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Bloomberg fra Milan e Roma, fra Cinesi e Pallotta. Higuain: Callejon segna di più, Dybala e Mandzukic di meno. Gabigol: presentazione molto più morattiana che thohiriana

Bloomberg fra Milan e Roma, fra Cinesi e Pallotta. Higuain: Callejon segna di più, Dybala e Mandzukic di meno. Gabigol: presentazione molto più morattiana che thohirianaTUTTO mercato WEB
sabato 24 settembre 2016, 07:362016
di Mauro Suma

Andare per studi tv a sostenere che Bloomberg è infallibile, un minuto dopo che James Pallotta aveva smentito duramente la stessa agenzia, significa solo una cosa. Che c'è di mezzo il Milan. Nessuno ricorda più Bloomberg possibilista su Mr.Bee e Sonny Wu, tutti ad accreditare i dubbi del colosso mediatico sulla attuale Cordata Cinese che ha già versato 100 milioni di euro-soldi veri nell'operazione Milan. Cento milioni di soldi veri sono fra le prime tre somme messe a disposizione da una proprietà straniera in questi anni di calcio italiano: Sino-Europe è in questo momento seconda solo a Joey Saputo e Suning e leggermente avanti rispetto a Erick Thohir e James Pallotta. Bloomberg è in questo momento l'ancora di salvezza dei negazionisti, dei dubbisti, di quel sottobosco che sussurrava pissi-pissi dei soldi che tornano in Italia all'epoca di Moratti-Thohir e fa la stessa cosa oggi sul fronte Berlusconi-Cinesi. Piccolo particolare: tre anni fa i pissi-pissi rimanevano nelle redazioni e nei salotti, tre anni dopo invece si rutta tranquillamente di tutto come sempre quando si passa da chiunque a Berlusconi. In ogni caso, se davvero ci sono stati dei documenti discutibili il 25 Aprile 2016, sono stati bypassati, chiariti e fagocitati, tanto è vero che la trattativa ufficiale èiniziata ed è stata comunicata successivamente, il 10 Maggio. Ed è finita il 4 Agosto, giovedì sera della firma dell'accordo preliminare, di cui ad oggi sono stati rispettati tutti i tempi, con la seconda e rinnovata cordata Cinese, diversa da quella del 25 Aprile. In attesa del closing del Milan, restano le parole di James Pallotta a commento della notizia della famosa Bloomberg sulla cessione della Roma. Pallotta ha smentito, precisato, rettificato. Lo scenario ci sembra però, con tutto il rispetto, dannatamente uguale a quello dell'ultima Inter di Thohir, quella pre-Suning.

La Juventus stasera smentirà tutti a partire da stasera, noi per primi, a suon di gol e tutto quanto stiamo per scrivere rischia di rimanere lettera morta. Ma adesso scriviamo e conosciamo solo quello che è accaduto fino a questo momento, non possiamo immaginare o sapere quello che deve ancora accadere. Quindi, il tema: Higuain è andato via dal Napoli e segnano tutti gli attaccanti, Higuain è arrivato alla Juventus e fino a questo momento Dybala e Mandzukic non hanno ancora segnato un gol, per non parlare di Pjaca. Un anno fa Callejon a questo punto della stagione era a quota zero gol, adesso ne ha già fatti cinque. Non tutti possono essere Ibra, l'unico che segna lui e fa segnare anche gli altri. Ibra è un accentratore che aggiunge, Higuain in questo momento della sua carriera un accentratore che sottrae. Serve un trequartista o un sistema di gioco che faccia segnare anche gli altri attaccanti bianconeri. Higuain i gol li fa di suo, bisogna far segnare anche gli altri. Non è facile, ma Allegri sa perfettamente che in questa sua terza stagione alla Juventus di facile non c'è assolutamente nulla.

Presentazione di Gabigol: effetti speciali, toni da mille e una notte. Social impazziti. E' sembrata una di quelle presentazioni che i tifosi interisti, che da sempre si ritengono più morigerati e sobri dei milanisti miracolati da Berlusconi, contestavano da sempre proprio ai rossoneri. Ma non è questo il dato. Alla vernice dell'attaccante brasiliano, abbiamo notato in primo piano la Pirelli, Tronchetti Provera, Zanetti. Insomma il mondo morattiano. In penombra, Bolingbroke, mondo evidentemente poco morattiano. Tronchetti sereno e sorridente: tutto il contrario del disimpegno che faceva trapelare dopo i primi mesi di gestione Thohir. Dopo questa presentazione molto mediatica, in tv iniziavano a circolare le voci di un ritorno di Massimo Moratti alla presidenza di una Inter sempre di proprietà Suning. Stando al contesto e allo scenario, ci sta. Poi, se davvero dovesse accadere, nel nostro piccolo ci siederemo comodi e assisteremo con un sorriso appena accennato, alle letture, alle interpretazioni e alle ricostruzioni che tutti a quel punto faranno. O non faranno.