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Inter, e siamo a otto...Roma, non perdere De Rossi! Il lupo Zabivaka e Miss Bum Bum

Inter, e siamo a otto...Roma, non perdere De Rossi! Il lupo Zabivaka e Miss Bum BumTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 2 novembre 2016, 00:002016
di Fabrizio Ponciroli

Lo ammetto: mi spiace molto per Frank. Ho la netta sensazione di non aver compreso a pieno questo olandese dallo sguardo torvo, alla Sentenza de Il Buono, il Brutto e il Cattivo... E' arrivato tardi, si è svegliato tardi, se ne va presto (85 giorni da condottiero nerazzurro). Forse, in un altro contesto, probabilmente ci avrebbe fatto divertire ma, si sa, l'Inter, almeno ultimamente, non ha tanta pazienza (e neppure se la può permettere). Ho fatto due calcoli. Dall'era del Triplete, quando Mourinho imperversava per le vie di Milano, sono già otto gli allenatori che hanno provato, senza riuscirci, a raccogliere l'eredità dello Special One. Il primo a cadere è stato Benitez, ancora oggi in lotta con la società per non avergli dato ciò che aveva chiesto in termini di giocatori. Poi, nell'ordine, sono andati al tappeto Leonardo, Gasperini (altra scelta affrettata), Ranieri, Stramaccioni, Mazzarri, Mancini e ora De Boer. Tanti, troppi. La conferma che, all'Inter, regna una gran confusione. Purtroppo, quando si è vinto tanto in passato, è dura tornare a vincere ma neppure impossibile (leggi Juventus). L'errore più grande resta quello di aver "convocato" De Boer fuori tempo massimo. Ci ha rimesso l'olandese, l'Inter e, soprattutto, la squadra che, seppur forte (la rosa nerazzurra resta, a mio avviso, la migliore dopo quella bianconera), si è persa nella nebbia... E ora? Almeno è stato scelto un tecnico italiano, Pioli, che conosce, alla perfezione, il calcio italiano (al momento in cui scrivo manca ufficialità, bel rischio quando si parla di "pazza Inter"). Non potrà fare miracoli ma, sicuramente, darà un'identità alla squadra. Tornerà l'ordine, regole ben precise e, sicuramente, una squadra molto più attenta in fase difensiva. Basterà per arrivare in Champions League? Sì, a patto che le altre rallentino...
Passiamo alla Roma... La sfiga, perché di questo parliamo, sta martoriando Spalletti. Ogni giorno, il popolo giallorosso prega che nessuno si faccia male. C'è però dell'altro: Daniele De Rossi.

Il centrocampista, Campione del Mondo 2006 e bandiera giallorossa, è in scadenza di contratto. Chiaro, i 6,5 milioni di euro, a stagione, portati a casa fino ad ora, sono una cifra monster, impossibile da replicare per il futuro. Ma, da uomo intelligente quale è, De Rossi pare pronto a ridursi, sensibilmente, lo stipendio, pur di restare a Roma. Ecco, meglio arrivare ad un accordo in tempi brevi... Ricordate Pirlo? Sembrava finito al Milan, poi fece la fortuna della Juve... De Rossi è ancora un grandissimo campione e merita di continuare a giocare nella sua squadra, la Roma... Certo, la MLS spinge (Kansas City è pronta a fare follie per portarlo negli States) e la Juventus è sempre alla finestra, quindi, caro Pallotta, meglio intervenire...
Passo ad una notizia meravigliosa che mi ha fatto divertire. La mascotte dei Mondiali di Russia, anno 2018, sarà un lupo. Si chiama Zabivaka ed ha sbaragliato tutti i rivali, ossia un gattino e un tigrotto. Un lupo che ha già avuto la sua madrina d'eccezione: Suzy Cortez. Miss Bum Bum 2015, la procace brasiliana è stata invitata dalla Federazione Calcistica Russa per uno shooting fotografico, decisamente hot, per "mostrare" la nuova mascotte al mondo. Ovviamente tutti hanno notato altro nelle foto della Cortez... Vedere per credere!!!
Una battuta anche su Zidane. A 44 anni, è arrivato a quota 100 presenze da allenatore, con già una Champions League vinta alla guida del Real Madrid. Sembrava un tecnico "creato per esigenze mediatiche", forse l'abbiamo sottovalutato. Al Real, per resistere tanto, devi vincere e, in questo, Zizou continua ad essere uno dei migliori della pista... Invece, sento troppe critiche nei confronti di Ibra. Dicono che fa giocare male i compagni e che è troppo egoista. Ma vaaaaaa? Lo scoprono adesso? E' sempre stato così, è la sua forza... Comunque, se a Manchester, sponda United, sono stanchi di Ibra, credo che, in Italia, in tanti lo abbraccerebbero a braccia aperte, anche se è troppo egoista...