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Juve, Verratti nel mirino. Il Lione libera Tolisso. Il Real non fa paura ma Allegri deve far giocare Higuain, Mandzukic e Dybala. Roma, Strootmann indifendibile. Napoli: 26 milioni per Kalinic. Milan, niente mercato

Juve, Verratti nel mirino. Il Lione libera Tolisso. Il Real non fa paura ma Allegri deve far giocare Higuain, Mandzukic e Dybala. Roma, Strootmann indifendibile. Napoli: 26 milioni per Kalinic. Milan, niente mercatoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 9 dicembre 2016, 00:002016
di Enzo Bucchioni

Il primo posto nel girone di Champions era un obiettivo e la Juve l’ha conquistato, cosa volete di più? Su questo Allegri ha ragione. E, pensando al sorteggio, è altrettanto vero che se ti chiami Juventus e vuoi andare avanti devi mettere in conto che prima o poi squadre come Real o City ti possono capitare. Il problema è un altro: come fare a batterle? Qui torno a un vecchio discorso tattico che, vedo con piacere, Allegri sta finalmente affrontando mettendo Pjanic nel ruolo di trequartista in attesa di Dybala. In Europa la Juve deve necessariamente provare a far giocare assieme i giocatori più forti che ha, vale a dire Higuain e Mandzukic in attacco con Dybala alle loro spalle. Se hai un potenziale così alto in zona gol devi fare in modo di sfruttarlo completamente, come fa il Real con Ronaldo, Benzema e Bale, ma in genere tutte le squadre più forti e con maggiore personalità. Ti devi porre al loro livello, giocare alla pari, visto che ne hai le potenzialità e quando te la giochi puoi anche vincere. Se giochi per non perdere le possibilità di andare avanti calano nettamente. E’ chiaro che per giocare con il tridente tutti dovranno tornare a lavorare per la squadra come sta facendo Mandzukic, è altrettanto chiaro che a gennaio servirà un centrocampista muscolare, ma trovare l’equilibrio alla squadra è compito dell’allenatore. E’ questa la grande sfida di Allegri se vorrà lasciare il segno e mettere a tacere tutte le critiche sul suo futuro e sul suo calcio vecchio, poco propositivo e generalmente passivo. In attesa di questa naturale evoluzione della Juventus (altrimenti non serviva comprare Higuain), la parola passa al mercato per colmare la falla lasciata da Pogba. Witsel è congelato, se arriva bene, altrimenti arriverà a giugno. La Juve vuole andare oltre e da ieri Marotta è tornato a pensare intensamente a Tolisso del Lione ora che i francesi sono fuori dalla Champions. Sono tanti 30 milioni? Possibile, ma la Juve non può non spendere per completare questa squadra. E servono giocatori pronti, Kessie (ad esempio) piace e la Juve lo vuole, ma per ora o per giugno? Si medita e si discute, all’Atalanta nel frattempo sono arrivare anche altre offerte straniere tipo quella del Tottenham. Anche la pista N’Zonzi è aperta, c’è la clausola, ma con il Siviglia avanti in Champions non è più così certo che il giocatore voglia lasciare la Spagna. Marotta & C. comunque sanno che sul centrocampo è necessario investire per il presente e per il futuro. E allora è tornato di moda per la prossima estate il nome di Verratti, da sempre nel mirino dei bianconeri per il dopo-Pirlo. Discorso vecchio, ma il mio amico Biasin (per onestà) l’ha già riscritto proprio qui pochi giorni fa: anche le mie strade portano alla stessa conclusione. C’è un rinnovato, deciso interesse. E il Psg è molto più morbido rispetto al recente passato, un po’ perché gli arabi hanno perso entusiasmo (volevano una squadra vincente in Europa e non solo in Francia), un po’ perché Emery a fine stagione vuol cambiare molto della squadra che fu di Blanc. Morale, Marotta sta lavorando sottotraccia con il procuratore del giocatore. Fra l’altro la Juve ormai ha svoltato, l’ingaggio di Higuain è stato un segnale forte. Con l’aumento dei fatturati anche i bianconeri possono permettersi stipendi di livello europeo, non all’altezza delle grandissime, ma comunque più appetibili anche per i top players. Verratti sarà accontentato e anche lui ha voglia di lasciare la prigione dorata del calcio francese. Sempre in chiave Champions, gli stessi rischi che corre la Juve li corre anche il Napoli.

Real, City e Psg sulla strada fanno paura, ma quello che abbiamo visto a Lisbona fa ben sperare. Raramente una squadra italiana è andata su un difficile campo straniero a imporre la sua personalità dall’inizio alla fine. Con questo modo di giocare la squadra di Sarri può mettere in difficoltà chiunque. In attesa di Milik serve, naturalmente, un centroavanti. Con i 26 milioni intascati grazie al passaggio del turno, De Laurentiis (due i, mi raccomando) sta pensando in grande. E’ vero che Pavoletti ha detto sì e il colpo è a portata di mano, ma il Napoli si interroga se non è il caso di spendere i soldi della Champions per un giocatore più pronto a livello internazionale. Chi? Gira che ti rigiro il discorso è tornato su Kalinic, il più adatto al calcio di Sarri. Per la Fiorentina è incedibile, ma se il Napoli vuole crescere deve provare a fare una offerta alla quale non si può dire di no. La partita è aperta. Aperto anche il discorso Strootman. Oggi sapremo cosa ci dirà l’appello della Roma, ma la vicenda resta comunque inquietante e per me da condannare. L’uscita di Baldissone è fuori luogo, certi discorsi possono farli solo i tifosi. La Roma doveva farsi soltanto una domanda: Strootman è colpevole o no? Di sicuro, è stato lui a schizzare l’acqua in faccia a Cataldi, a violare per primo le regole del fair play e della correttezza in campo, a infiammare un derby che non ha bisogno di fiammiferi accesi. L’arbitro non ha visto tutta la scena e non l’ha espulso insieme a Cataldi, l’ha solo ammonito. Il giudice sportivo ha rimesso la cosa nei giusti binari, punto e stop. Se poi vogliamo trovare i cavilli, la giurisprudenza e roba del genere, o peggio vedere i complotti, fate pure. Per me Strootman è un grande giocatore e certe cose non le deve fare, le ha fatte e deve pagare come paga Cataldi. Punto e stop. Nel frattempo il closing del Milan è slittato al 3 marzo. I problemi di esportazione di valuta dalla Cina dei quali vi avevamo parlato hanno indotto tutti a rinviare di due mesi e mezzo. Era tutto pronto per martedì prossimo, ora lo slittamento. Comunque il Cda si terrà lo stesso e nelle casse di Fininvest finiranno altri cento milioni che, a scanso di equivoci, sono di Berlusconi e non saranno utilizzati per il mercato come ha scritto qualcuno. Ma anche se ci fosse stato il closing, i cinesi a gennaio non avrebbero toccato la squadra. C’è ancora da soffrire e da capire, ma era chiaro fin dall’inizio che vendere una squadra di calcio a certe cifre sarebbe stato complicatissimo. Ma chi versa 200 milioni di caparra, questo spero sia ormai certo per tutte le forze contrarie all’operazione, non può essere un fantasma.