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Milan, la via di fuga è Inzaghi. Se parte Kakà né arriva uno forte. Galliani e la liquidazione giallonera. Germania: 7-1? Sbagliato! In finale forza Rizzoli

Milan, la via di fuga è Inzaghi. Se parte Kakà né arriva uno forte. Galliani e la liquidazione giallonera. Germania: 7-1? Sbagliato! In finale forza RizzoliTUTTO mercato WEB
sabato 12 luglio 2014, 00:002014
di Mauro Suma
Nato a Milano il 10 Maggio 1965; Giornalista Professionista dal 1994. Dopo le esperienze professionali di carta stampata (La Notte e Il Giorno) e televisive (Telelombardia, Telenova, Eurosport), dirige Milan Channel dal 16 Dicembre 1999.

In una settimana rossonera difficile, stretta fra le furbizie del Valencia e gli eccessi di Balotelli, il migliore in campo è stato di gran lunga Inzaghi. Pulito, leale, schietto, ha tracciato la via. Con le sue regole il Milan non sarà più un taxi dorato e Milanello non si "adeguerà" più. Milanello torna a dettare l'agenda senza compromessi. Bambole, si lotta. Persona vera e ben lontana dall'ipocrisia di chi lo blandisce e poi gli avvelena il pozzo e l'entusiasmo, Inzaghi è lo stesso dell'estate 2006. Quando tutto il Milan era sotto choc per Calciopoli e il ratto di Ibra, lui arrivava per primo in ritiro, segnava alla Stella Rossa e poneva le premesse della Settima.

Due questioni ahivoi personali. Quando qualche settimana fa vi proponevo il tema del Se parte Kaka'...confesso candidamente che speravo in Iturbe. Ma se l'argentino era una follia a 25 milioni quando ci stava sotto il Milan (il 18 Luglio pesa tantissimo e tutti i milanisti non possono ignorarlo), coerenza vorrebbe lo sia anche adesso che è andato alla Juventus. Altra cosa. La solita rete e i soliti infoiati mi accusano di aver addebitato al tifoso da tastiera la crisi del Milan. Niente di più falso. Ho sostenuto invece e ripeto che i 5000 tifosi dello splendido Raduno a Casa Milan sono tifosi in carne e ossa, in quanto tali diversi dai tifosi da tastiera grandi assenti il 31 Maggio, verso i quali il Milan porta una grande responsabilità. A torto o a ragione non sono felici del mercato, eppure erano lì con i loro colori, il loro cuore e la loro passione.

Facciamola fuori. Questa liquidazione di Galliani c'è o non c'è? E' davvero un ricatto, come sostiene la nostra Curva che non ha in ogni caso il copyright della genialata, è davvero un blocco al mercato del Milan? Sono mesi che i tifosi vengono irresponsabilmente aizzati contro Galliani su questo tema ed è arrivato il momento: chi vende questa roba alla buona fede dei tifosi, o la provi o batta altre strade, perché il Milan della prossima stagione ha bisogno di unità e compattezza per sostenere i meravigliosi propositi di Inzaghi. Galliani è uscito allo scoperto dichiarando che questa buonuscita non c'è e non gli spetta. C'è o non c'è chi è in grado di documentare il contrario? Senza ricorrere alle cravatte nere e agli uomini gialli, niente come la confusione può essere contagiosa, è arrivato per il bene superiore del Milan, il momento della carta. O canta o non canta.

No Germania. Sbagliato. Il 7-1 è profondamente sbagliato. Ma non per una sorta di pietismo, peraltro antisportivo, a buon mercato. Ma per due motivi. Perché quella partita storica sarà per sempre la sconfitta del Brasile e non la vittoria della Germania. E poi perché 3-0 in casa del Brasile è partita vera, 7-1 è partita strana.

Noi tutti amiamo i giocatori e detestano gli arbitri a seconda di episodi e risultati. Ma il Mondiale ci dà una grande lezione. I nostri giocatori battuti e rissosi, l'arbitro invece qualificato alla Finale. Bravo Rizzoli, forza Rizzoli.