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Con questo Conte si può andare lontano, Zaza perché gioca a Sassuolo? Balotelli mastica amaro

Con questo Conte si può andare lontano, Zaza perché gioca a Sassuolo? Balotelli mastica amaroTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 10 settembre 2014, 00:002014
di Fabrizio Ponciroli
Nato a Magenta il 28/4/1974, giornalista professionista dal 2001. Vanta collaborazioni con diverse testate web e cartacee, oltre ad esperienze da telecronista. Opinionista Campionato dei Campioni. Direttore del mensile cartaceo CALCIO2000

Convincente. Non c'è altro da aggiungere. L'Italia di Conte vince e piace. Chi, come il sottoscritto, era abituato ad una Nazionale balbettante si è stropicciato gli occhi nel vedere gli Azzurri correre come indemoniati e lottare per ogni singolo possesso. La Nazionale ha svoltato ed il merito è solo di una persona: Antonio Conte. Solo poche settimane che siede sulla panchina dell'Italia ma, in realtà, il suo modus operandi pare far parte dell'azzurro da secoli. L'Italia sembra già la Juventus di Conte: rabbiosa e aggressiva, a prescindere dagli uomini che scendono in campo. Prendiamo Zaza. Che sia un talento lo si sapeva da tempo (infatti la Juventus ci ha messo le mani sopra) ma che fosse in grado di trascinare la squadra del Paese, ammettiamolo, non se lo aspettava nessuno (forse neanche lui). Con la cura Conte, anche Zaza è diventato importante, vitale, decisivo. Lui è la dimostrazione vivente che, se un allenatore sa valorizzarti, tutti possono farcela. Ovvio che ora tutti si chiedono: ma perché uno come Zaza gioca nel Sassuolo? Beh, a questa domanda, purtroppo, non c'è risposta. Diciamo che almeno a Sassuolo, uno come Zaza, è certo di giocare... Eh sì, perché i nostri club, anche quelli blasonati, non riescono proprio a fidarsi dei giovani.

Non ci fosse stato Conte, probabilmente Zaza sarebbe rimasto, in eterno, in attesa di una chiamata... Insomma, tutti contenti dopo la sfida con la Norvegia. Tutti tranne uno. Chi? Beh, diciamo che Super Mario non l'avrà presa benissimo. Intendiamoci, sarà certamente felice per la vittoria dell'Italia ma, dal canto suo, masticherà amaro perché, anche senza di lui o, meglio, proprio senza di lui, l'Italia ha iniziato a fare bene. La sua assenza non si è affatto sentita. Riformulo: la sua assenza ha fatto solo del bene a questa nuova Italia. "Io non regalo niente a nessuno", aveva detto Conte e, diciamolo, è stato di parola... E adesso? Sbilanciamoci. Con uno come Antonio in panca, tutto diventa possibile. Non mi importa se siamo solo alla seconda gara, a me quest'Italia operaia, in cui tutti si sacrificano per il bene comune, mi fa impazzire. Di stelle non ne abbiamo più (Pirlo a parte) ma uno come Conte è difficile da trovare, ovunque... Mi piacerebbe parlare ora con chi aveva storto il naso per i tanti soldi che percepisce Conte... Meritati, non c'è altro da aggiungere...