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Berardi rischia di chiudere la carriera senza aver mai giocato la Champions League: uno spreco per un talento come il suo. Ora Spalletti deve rivedere le sue gerarchie: ecco chi può sostituirlo

Berardi rischia di chiudere la carriera senza aver mai giocato la Champions League: uno spreco per un talento come il suo. Ora Spalletti deve rivedere le sue gerarchie: ecco chi può sostituirloTUTTO mercato WEB
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martedì 5 marzo 2024, 16:01Editoriale
di Raimondo De Magistris
Nato a Napoli il 10/03/88, laureato in Filosofia e Politica presso l'Università Orientale di Napoli. Lavora per TMW dal 2008, è stato vicedirettore per 10 anni. Inviato al seguito della Nazionale

Domenico Berardi compirà trent'anni il prossimo 1° agosto. Quel giorno l'Europeo visto dalla tv sarà ormai alle spalle e un pezzo ancora importante di strada dovrà essere percorsa prima di tornare in campo. Sarà, insomma, nel bel mezzo del calvario.
Domenica a Verona è tornato sul rettangolo verde dopo un mese e mezzo e ha rimediato un infortunio che verosimilmente trasformerà i sessanta minuti del Bentegodi nella terza e ultima presenza di questo sciagurato 2024. L'esito degli esami strumentali a cui s'è sottoposto hanno confermato la peggiore delle ipotesi e oggi Berardi si sottoporrà a intervento chirurgico. Il lungo stop non solo non gli permetterà difendere il titolo in Germania, ma lo costringerà anche a saltare la prima parte della prossima stagione. Di conseguenza, anche la prossima finestra di calciomercato.

C'è da chiedersi a questo punto se per Berardi arriverà mai il momento del passaggio in una big. La scorsa estate provò senza successo a forzare la mano per andare in una Juve che non contemplava un grosso sforzo economico per acquistare il suo cartellino. Nei mesi precedenti la Fiorentina formalizzò almeno un paio di offerte ma mai si è spinta oltre i 15 milioni di euro, mentre Giovanni Carnevali ne chiedeva 30. Berardi a luglio era anche una prima scelta di Maurizio Sarri ma - parafrasando il tecnico della Lazio - in quelle settimane lui chiedeva A e la società gli consegnava C e D.

Racconti di affari non andati in porto, storie che non rappresentano poi una novità perché il trasferimento sfumato è la costante che ha accompagnato Berardi in oltre 10 anni di Serie A col Sassuolo. Con varie sfumature: nei primi anni non era troppo convinto di lasciare Reggio Emilia, poi costava troppo e in un Sassuolo che veleggiava verso l'Europa non sentiva la necessità di forzare la mano. Poi quando la crescita del Sassuolo s'è arrestata, e lui ha chiesto ufficialmente la cessione, non ha più trovato chi era pronto a svenarsi per acquistare il suo cartellino. E ora è arrivato questo infortunio, un ko durissimo che verosimilmente lo costringerà a rimandare qualsivoglia discorso di calciomercato all'estate 2025. A 31 anni.

Berardi, a questo punto, rischia di chiudere la carriera senza aver giocato la Champions League: uno spreco per un mancino come il suo. Ha all'attivo oltre 120 gol in Serie A e in questo momento - nonostante un mese e mezzo di stop alle spalle - è ancora il miglior marcatore italiano del nostro campionato con Pinamonti e Orsolini. Ha all'attivo 28 partite con la maglia della Nazionale, è tra i campioni d'Europa del 2021 e sarebbe stato uno dei certi convocati per Germania '24. Un posto che adesso dovrà lasciare a qualcun altro. Già, ma a chi?

Luciano Spalletti dopo questo infortunio dovrà rivedere le sue gerarchie. Perde un titolare e in un attacco che già faticava di suo non è certo una buona notizia. L'ala destra di Cariati con Chiesa e Raspadori era uno dei tre attaccanti praticamente certi di un posto e ora, senza di lui, il ct dovrà decidere se portare con sé Politano, Orsolini o entrambi. Molto dipenderà dallo stato di forma dei due possibili sostituti, dalla scelta di portare uno o due centravanti diversi da Raspadori, dalle risposte che daranno Kean, Zaccagni e Zaniolo nei prossimi 80 giorni. Molti, ancora troppi ragionamenti da fare prima di stilare la lista definitiva degli attaccanti italiani che ci rappresenteranno nelle notti tedesche.
Ma a prescindere dal sostituto, la certezza è che Spalletti nell'ultimo fine settimana ha perso una delle sue migliori pedine e Berardi una grande occasione per mettersi in mostra in campo internazionale. Speriamo ce ne saranno delle altre.

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