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Dieci anni di mercato: quali sono le tendenze?

Dieci anni di mercato: quali sono le tendenze?TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 7 marzo 2024, 16:01Editoriale
di Luca Marchetti

Dieci anni di operazioni analizzate dal Cies. Vale a dire, almeno per l’Italia, quasi 10 miliardi di euro per i trasferimenti (per la Serie A). Siamo naturalmente la seconda nazione al mondo per numero di trasferimenti (ma questo si poteva facilmente evincere dai report annuali) ma siamo fra le pochissime nazioni che movimenta più soldi per il mercato interno piuttosto che per quello internazionale. “Solo” il 47,6% della cifra dei trasferimenti arriva dall’estero.

E questo tipo di situazione è vissuta soltanto da quattro paesi: Inghilterra naturalmente, la Cina (che ha preso capitali all’estero soltanto per il 22% del suo totale) e il Messico (al 44%). Per tutti gli altri, più della metà dei soldi dei trasferimenti arrivano dall’estero.

Insomma in Italia la fonte di reddito più importante è l’Italia stessa. I trasferimenti nazionali rappresentano il 52% della somma totale. E gli altri dove arrivano? Cioé chi ha contribuito di più a accrescere le casse dei club italiani?

Anche in questo caso c’è un “naturalmente”: l’Inghilterra che con quasi 2 miliardi di euro spesi, rappresenta circa il 20% del mercato italiano. Gli altri contributori, sono la Francia (629 milioni, 6%), la Spagna (574 mln, 6%) e la Germania (477, 5%). Poi ovviamente tutte le altre (la Lega araba, entrata prepotentemente solo ultimamente, la Turchia, il Portogallo, il Brasile, la Cina…).

L’Italia come si comporta come acquirente?
E’ il terzo contributore del mercato inglese (796 milioni di euro spesi, per il 6% del totale), il quarto dei francesi (598 miloni per il 7%), il terzo della Spagna (quasi un miliardo per il 12% del mercato spagnolo), il quarto per la Germania (477, 7%). Ma anche fuori i confini del Big5 l’Italia è sempre presente fra le prime 5: in Portogallo, in Brasile, in Olanda (dove è seconda!), in Belgio, in Argentina (seconda anche qui).

Ma quello che si evince dall’analisi non è tanto funzionale per l’Italia di cui più o meno potevamo intuire i numeri e le varie specifiche quanto per certificare uno strapotere economico negli ultimi 10 anni. L’Inghilterra è il paese che (Cina a parte) incassa di meno dai trasferimenti esteri, ma è quella che, nella maggior parte dei casi, compra all’estero. Essendo in qualche caso (Belgio per esempio) anche più importante addirittura del mercato interno.
Il mercato è ampiamente polarizzato: i BIG5 chiaramente recitano un ruolo da protagonista e sono sempre presenti negli scambi fra di loro. E’ un mercato vivace che regala grandi scambi e una grande mobilità. E all’interno del mercato europeo recita un ruolo di assoluta protagonista l’Inghilterra, che ha una disponibilità economica fuori dal comune e lo dimostra in ogni sessione di mercato. Non a caso il “fatturato di mercato” dell’UK è l’unico a sforare i 10 miliardi di euro, e anche abbondantemente, lasciando tutti gli altri sotto…

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