Juventus: Paratici nervo scoperto. Inter: Mancio vuole Yaya Toure e Zabaleta. Milan: Christian e Cristian. Roma: Totti e Pjanic

Per qualche giorno ce lo siamo chiesto. Dal nervosismo di Marotta con i collaboratori della Procura federale a Verona alla sospensione della festa Scudetto in città a Torino. Possibile questi è altri episodi di nervosismo solo ed esclusivamente per una sconfitta ininfluente a Verona? Chapeau per la cattiveria sportiva, ma che sia tutto un po eccessivo lo capiscono tutti. Come qualche buontempone bianconero ci ha gentilmente notificato, il suddetto nervosismo non era dovuto all'idea di incontrare il Milan a Roma. Proprio per questo abbiamo continuato la ricerca ed è spuntato il nome di Fabio Paratici. Il capo scouting bianconero è giudicato da Allegri come un uomo determinante per la costruzione delle squadre e dei successi juventini di anno in anno. Ecco perché lo cerca il Real Madrid ed ecco perché se lo cerca il Real Madrid poi ci si arrabbia un po in giro. E si tolgono le J laddove non fan male a nessuno. E teniamo ben fuori il video di Valentina perché quella è pertinenza non tanto dell'allenatore della Juve quanto del suo papà.

I tifosi del Milan si lamentano che un anno sembra quasi passato invano. Come l'anno scorso e come l'anno prima voci di vendita e voci di Ibra. Vero, ma mica solo qui. Guardate l'Inter. Come un anno fa, esattamente come un anno fa, Mancini punta i piedi sul mercato e Yaya Toure è il primo della lista. Proprio così. E c'è anche il secondo, garantito, l'esterno Zabaleta. Sempre dal City, che fantasia.

Ieri alle 18 davanti ai cancelli di Milanello una decina di tifosi rossoneri invocava Christian Abbiati. E sua moglie Stefania si commuoveva davanti al video di Milan Channel per i messaggi dei tifosi in suo onore. Proprio così, onore a Christian. E anche a Cristian, senz'acca. Cristian Brocchi. Non c'è nessuna sponsorizzazione di Giampaolo e nessuna idea Giampaolo. Brocchi è nel vivo, nel pieno del suo mandato, del suo incarico e del suo ruolo. Letto, firmato e sottoscritto.

La Roma arriva a San Siro con una consapevolezza e un punto di domanda. La prima è che Totti si è assolutamente guadagnato la conferma per un anno con un finale di stagione da fuoriclasse qual è. Ma anche che la sua prossima stagione sarà da atleta al pari degli altri, con le normalissime limitazioni del caso al suo entourage. E senza gli eccessi e gli straripamenti degli anni d'oro del suo regno. Il punto interrogativo invece, questa sera contro il Milan, è lui, Miralem Pjanic. Urge una verifica per vedere se dopo le voci forti di mercato della settimana la sua spina è ancora attaccata o meno. Il crinale è fra la continuità di Mire nella Roma o magari una grande prova proprio stasera per iniziare il giro dei saluti.