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Milan, il 13 Dicembre resta il giorno. Roma, Napoli, Lazio, Milan non distraetevi. Berardi rimpiazza Gabigol all'Inter. Dani Alves torna a Gennaio, no emergenza Juve

Milan, il 13 Dicembre resta il giorno. Roma, Napoli, Lazio, Milan non distraetevi. Berardi rimpiazza Gabigol all'Inter. Dani Alves torna a Gennaio, no emergenza JuveTUTTO mercato WEB
sabato 3 dicembre 2016, 00:002016
di Mauro Suma

Poveri tifosi del Milan. E' come se li vedessimo. E per certi versi li vediamo. Costretti a compulsare siti, tv e social a tutte le ore del giorno e della notte per soppesare ogni sfumatura del particolare che arriva dal tal profilo twitter che fino ad oggi ha detto certe cose e che invece ora sembra ne dica una talaltra. Closing la qualunque. closing idea fissa, una sorta di gara mediatica fra fonti, piste, sensazioni. Che cambiano di continuo all'interno della stessa testa, davanti agli stessi occhi. Abbiamo bisogno di una robusta dose di fatti. E i fatti sono che Fininvest e Sino Europe vivono in un mondo che non è fatto di ombre o di sotterfugi, ma di lavoro e dialogo costante. I fatti sono che oggi è il 3 Dicembre e anche oggi fanno testo i due comunicati istituzionali noti a tutti: 5 Agosto, contratto preliminare; 29 Novembre, ufficializzazione specifica dell'Assemblea dei Soci AC Milan alle 10.30 del 13 Dicembre. Anche oggi sono gli unici due comunicati di riferimento. Oltre a tutto questo, il presidente Berlusconi è stato chiaro, Fininvest ha deciso, Sino Europe non è Mister Bee. Comunque sia e comunque vada, e piacendo ad autorizzazioni, garanzie e procedure varie, il 13 Dicembre non sarà nè dribblato, nè fatto evaporare come niente fosse. Resta una data fissata, una giornata storica. Omnicomprensiva o con un seguito ulteriore poco importa a questo punto, la strada è tracciata e ogni giorno lo è un po' di più. Lo scenario è ormai quasi del tutto delineato. Sui singoli segmenti del futuro del Milan, invece inutile torturarsi. Alle 8.00 del mattino del 2 Maggio 2015, sembrava tutto scritto. Poi sono state le parole di Silvio Berlusconi nel centro di Milano a certificare davvero tutto. 13 Dicembre, non c'è altro.

Ci sono momenti storici in cui si attiva uno strano, particolarissimo, telefono senza fili fra spogliatoi. Sotto ogni tipo di traccia. Sono momenti che hanno determinato, nella Storia e senza garanzie per il futuro anche immediato, vittorie, sconfitte, scudetti, gioie, dolori. Nei primi mesi del 1988, il Milan allenato da Arrigo Sacchi era staccato dal Napoli. La squadra rossonera era abbastanza convinta che non ce l'avrebbe fatta a recuperare. In una circostanza, invece, al ritiro di un premio, Arrigo Sacchi trascorre la serata con qualcuno del Napoli. E torna a Milanello più forte: ragazzi, possiamo farcela, sono spaccati, sono divisi, non c'è gruppo. E lo Scudetto fu davvero del Milan. L'immancabile nemesi storica colpì proprio il Milan 24 anni dopo, esattamente nel 2012. Il Sacchi della situazione era un giocatore, Andrea Pirlo. Auscultava Milanello e caricava i suoi nuovi compagni bianconeri. Quindi, Scudetto alla Juventus. Oggi, attenzione. Si dice, si narra, in bassissima frequenza, che lo spogliatoio bianconero sia un po' troppo sopra le righe. La Juventus resta fortissima e strafavorita, ma occhio, attenzione. Sarebbe un peccato per la Roma perdersi troppo dietro alla propria elettricità, per il Milan farsi distrarre eccessivamente dal closing, per il Napoli subire oltre misura gli sfoghi di De Laurentiis e i momenti di nervosismo di Sarri e per la Lazio non provvedere sul mercato di Gennaio a tamponare la difesa. Durissima, quasi fantacalcio, ma se lo spogliatoio juventino rimane in ebollizione, potrebbero anche succedere cose oggi impensabili.

All'Inter hanno le mani nei capelli per Gabigol. Chi l'avrebbe detto, nessuno l'avrebbe detto, nemmeno gli avversari. La formula si troverà, ma a Gennaio un costo del genere non può rimanere imballato, deve andare a giocare. L'Inter deve cedere e molto. Dovesse farcela a cedere anche un pochino di più, potrebbe, evitando magari le presentazioni alla Ronaldo fatte per Gabigol, accontentare l'interista Domenico Berardi che ieri era il grande assente della foto ufficiale del Sassuolo.

Dalla stessa Juventus, infatti, potrebbe arrivare presto il via libera proprio per Berardi. A Torino sono convinti che Dani Alves rientrerà poco dopo Bonucci, tra fine Gennaio e primi di Febbraio. Non c'è a loro giudizio una emergenza difensiva e sanno di essere copertissimi in attacco. Sarà il centrocampo l'unico vero ambito di intervento del Club primo in classifica, con Witsel sempre in testa alle preferenze anche se con lo Zenit non si può mai sapere. E Berardi non è un centrocampista, per cui non dovrebbero proprio esserci veti in questo senso.