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Comincia un minitorneo di 11 sfide per le 5 squadre che puntano alla Champions. Il Napoli non può commettere altri passi falsi e Benitez dovrà dare spazio a chi ha più voglia

 Comincia un minitorneo di 11 sfide per le 5 squadre che puntano alla Champions. Il Napoli non può commettere altri passi falsi e Benitez dovrà dare spazio a chi ha più vogliaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 22 marzo 2015, 00:002015
di Raffaele Auriemma
Laurea in Giurisprudenza, scrittore, giornalista professionista, radiocronista dal 1985 e telecronista Mediaset Premium per le partite del Napoli. Corrispondente di Tuttosport, coordinatore per Piùenne, produce e conduce "Si gonfia la rete"

Capita anche a noi, nei momenti bui, di rituffarci nel passato per capire come eravamo, quanto meglio ci sentivamo. Rispolverare un album oppure trovare le foto scattate sui vecchi telefonini può diventare un'operazione di autostima che anche il Napoli dovrebbe adottare rivedendo le sue partite migliori. Adesso. La stagione è entrata nel vivo, in quella fase che non ti consente più di rimediare agli errori commessi in precedenza. "Anche noi ne abbiamo fatti", lo ha ricordato Rafa Benitez e quelle parole potrebbero essere il segnale di una consapevolezza maggiore, quella che in genere precede una reazione positiva. Il Napoli deve rispecchiarsi in se stesso, quando vinceva ed era rispettato, per cancellare gli ultimi 5 turni di campionato: 3 sconfitte, 1 pareggio ed una sola vittoria, contro il Sassuolo. Era il 23 febbraio e in un mese la Lazio ne ha vinte 5 su 5, agganciando quel terzo posto che sembrava anche riduttivo per i colori azzurri. Da oggi al termine della stagione sono in programma 14 sfide tra campionato, Coppa Italia ed Europa League, da disputare nell'arco di appena 71 giorni, con una settimana di riposo per gli impegni delle Nazionali. E' possibile stabilire una gerarchia nelle priorità del Napoli? Nessuno lo ammetterà, ma l'obiettivo principale resta quello della partecipazione alla prossima Champions League, senza trascurare un'altra Coppa Italia ed un trionfo europeo che manca nella bacheca partenopea ormai da26 anni.

I calciatori ne sono consapevoli e sanno pure che in questi ultimi 71 giorni non ci sarà tempo, né spazio per i mugugni, per i minuti giocati più o meno di un compagno di squadra, per la collocazione nel modulo magari non ottimale e pure del destino futuro, tra possibilità di rinnovi contrattuali ed anche chance in altri lidi. Se esiste ancora una logica di professionalità nell'ambito di un pallone sempre meno sport e sempre più business, questo è il momento di dimostrarlo ad una piazza da sempre generosa nei confronti degli interpreti che indossano quella maglia. Cinque squadre in 5 punti e tutte con identiche chance di arrivare seconde o seste, è cominciato un minitorneo della durata di 11 turni e con pochissime possibilità di recuperare di fronte ad ulteriori passi falsi. La Roma ha un vantaggio risicato ed eroso dagli 11 pareggi nelle ultime 14 partite, la Lazio sembra essere la più solida del gruppetto, la Fiorentina è in risalita, la Sampdoria è il quinto incomodo e il Napoli è la formazione che, tra alti e bassi, potrebbe vivere un rush finale entusiasmante, anche grazie ai recuperi dei vari calciatori infortunati. Insigne e Zuniga hanno bisogno solo di mettere chilometri nelle gambe, Gargano e Strinic faranno rientro dopo la sosta per rendere ancora più ricche le opzioni a disposizione di Rafa Benitez. Potrà contare nuovamente su di loro, don Rafè, e bene farà a dare più continuità ai calciatori che hanno grinta e sprizzano energie da ogni giocata. Higuain in primis, animato dal desiderio di restare a Napoli, ma solo se riuscirà ad agganciare la zona Champions e Gabbiadini, fresco di convocazione in Nazionale, nonostante sia rimasto in campo per 90 minuti soltanto nella fortunata trasferta di Trabzon. Largo a chi ha voglia di volare.