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Le panchine cambiano tutte insieme, gli scricchiolii delle big strizzano l'occhio al mercato. Gennaio si avvicina...

Le panchine cambiano tutte insieme, gli scricchiolii delle big strizzano l'occhio al mercato. Gennaio si avvicina...TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 1 dicembre 2016, 00:002016
di Luca Marchetti

Saltata un'altra panchina in A. De Zerbi non è più l'allenatore del Palermo dopo una sconfitta in coppa Italia ai rigori contro lo Spezia a pochi giorni dalla conferma (a sorpresa) del suo presidente Zamparini. Al suo posto arriva Corini, grande ex, che avrà il compito di ridare risultati a una squadra che ha sempre cercato il risultato, senza troppa fortuna. De Zerbi paga certamente i risultati: nessuna vittoria, sette sconfitte consecutive. Paga certamente la poca esperienza su una panchina, anche se sinceramente noi abbiamo sempre visto il Palermo alla ricerca concreta di un'identità. Nel calcio però se non arrivano i risultati puoi avere tutte le idee calcistiche che vuoi, ma il tempo scade. Si può discutere se sia giusto o sbagliato per un'eternità: ma questa è l'unica cosa che probabilmente non cambierà mai. Di sicuro le idee di De Zerbi non finiranno con l'avventura in rosanero. Dalla sua ha la carta d'identità e la consapevolezza di aver messo tutto quello che aveva in questa avventura. Zamparini decide di affidarsi a Corini: altro allenatore "coraggioso", moderno. Con un grande pregio per la piazza di Palermo: ne ha scritto un pezzetto di storia. Avrà bisogno di fortuna anche lui.
Ma in questi giorni evidentemente il virus che gira, attacca le panchine. A Trapani total revolution: via Cosmi che aveva portato la squadra a un passo dalla serie A e via anche Sensibile. Al loro posto in pole position D'Aversa (dopo il mancato accordo con Gautieri per questioni relative allo staff) in panchina e Cristallini dietro la scrivania. Si deciderà domani. Anche qui i risultati hanno costretto al cambiamento una società che sembrava essere entrata in simbiosi con Cosmi: e la testimonianza è la bella lettera che Serse ha voluto lasciare alla città di Trapani.
Si è dimesso invece Sannino. Qui i motivi evidentemente sono ambientali. Già da tempo l'allenatore della Salernitana era entrato in linea di conflitto con parte della piazza: probabilmente è arrivato a un punto di non ritorno, anche per dinamiche interne. Lotito non ha perso tempo e a proposito di soluzioni interne ha chiamato Bollini (che era alla Lazio come responsabile del settore giovanile) per rimpiazzare Sannino. Anche qui tutto praticamente fatto.


In bocca al lupo a tutti e tre naturalmente anche se (soprattutto per i primi due) la strada comincia davvero in salita. A proposito di allenatori: anche Mandorlini corteggiato dal Parma che non potrà avere Palmieri come ds visto che il Sassuolo non lo vuole lasciar andare, contentissimo di come sta lavorando.
Questi i fatti. Poi le indiscrezioni o le linee direttive per gennaio. Piccoli appunti sparsi, come fosse una guida. Questo campionato non sta accontentando in pieno nessuno. La Juve sembra in calo e comunque manca di equilibrio consolidato: ecco perché il centrocampista serve e il centrocampista (anche due?) arriverà.
Il Napoli lamenta la mancanza di un bel numero nove, visto che con l'assenza di Milik qualcosa sembra essersi fermato: Pavoletti, Zaza, Muriel i primi tre nomi. Sarà della serie A, si deve adattare subito senza perdere troppo tepmo. E Gabbiadini? Chi vivra vedrà.
All'Inter l'eliminazione in Europa Legue spinge alle cessioni visto che diminuiscono le competizioni. Chi ha trovato meno spazio come Gabigol potrebbe essere ceduto in prestito. Ma le vere cessioni dovranno servire per fare spazio nello spogliatoio e fare cassa. E attenzione al mercato cinese. Obiettivamente al momento è difficile leggere il mercato nerazzurro: la potenza di fuoco di Suning è spaventosa.
Esattamente il contrario di quanto finora sta accadendo al Milan. Il closing ancora è in piedi, anzi, da parte cinese è tornato l'ottimismo di poter chiudere entro i tempi previsti. Attenzione: questo significa che fra pochi giorni devono essere sbloccati i soldi, altrimenti slitta per forza e allora a quel punto possono arrivare delle condizioni estremamente diverse: altri 100 milioni di caparra, Berlusconi presidente, Galliani amministratore delegato, no vicepresidenti cinesi e un uomo di SinoEurope (Fassone?) come responsabile dell'area commerciale (tipo Barbara Berlusconi negli ultimi anni). Non resta che aspettare. Ribadiamo che SinoEurope è convinta di chiudere nei tempi decisi dal preliminare. Altrimenti chissà se le condizioni che girano sono veramente quelle...