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Morata più lontano, la Juve tra James e André Gomes. Pjanic, la Roma lo blocca. In arrivo Berardi, Duncan e Vrsaljko. Milan, ai cinesi non basta l'ok di Berlusconi. Montella bocciato da Lotito

Morata più lontano, la Juve tra James e André Gomes. Pjanic, la Roma lo blocca. In arrivo Berardi, Duncan e Vrsaljko. Milan, ai cinesi non basta l'ok di Berlusconi. Montella bocciato da LotitoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 20 maggio 2016, 00:002016
di Enzo Bucchioni
Giornalista professionista e scrittore, editorialista del Quotidiano Sportivo che ha rifondato e diretto per cinque anni. Opinionista radio e tv. Twitter @EnzoBucchioni

La Juve ha capito che stanno svanendo le ultime speranze di tenersi Morata. Il Real farà valere la clausola rescissoria fissata a trenta milioni per poi fare plusvalenza vendendo il giocatore al Chelsea o all'Arsenal che lo hanno chiesto proponendo oltre cinquanta milioni. Morata ha sempre detto di star bene anche alla Juve, ma le squadre inglesi gli hanno offerto 6 milioni di ingaggio. I bianconeri non ci possono arrivare. Prima di decidere il Real aspetta anche Ancelotti al quale Morata piace moltissimo per il suo Bayern. Si farà uno scambio con Lewandosky? Florentino Perez ci spera.

E' chiaro che senza Morata la Juventus avrà bisogno di un altro attaccante importante oltre che di un trequartista e di un centrocampista centrale. Che fare? Marotta ha più tavoli aperti e aspetta l'occasione favorevole.

Per il centrocampista il primo della lista è sempre il portoghese Andrè Gomez, che può giocare in diversi ruoli del centrocampo e fare all'occasione anche il trequartista. Qualche settimana fa il Valencia ha sparato alto (60 milioni) e la Juve si era raffreddata, salvo poi tornare alla carica nella speranza di poter chiudere attorno ai quaranta, cifra alta ma logica. Il Valencia tratta, ma ha chiesto in cambio Zaza che la Juve valuta 30 milioni e terrebbe ancora volentieri.

Ma, per cautelarsi, il riscatto di Berardi dal Sassuolo è praticamente cosa fatta anche se la partita è stata allargata a Duncan e Vrsalyko. Il terzino è nel mirino da tempo. Duncan, 23 anni, potrebbe essere il centrocampista fisico che Allegri vuole in rosa.

Tornando a Morata e al Real, la Juve ha proposto anche degli scambi. In alternativa a Gomez piacciono James (valutato 60 milioni) e Isco che con Zidane si sentono sacrificati, per i quali la Signora stravede da tempo. L'affare è complicato, Isco ha già detto di voler restare a Madrid, James è combattuto, ma per entrambi il problema sarebbe l'ingaggio. Ingaggio che ha bloccato anche il tentativo di prendere Cavani. Il Psg non si è messo a trattare, ma un'operazione del genere costerebbe cinquanta milioni più un ingaggio da 7-8 milioni. Non piace più di tanto Sanchez, troppo simile a Dybala, che l'Arsenal metterebbe sul mercato qualora riuscisse a prendere Morata.

Un altro grande sogno di Marotta è Pjanic. La trattativa è stata condotta bene, sott'acqua, per diverso tempo. La Juve era pronta a sborsare la clausola di 38 milioni, ma la Roma si è messa pesantemente di traverso. Sta cercando di convincere il ragazzo a restare, si sono mossi anche Nainggolan e De Rossi, per non smantellare il centrocampo e dimostrare di voler fare una squadra da scudetto, Sabatini ha deciso di non vendere il belga, mettendo invece sul mercato Rudiger. Ora Pjanic ha forti dubbi, forse resterà a Roma.

Comunque la Juve ha deciso che la priorità è avere un centrocampo più forte e più duttile, per un altro attaccante con Dybala, Mandzukic, Zaza e Berardi (in arrivo), si può ragionare con più calma aspettando il colpo giusto.

Colpo che la Roma spera di fare con l'Inter scambiando Dzeko con Icardi. Mancini in un primo tempo aveva dato l'ok all'operazione, ma l'argentino non vuole lasciare Milano per Roma, allora meglio l'estero. Le offerte non mancano. Ma se serviranno risorse per il fair play finanziario, l'Inter ha deciso di sacrificare Handanovic e nessun altro.

Berlusconi sta cercando di sacrificare se stesso, cioè il suo amore, per salvare il Milan, ma la cessione ai cinesi (dead line il 15 giugno) si complica. Trattare con una cordata è complesso e i cinesi sono pignolissimi e rigidissimi, sui conti e sulle clausole. Non è bastato il sì di Berlusconi alla vendita del pacchetto di maggioranza, troppe altre cose non tornano. Nel frattempo c'è da scegliere l'allenatore.

I cinesi vorrebbero un nome forte (Emery o Pellegrini) che costa, Berlusconi invece punterebbe su un profilo italiano più basso (Giampaolo? Brocchi?) e meno costoso. Se i cinesi non diranno sì alla svelta come finirà? C'è chi ha suggerito Garcia. Vedremo. Garcia è stato accostato anche alla Fiorentina che per altro dieci giorni fa ha confermato Sousa. Però alcuni discorsi del portoghese sul presidente Cognigni non sono piaciuti, c'è la sensazione che Sousa non abbia capito la volontà dei Della Valle. Sta ancora tirando la corda? Forse. Anche per questo la Fiorentina si sta cautelando e cautelandosi si è arrivati a Garcia, o addirittura a Giampaolo che piace molto a Corvino per molti nuovo Dt viola. Che succede? Il ritorno dei Della Valle da un viaggio di lavoro in Cina dovrebbe porre fine a questo stucchevole valzer e dira chiaramente e definitivamente da chi sarà guidata la Fiorentina l'anno prossimo.

Intanto però Pradè sta trattando Mario Rui con l'Empoli. Il terzino prenderebbe il posto di Pasqual che viceversa dovrebbe chiudere la carriera proprio a Empoli, vicino a casa.

Sempre in tema di allenatori, Sarri dovrebbe rinnovare a giorni. De Laurentiis ha speso grandi parole, ora è il tempo dei fatti. Fatti che arrivano dal mercato. Dopo Tonelli con Lapadula ai dettagli, viste le difficoltà di arrivare a Vecino, Giuntoli sta puntando su Klaassen e Hector Herrera nomi già inseguiti a gennaio. Non è sul mercato, invece, Koulibaly per il quale il Chelsea era pronto a sborsare 30 milioni.

Ieri si è accasato Iachini all'Udinese, martedì il Toro dovrebbe annunciare Mihajlovic. Ventura andrà in Nazionale come Ct con Lippi Dt . La candidatura forte era Montella, ma è caduta per l'opposizione di Lotito, "troppo romanista" lo ha bollato. E poi Tavecchio continua a dire che Lotito non conta...