Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Giorni di riflessione in casa Juve: rinnovamento in corso. All'Inter rimane Mazzarri a prescindere, situazione opposta in casa Milan. La Roma ha un nemico in più: il tetto ingaggi...

Giorni di riflessione in casa Juve: rinnovamento in corso. All'Inter rimane Mazzarri a prescindere, situazione opposta in casa Milan. La Roma ha un nemico in più: il tetto ingaggi... TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 8 maggio 2014, 00:002014
di Luca Marchetti
Nato a Terni il 6 maggio 1976, lavora a Sky come vice caporedattore e si occupa del coordinamento del telegiornale. Tra i volti più conosciuti del calciomercato per l'emittente di Rupert Murdoch.

Cosa succede ora alla Juventus? Antonio Conte, dopo la vittoria, come è successo anche negli anni passati dice due cose sacrosante: ho spremuto i ragazzi (implicito: bisogna cambiarne un po') è difficile continuare a vincere (non vorrebbe avere l'assillo, ma uno come lui è "costretto" da se stesso a vincere).

Per questo vuole parlare con il presidente Agnelli e con gli uomini mercato Marotta e Paratici. Per farsi tranquillizzare. In questo momento, è vero, ci potrebbero essere molte panchine importanti libere. Ma sebbene Conte possa essere tentato da qualcuno (anche se al momento non risultano incontri approfonditi) ancora a Torino sono convinti che rimarrà anche per la prossima stagione, anzi, per le prossime. Sul piatto c'è la continua crescita della Juventus. Intanto ieri incontro con il procuratore di Kolarov: il contratto in scadenza nel 2015 ingolosisce, il suo ingaggio no (3,5 netti). Si riaggiorneranno, ma in quel ruolo piace anche Adriano del Barcellona. Ma quello che può spingere la Juventus ancora più avanti è il giocatore di qualità sull'esterno. E' vero: il procuratore di Kolarov è lo stesso di Cerci, ma sebbene l'azzurro piaccia molto, difficilmente cambierà maglia nella stessa città. In lizza per il ruolo di esterno ce ne sono un bel po', nessuno di questi semplice da prendere. Alexis Sanchez (che ieri è pure andato a trovare Vidal in ospedale), Nani, Cuadrado e il sogno di Conte Angel Di Maria. Quattro giocatori da salto di qualità. Da prendere: ma con quali soldi visto che la Juve deve praticamente autofinanziarsi sul mercato? Innanzi tutto aiuteranno molto i vari giocatori in giro per l'Italia: su tutti Ciro Immobile che piace tantissimo al Borussia Dortmund (che sarà a breve in Italia). Lui può essere ceduto, altri possono tornare alla base per lasciar andare chi in questi anni ha dato molto: Quagliarella, Vucinic e Giovinco, tanto per dirne 3. E poi da seguire con grande attenzione le evoluzioni dei gioielli Pogba (su tutti, anche il Barcellona è venuto a vederlo contro l'Atalanta) e Vidal. La Juve vorrebbe tenerli, ma molto dipende dalle offerte. Fossero davvero da capogiro bisognerà valutarle con attenzione: per poi capire come reinvestire i soldi. La possibilità di cambiare molto c'è, bisognerà valutare bene le opportunità. Come i vari parametri zero tenuti sotto controllo: da Drogba (monitorato anche di recente) a Evra (che però dovrebbe rinnovare con lo United), passando per Menez (che non infiamma).

Non cambierà in panchina invece l'Inter. Mazzarri rimane, anche se non dovesse centrare la qualificazione in Europa. Questo filtra da corso Vittorio Emanuele. Quasi a sorpresa, visto l'umore della tifoseria. Sono pronti anche i nuovi acquisti: Vidic ormai l'ha annunciato anche in campo, la punta la stanno cercando tra le big d'Europa, idem per il centrocampista (Mikel o Nilton), e dall'Inghilterra potrebbe tornare Ince. Tom Ince, il figlio di Paul. In scadenza di contratto. Almeno così sono convinti in Oltremanica! E come colpo ad "effetto" ci starebbe tutto.

Ci vorrebbe un vero colpo ad effetto invece per vedere ancora Seedorf sulla panchina del Milan anche per la prossima stagione. E questa è una cosa quasi paradossale: 6 partite vinte nelle ultime 7 ma Seedorf sicuro di rimanere non è affatto. I rapporti con la società sono molto tesi, ma sarà (eventualmente) un lungo ballo. Chi è in corsa per la panchina del Milan? I soliti nomi: Inzaghi, Donadoni, Spalletti e perché no anche Montella. Non è facile leggere nel futuro di Milanello, ma non necessariamente dipenderà dall'Europa. Intanto si lavora per il riscatto di Taarabt, mentre invece Rami potrebbe non essere confermato visto che ci si sta muovendo con grande decisione su Alex, fresco campione di Francia con il PSG. A proposito di francesi: il Monaco cambia allenatore, non ci sarà più Ranieri. Contattato Ancelotti (che ha detto no) ora i nomi più caldi sono Pochettino (Southampton) e Jardim (Sporting Lisbona).

Al Genoa si pensa al prossimo anno (dopo che Preziosi ha celebrato in Lega la salvezza tranquilla): nel mirino D'Alessandro del Cesena. E per sostituire Gilardino ci sono due nomi Derdyok e Matri. E Gilardino dove potrebbe andare? Magari al Napoli che cerca un vice Higuain e che concederà a Zapata la possibilità di andare a giocare. A centrocampo i nomi sono sempre quelli: Gonalons (nonostante i soliti problemi con il Lione), Sandro del Tottenham, M'Vila e anche Javi Martinez, che però è il più difficile da prendere perché è costato tantissimo e guadagna altrettanto. Ma siccome molto probabilmente andranno via Behrami e Dzemaili arriverà anche qualche giovane dalle belle speranze come Obiang, della Samp.

Alla Roma i due contratti che pesano di più sono quelli di Garcia e Pjanic. Entrambi da rinnovare. Ma se per l'allenatore non dovrebbero proprio esserci problemi (pronta la firma fino al 2017), per il bosniaco c'è da rispettare il tetto ingaggi: non si può salire sopra i 3 e mezzo netti. Ci vuole quindi un piccolo passo indietro da parte del giocatore.