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La verità sulla cessione del Milan. Berlusconi spinge per Sarri con Valdifiori. Jovetic, una strada per l'Inter. Macia lascia la Fiorentina

La verità sulla cessione del Milan. Berlusconi spinge per Sarri con Valdifiori. Jovetic, una strada per l'Inter. Macia lascia la Fiorentina
venerdì 13 marzo 2015, 00:002015
di Enzo Bucchioni
Enzo Bucchioni, giornalista professionista e scrittore, editorialista del Quotidiano Sportivo che ha rifondato e diretto per cinque anni. Opinionista radio e tv. Twitter @EnzoBucchioni

Il Milan è in vendita, questa forse è l'unica cosa certa tra tutte quelle che si leggono e si sentono. Ma c'è di più, per dire addio alla sua proprietà forse più amata, Berlusconi ha fissato anche il prezzo: un miliardo di euro.

Tutto questo ci racconta che c'è qualcosa che non torna negli ultimi resoconti e nelle ultime ipotesi che sono state fatte (almeno quelle più serie) attorno a questo affare.

Intanto nessuno può e deve pensare che una vendita del genere si possa fare nel giro di qualche settimana, è necessario molto tempo, l'intervento di analisti finanziari per esaminare il valore reale e la situazione patrimoniale della cosa venduta e la completa solvibilità e capacità di gestione dell'acquirente.

In questa fase sono anche normalissime le continue smentite di Fininvest, certi affari vanno negati fino all'evidenza per evitare intromissioni, fluttuazioni del valore del bene trattato, ripensamenti e altre situazioni.

Per capirci il paragone con quanto accaduto all'Inter calza perfettamente. Anche Moratti aveva diversi contatti, poi ha stretto con Thohir, quello che ha ritenuto più affidabile dopo indagini finanziarie lunghissime. La trattativa è durata dieci mesi e puntualmente Moratti ha sempre smentito di voler vendere l'Inter, lo ha ammesso soltanto a cose fatte. Così accadrà anche per il Milan, ma nessuno pensi che il nuovo proprietario possa già fare la campagna acquisti o rilanciare l'estate prossima questa squadra alla deriva.

Tornando alle trattative in atto, la più avviata sembra quella con il broker thailandese chiamato sinteticamente Mister Bee. Si legge e si dice che ci sia già un accordo per il trenta per cento del Milan valutato 250 milioni. Non torna. Ma chi è quel signore che mette tanti soldi in una società che non fa utili (anzi, perde) per non averne il controllo, per essere in minoranza e accettare tutto quello che fa il padrone vero. Insomma, pago e non conto nulla. Non sta in piedi. Probabilmente Mister Bee ha dato solo una sorta di caparra, trattasi di un anticipo con mandato a vendere. Nel frattempo, visto che lui è un broker, si starà dando da fare per trovare un magnate disposto a comprarsi tutto il Milan. Operazione non facile, come dicevamo. Di tempo ne serve e tanto.

Secondo tavolo sul quale Berlusconi sta lavorando è quello del cinese Mister Pink con il quale ha già fatto affari soprattutto per la villa Certosa in Sardegna e villa Germetto in Lombardia. Mister Pink di soldi ne ha tanti, ma anche per lui mille miliardi sul Milan per il momento sono troppi e l'investimento non lo attrae. E' vero che in ballo c'è la costruzione dello stadio e che il brand Milan è importante nel mondo, però l'affare si potrebbe chiudere a cifre più basse. Tutti stanno ragionando, i tavoli sono aperti, ma le foto circolanti negli ultimi giorni con Berlusconi e Pink nell'atto di firmare un accordo sono relative ad altri affari fra i due e non per il Milan. Comunque la pista è sempre aperta e si cercano soluzioni: anche per le ville la strada giusta poi è stata trovata.

Dopo queste, resta sempre in piedi il discorso Wanda. Come sapete la Wanda è la società che ha comprato Infront da Bogarelli. Infront è l'advisor della Lega per i diritti televisivi e per tante altre cose nel calcio e nello sport. La Wanda appartiene invece a Wang Jianlin che secondo la classifica di Forbes è l'uomo più ricco della Cina.

Bogarelli e Galliani hanno suggerito a Berlusconi di aprire un tavolo privilegiato proprio con Mister Wang visto che ha anche aziende nel mondo delle costruzioni e l'idea di costruire lo stadio poteva essere interessante. La Wanda ha manifestato interesse all'inizio, proprio per entrare anche nel business dello sport e in Italia con un marchio importante come il Milan, ma l'interesse è congelato. Anche qui spaventa il famoso miliardo e i conti che potrebbero anche diventare più pesanti per la gestione di tutta la Galassia Milan da Milanello, alla nuova sede, ai dipendenti.

Insomma, in tanti si avvicinano, ma poi devono riflettere.

Secondo indiscrezioni di ieri attorno al Milan ci sarebbe anche uno degli sceicchi Mastour, proprietari del Psg, ma nessuno pensi che sia facile chiudere un affare con i cinesi o con gli arabi. Di soldi ne hanno molti, ma non buttano niente, anzi pensano di guadagnare quando si muovono.

Questo è il quadro in continua evoluzione. Si naviga a vista. In mezzo c'è il Milan nel caos totale di programmazione futura e di gestione del presente.

Forse Berlusconi sperava che l'ingresso del denaro fresco di un socio in attesa della cessione definitiva potesse essere più facile, ma ora i progetti di rafforzamento sono tutti congelati. Voi investireste in restauri su una casa messa in vendita? Certo che no. Ecco, questo sta facendo Berlusconi con il Milan. E' proprio per questo che la mega offerta fatta a Conte un anno fa non è stata ripetuta. E' per questo che Spalletti ha chiesto tempo. Che Lippi contattato come avevamo anticipato due settimane fa, ha rifiutato anche il ruolo di direttore tecnico. Che fare? L'ultima idea è quella di prendere Sarri dall'Empoli per l'anno prossimo. Costa poco, per Berlusconi potrebbe quasi essere una sfida, sai se riuscisse… L'allenatore, eventualmente, ha chiesto di portare il suo fedelissimo Valdifiori che il Milan potrebbe pagare con Verdi e Saponara.

Nel frattempo, invece, l'Inter in attesa di sapere cosa chiederà esattamente l'Uefa, sta cercando di contattare i giocatori che vuole Mancini. Jovetic è nella lista, punta esterna o vertice alto del rombo è perfetto. Ausilio sta lavorando, il procuratore del giocatore Ramadani vuol riportare Jovetic in Italia e la pista è giusta.

A proposito di City (la squadra di Jovetic) e di Italia, da tenere d'occhio anche la posizione di Ancelotti. Chiamato dal Milan per un consiglio e una boutade (torna da noi) e anche questo abbiamo scritto tempo fa, Carletto vuol capire se restare ancora a Madrid o meno. E' stimato da Perez, ha vinto, ma l'atteggiamento del pubblico gli piace poco. L'idea è di andar via da vincente. Anche Ronaldo è stanco della poca riconoscenza, per i due c'è la proposta del City. Ancelotti riflette anche se gli piacerebbe tornare a casa e rilanciare la Roma, suo vecchio sogno italiano.

Chi ha già deciso, invece, è il direttore tecnico della Fiorentina Edoardo Macia. Portato in Italia da Pantaleo Corvino quattro anni fa, sta pensando di ritornare in Spagna dove ha ricevuto diverse offerte. Ha rifiutato un ruolo nel Barcellona che ha poi accettato Braida, ma con il Betis Siviglia è diverso. Il ruolo di direttore generale gli piace, l'accordo c'è, manca solo la firma e salvo ripensamenti, tutto dovrebbe andare in porto molto presto anche se Macia ha molti estimatori e potrebbero arrivare altre offerte. Una cosa è certa, la sua avventura a Firenze chiude qui.

TWITTER @EnzoBucchioni