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Carlitos way to Italy: la Juve prende Tevez, ecco il racconto di un affare nato il 16 maggio. Quella cena a Londra, il primo bacio dell'argentino, l'assalto respinto del Milan. E adesso Ogbonna e Jovetic...

Carlitos way to Italy: la Juve prende Tevez, ecco il racconto di un affare nato il 16 maggio. Quella cena a Londra, il primo bacio dell'argentino, l'assalto respinto del Milan. E adesso Ogbonna e Jovetic...TUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com
mercoledì 26 giugno 2013, 00:002013
di Gianluca Di Marzio
Nato a Castellammare di Stabia (NA) il 28 marzo 1974, inizia a collaborare per Telenuovo Padova. Giornalista Professionista dal 2001, è il massimo esperto di calciomercato per Sky Sport

È la spy story dell'estate, l'attore principale è Tevez, il titolo è facile: Carlito's way to Italy. Lo aspettiamo/aspettano da un po' sui nostri campi di A, la telenovela è iniziata con il corteggiamento del Milan, è finita con il gol -e che gol- della Juve. Il primo bacio bianconero è del 16 maggio, un vero e proprio blitz per passare in vantaggio sulla concorrenza. Appuntamento a Londra, il ristorante è nel cuore della città, si chiama "Babbo Restaurant", zona Mayfair. Kia Joorabchian abita sopra il locale, a cena sono invitati i dirigenti bianconeri, c'è anche l'attaccante argentino. Eccola la sera giusta, quella che serve alla Juve per stringere un patto con Tevez, tre anni di contratto e il progetto che affascina subito l'Apache. Il blitz londinese deve rimanere segreto, ma qualche italiano riconosce la delegazione juventina, la soffiata è buona. Il giorno dopo, parliamo di contatti e di Tevez entrato di prepotenza nel mirino di Conte. La disponibilità c'è, l'intesa economica da definire nei dettagli, la Juve sa di avere in pugno il giocatore. E resterà serena anche quando Galliani incontrerà a Milano l'entourage di Carlitos. Il Milan prova a inserirsi, Tevez è un pallino in via Turati, ma serve una cessione importante per operare il sorpasso. Il Santos non aumenta l'offerta per Robinho, Boateng non scalda il Monaco, El Shaarawy preferisce restare al Milan e -per la sua eventuale cessione- i tempi sarebbero più lunghi. Così, il Milan si tiene informato sui movimenti della Juve ma non può sedersi al tavolo della trattativa. Come invece fanno Marotta e Paratici, che partono da Caselle (poco prima delle 11) dopo l'ultimo via libero telefonico di Soriano: il City ha risolto nella notte alcune pendenze con l'argentino (premi per il titolo vinto due anni fa, etc), può iniziare il faccia a faccia tra club. La Juve sbarca a Londra poco prima di pranzo, rivede Kia per un aggiornamento, poi apre la discussione con gli inglesi. Tevez ha un solo anno di contratto, ma in Premier conta fino a un certo punto. Anche Van Persie aveva una situazione simile e fu ceduto per 25 milioni di sterline.

Infatti, il City parte da 20 per scendere poi a 15, i bianconeri fanno capire di volerne spendere 7, massimo 8. Perché l'ingaggio è pesante (8 più bonus) e va spalmato in un triennale comunque oneroso (tra i 5,5 e i 6 netti). L'incontro dura ore e ore, si tratta ad oltranza, si ragiona sulle formule di pagamento. La Juve sale a 9, inserendone 3 di bonus (facili), per arrivare ai 12 che diventano il punto d'incontro decisivo per chiudere. Nel frattempo, la Juve avvisa il Torino: l'appuntamento per Ogbonna slitta, il ritorno da Londra è rinviato. Marotta e Paratici vogliono tornare con Tevez, o comunque con l'accordo in tasca per evitare brutte sorprese. Ce la fanno, poco prima di cena, accordo raggiunto. Anticipato il Milan, persino il Real che in queste ore avrebbe dato una risposta ai suoi agenti sul possibile gradimento. La fretta della Juve è vincente, non ci saranno sorprese o colpi di scena. Tevez-Juve, l'affare è fatto e non sarà l'unico. Dopo Ogbonna, c'è sempre Jovetic. Sì, perché Ramadani ha ricevuto un'altra telefonata da Marotta, il filo resta diretto. Serviranno cessioni nel reparto offensivo (Matri e/o Quagliarella), sarà necessario che la Fiore accetti contropartite tecniche, tipo Matri, Gabbiadini e Marrone per far quadrare il cerchio. Come fatto per Tevez, un mese e mezzo dopo. Era il 16 maggio, una sera in Inghilterra per il primo bacio con l'argentino: sempre a Londra, il matrimonio è stato celebrato, cin cin. Carlito's way to Italy. Anzi, to Juventus.