Galliani l'anno scorso lo convinse che prendere Mario era un affare. In effetti nel gennaio scorso è stato un affare, Galliani l'ha pagato relativamente poco, con Balotelli in stato di grazia ha conquistato la Champions League che altrimenti avrebbe visto con il binocolo, ma Balotelli un po' come Cassano, fa presto a rompere con gli ambienti.
La rifondazione Milan con giovani di qualità e serietà affidata a Seedorf potrebbe perciò anche fare a meno di Balotelli. La risposta dovrà darla soltanto lui in questi ultimi tre mesi e mezzo di campionato e nel mondiale brasiliano.
Se Balotelli è destinato a rimanere un campione potenziale o ha la forza per diventare un campione vero si saprà presto. Intanto il Milan e Seedorf stanno riflettendo e Raiola si sta guardando attorno. Gli eventuali acquirenti non mancano, soprattutto in Francia e in Spagna. Vedremo.
Intanto dobbiamo continuare a seguire la pista Nani, grande obiettivo estivo della Juventus. Esterno di grandi qualità tecniche, giocatore di esperienza, è l'uomo giusto per far felice Conte tanto più che la Juventus ha capito che sarà impossibile arrivare a Cuadrado.
Come già anticipato qualche mese fa, la Fiorentina e l'Udinese sono già d'accordo: il giocatore resterà a Firenze per almeno un altro anno, riscattato dalla società viola per una cifra attorno ai 13-15 milioni di euro. In caso di cessione dopo il 2015 e ulteriore plusvalenza, gli utili saranno comunque ridistribuiti tra Pozzo e Andrea Della Valle che vorrebbe prendere in comproprietà anche Muriel.
A proposito di Della Valle, il grande lavoro fatto dal fratello Andrea che ha costruito una squadra divertente e la conquista della finale di coppa Italia, hanno avuto l'effetto di riavvicinare Diego Della Valle al calcio. Presente sugli spalti l'altra sera nella gara con l'Udinese, si sente un po' il portafortuna e ha confidato ad alcuni amici che tornerà molto più spesso, tra un impegno e l'altro, a seguire la Fiorentina. Gli è piaciuto il clima dello stadio, il gioco visto, il fair play dei tifosi al Franchi che, ricordiamolo è senza barriere di alcun tipo, sotto tutto il parterre di tribuna. Uno stadio all'inglese che esalta il calcio.
E Diego Della Valle ci sarà anche domani sera, sabato, per vedere la sfida contro l'Inter un altro momento particolare per la Fiorentina a caccia della Champions.