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Juve, per il dopo Allegri c'è Spalletti ma anche Montella. Sarri una bufala, Sousa in ribasso. Di Francesco per la Roma, Maran vicino alla Fiorentina

Juve, per il dopo Allegri c'è Spalletti ma anche Montella. Sarri una bufala, Sousa in ribasso. Di Francesco per la Roma, Maran vicino alla Fiorentina
venerdì 10 febbraio 2017, 00:002017
di Enzo Bucchioni

Abbiamo già scritto da tempo e adesso stanno arrivando in tanti, che il matrimonio tra Allegri e la Juventus è destinato a finire. L’allenatore livornese sa che se dovesse vincere il terzo scudetto consecutivo (probabilissimo) sarebbe poi difficile andare oltre: anche i grandi cicli finiscono. La Champions è un miraggio, è già arrivato in finale due anni fa, ci proverà anche quest’anno, ma anche vincendola (lo spero da italiano) a maggior ragione, ci sarebbe da andar via da trionfatore.

Allegri è intelligente, sa di essere ora sulla cresta dell’onda, in futuro alla Juve potrebbe fare solo peggio. Ha capito al Milan che è meglio lasciare da vincitore senza trascinare le situazioni. Ha anche voglia di un’esperienza all’estero come hanno fatto prima di lui Mancini, Ancelotti, Ranieri, Mazzarri e buon ultimo Conte. Quindi? Ha dei contatti in Inghilterra (Arsenal? City se rompe con Guardiola?), ma piace anche al Psg.

Marotta sa delle intenzioni dell’allenatore e se anche la decisione finale verrà presa dopo i prossimi due turni di Champions con il Porto, a marzo, da tempo sta valutando profili di allenatori da Juventus. L’idea è quella di prendere un italiano o uno che allena già in Italia. L’anno scorso c’era stato un innamoramento per Sousa. Andrea Agnelli in testa, lo ritenevano tutti l’uomo ideale per far cambiare gioco ai bianconeri, soprattutto dopo lo straordinario girone d’andata della Fiorentina nella scorsa stagione. Nel frattempo, però, sono cresciute le controindicazioni, a cominciare da questo tiki-taka riveduto e corretto che sembra ormai un gioco superato.

Piace molto, invece, Luciano Spalletti oggi il primo della lista. E non è un mistero. Spalletti era finito nel mirino bianconero già ai tempi dell’Udinese, una decina di anni fa. I contatti ci sono già stati e la pista è calda. Non è un caso se Spalletti non vuol rinnovare con la Roma e su quanto ha dichiarato di recente "perché non dovrei andare alla Juve? Sono un professionista", c’è molto da riflettere.

Ma se Spalletti è il primo, non è il solo. Si segue con molta attenzione, a sorpresa, anche il lavoro di Montella, allenatore giovane, con idee e margini di miglioramento, che piaceva già alla Juventus quando allenava la Fiorentina. La pista Montella si è aperta da quando nel mondo del calcio sono cominciate a circolare alcune idee della cordata cinese che sta per comprare il Milan e ha piazzato Fassone al comando delle operazioni tecniche.

Secondo le indiscrezioni, i nuovi proprietari del Milan vorrebbero fare piazza pulita di tutte le scelte di Galliani, compreso l’allenatore. E la cosa non deve meravigliare. Montella sta facendo bene, ma è legato al vecchio Milan. Se ci pensate bene successe anche all’Inter, i dubbi di Thohir su Mazzarri arrivarono da subito. Il cambio con Mancini fu fatto quasi un anno dopo e Fassone (all’epoca all’Inter) non vuol commettere un altro errore simile.

Chi piace a Fassone? Mancini, naturalmente, lo ha avuto all’Inter. Le indiscrezioni uscite di recente hanno un fondamento. Mancini è un allenatore vincente, con un profilo internazionale, l’uomo giusto per ripartire.

L’altra sera era a vedere Bologna-Milan e questo è già un indizio. Le sue parole "volevo vedere il Bologna", sanno di una pinocchiata.

E se è vero che anche i cinesi dell’Inter sarebbero alla ricerca di un grande allenatore di livello internazionale (Conte soprattutto, ma anche Guardiola), il mercato delle panchine si preannuncia bollente.

Restando in casa Juve, chi pensa che nel mirino ci possa essere anche Sarri, non conosce la storia calcistica di questo allenatore e di questa persona: il bianconero non è proprio il suo colore preferito. Soprattutto Sarri ha un contratto di cinque anni e voi lo vedete De Laurentiis che libera Sarri per mandarlo alla Juve?

Il tecnico toscano vuol querelare il giornale che ha scritto di un incontro segreto già avvenuto fra Sarri e la Juventus e conoscendo l’uomo, andrà fino in fondo.

Tornando alla Roma, i dirigenti giallorossi vorrebbero confermare Spalletti, ma sanno benissimo che non possono aspettare fino a giugno come vuole lui: le scelte si fanno prima. Nel mirino c’è Di Francesco che dopo tanti anni di Sassuolo deve chiudere un ciclo. E’ un ex amato dalla tifoseria, fa giocare bene le sue squadre, ha maturato esperienza: sembra pronto. Ha una clausola rescissoria, ma non sarà un problema.

Di Francesco piace da tempo anche alla Fiorentina, ma la pista sembra più fredda, forse da quando l’allenatore ha fatto sapere di preferire la Roma. E così in testa alla lista della Fiorentina per il dopo Sousa ora c’è Rolando Maran. Ancora giovane, 54 anni, ma con grande esperienza in serie B prima e dal 2012 in serie A (Catania e Chievo), fa un bel calcio equilibrato e valorizza i giovani, giusto quello che ha in testa la Fiorentina del nuovo ciclo.