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Juve: 15 milioni da spendere per due difensori. Montoya ok. Inter, via Guarin o Icardi per Lavezzi. Garcia, che ti succede? Neto tutto ok. Berlusconi lancia Torres. Conte, tentazione PSG

Juve: 15 milioni da spendere per due difensori. Montoya ok. Inter, via Guarin o Icardi per Lavezzi. Garcia, che ti succede? Neto tutto ok. Berlusconi lancia Torres. Conte, tentazione PSGTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 12 dicembre 2014, 00:012014
di Enzo Bucchioni
Nato ad Aulla (Massa Carrara) il 16/03/54 comincia giovanissimo a collaborare con La Nazione portando la partita che giocava lui. Poi inviato speciale e commentatore, oggi direttore del Qs Quotidiano sportivo della Nazione, Resto del Carlino e Giorno

La Juventus sta vincendo in campo, ma anche in banca. L'unica italiana che avanza in Champions scopre di avere un tesoretto in tasca di più di quindici milioni che potrà tranquillamente investire.

I soldi arrivano dal passaggio del turno e dall'ingresso negli ottavi di Champions che garantiscono nove milioni più i bonus.

Un altro bel colpo è la vendita della metà di Gabbiadini al Napoli: sei milioni in cassa. Le perplessità e le resistenze che ancora qualche dirigente nutriva per il valore del giocatore e la sua possibilità di crescere ancora, ma anche l'andare a rafforzare una concorrente come il Napoli, sono state battute dagli infortuni che hanno colpito Asamoah e Romulo (oltre allo storico) Barzagli che costringono la Juventus a cercare sul mercato di gennaio un difensore centrale e un esterno di difesa.

Sul mercato i grandi nomi non ci sono, ma la Juve ha individuato operazioni fattibili. Per il centrale, come vi avevamo anticipato, ha incassato il no dell'Empoli per Rugani che lo darà soltanto nell'estate prossima. Ma anche la Fiorentina non è disposta a privarsi oggi del suo difensore più forte vale a dire Savic. Questi due no stanno facendo propendere Marotta verso una ricerca immediata di una esterno con un mese di tempo per una diversa soluzione per il centrale.

Tra l'altro con la difesa a quattro oltre ai titolari Chiellini e Bonucci, c'è pur sempre Ogbonna e Caceres sta per tornare e dopo Natale sarà pronto. L'alternativa può essere Murillo di proprietà dall'Udinese, ma in Spagna con il Granada. Colombiano, 22 anni, costa molto, ma il feeling con la famiglia Pozzo c'è e il discorso è aperto.

Sugli esterni invece, a sinistra c'è il solo Evra con il jolly Padoin. Bene. La Juve ha puntato dritto su un giocatore interessante come Montoya che nel Barcellona gioca poco e anche su Schmelzer, 26 anni, del Borussia che Klopp ha accantonato a vorrebbe cambiare aria. Marotta, comunque, sta lavorando sottotraccia forte dei soldi che ha in tasca e contrariamente agli anni scorsi la Juventus sarà rinforzata a gennaio anche perché andare avanti in Champions e una forte opportunità oltre che un'ambizione.

Aver giocato alla pari con l'Atletico Madrid ha fatto capire che i bianconeri possono nutrire ambizioni diverse rispetto alle precedenti edizioni. E poi, visto che di soldi in giro non ce ne sono, un bonus così importante come 15 milioni può offrire soluzioni.

A proposito di soldi, l'Inter invece è in difficoltà. Mancini ha chiesto a Thohir dei giocatori che difficilmente arriveranno. Costo del cartellino e ingaggio elevato bloccano la caccia a esuberi di società importanti, per questo si sta cercando di vendere qualcuno della attuale rosa per poi reinvestire. Il giocatore più richiesto è Icardi che piace in Spagna e in Inghilterra e che invece non fa impazzire Mancini.

L'argentino è poco propenso a giocare per la squadra, è un individualista e la coppia Palacio-Osvaldo con il giovane Bonazzoli può offrire comunque garanzie. Il problema è trovare qualcuno disposto a sganciare i trenta milioni che l'Inter vuole. L'Atletico ha attivato un contatto, potrebbe essere una alternativa a Manduzukic e un investimento futuro, ma gli spagnoli offrono in cambio Cerci valutato 15 milioni. All'Inter sembrano eccessivi. E poi il pallino di Mancini è Lavezzi che gioca più per la squadra, lavora per il centrocampo. La soluzione B è mettere sul mercato Guarin che a Mancini piace, ma che ha valide alternative nella rosa nerazzurra. E' stato offerto al Tottenham, ma l'Inter ha sparato 15 milioni. Si discuterà fino in fondo con la consapevolezza che questa Inter senza qualche ritocco è una squadra con troppi doppioni e buchi in organico soprattutto sugli esterni.

Capitolo Milan. Come vi abbiamo già detto, ecco ora l'ufficialità: Berlusconi vuole in campo Torres a cominciare dalla gara di domenica con il Napoli. Basta falsi nove e diavolerie del genere, solo con il rilancio di un centroavanti vero il Milan può diventare più competitivo. O almeno provarci.

Anche se oggi fa fatica, un giocatore come Torres è sempre un problema per le difese, storia e carisma non si inventano e questo Milan minimo ha bisogno di mettere in campo tutti i giocatori di maggior spessore che restano. Va avanti anche il discorso Baselli con l'Atalanta: proposto lo scambio con Saponara.

La Roma, invece, non dovrebbe muovere foglia. Si punta al recupero di Strootman, per il resto la rosa è competitiva nonostante lo sfogo di Garcia a fine gara con il City che non è piaciuto in società. L'eliminazione dalla Champions non è un problema di organico, Garcia sembra meno lucido rispetto allo scorso anno, si è fatto coinvolgere dall'ambiente romano, da un tifo caldo che fa perdere l'orientamento. Troppi alibi, troppe polemiche, stanno facendo male al gruppo.

E poi non è piaciuta la gestione di Totti che ha giocato troppo, anche partite che poteva risparmiarsi per poi essere pronto nei momenti decisivi. Insomma, il Garcia romano convince meno del Garcia francese dell'anno scorso.

A proposito di allenatori, è giusto quello che ha scritto Damascelli su Tuttosport. Conte ha pensato davvero di rompere con la Nazionale, di tornare ad allenare un club per le difficoltà che sta incontrando e le barriere che resistono. Gli avevano prospettato cose diverse.

Ora valuterà dopo l'incontro con gli allenatori e gli eventuali stage, ma non è l'unica spina. Il Paris Saint Germain che l'aveva corteggiato già in primavera è tornato pesantemente alla carica. Conte ama le sfide e la sua idea è di provare a vincere dove ha fallito Prandelli, ma non vuole neanche essere preso in giro. La partita è aperta, sorprese possibili.

Invece nessuna sorpresa per Neto che si sta accordando con la Fiorentina fino al 2019.

Chi ci segue sa che abbiamo dato la notizia in anteprima su questo sito e su Firenze Viola, nonostante i soliti gufi che fino a pochi giorni fa scrivevano il contrario. E adesso la Roma che ha rinnovato con De Sanctis, dovrà comunque cambiare direzione visto il rendimento anche in Champions dell'attuale numero uno giallorosso.