Nasce il nuovo Milan: arrivano i soldi, ora si inizia a scegliere la dirigenza

Paolo Maldini, da grande campione e da grande ex, ha parlato chiaro: il Milan non è del presidente ma dei milioni di tifosi. Ora i milioni di tifosi però avranno la possibilità di poter sognare in maniera diversa. Magari senza Maldini nella dirigenza (visto che lui stesso ha ammesso di non essere mai stato contattato) ma con diversi milioni di euro in più a disposizione sul mercato.
Vero, prima si dovrà chiudere l'operazione e verrà fatto questo entro la fine del 2016. E poi già saranno molti i milioni di euro che serviranno per chiudere l'operazione. Ma comunque la nuova proprietà ha già fatto sapere che ci saranno a disposizione almeno 100 milioni per il mercato già alla prossima sessione.
Ma la vera domanda che ora si fanno i tifosi del Milan è una, principalmente. Non tanto (e non solo) chi arriverà, visto che ancora è presto. Ma chi avrà la possibilità di spenderli questi soldi? Difficilmente ci sarà ancora Adriano Galliani (anche se è difficile immaginare un Milan completamente senza di lui, ma questo lo scopriremo solo prossimamente).
Di sicuro ci sarà Marco Fassone, visto che è lui il dirigente di riferimento già in questa fase preliminare di approccio con la nuova realtà. Poi però sarà affiancato sia da una vecchia gloria rossonera che da un direttore sportivo. Ecco, nel caso di Maldini, queste due figure potevano coesistere, ma lo stesso Paolo, come detto, ha fatto sapere di non essere mai stato contattato. Sarà lo stesso Fassone a scegliere il suo braccio destro e di nomi in questo momento se ne stanno facendo molti ognuno con le proprie caratteristiche e difficoltà, ognuno con le proprie ambizioni.
Probabilmente quello per cui si farebbe anche una follia sarebbe Fabio Paratici, l'alter ego di Marotta nella Juventus. Ma dopo qualche sondaggio è emersa la volontà da parte del direttore sportivo bianconero di rimanere a Torino a proseguire quel progetto di espansione e di crescita insieme al "suo" amministratore delegato. Quindi nonostante, forse, sarebbe stato il nome più stuzzicante non va considerato.

Gli altri nomi di cui abbiamo sentito e letto in questi giorni ancora non sono stati contattati direttamente. Fassone lo farà a partire dalla prossima settimana, magari, perché no, proprio da lunedì.
Si parla di Sabatini, il più esperto, ma bisognerà capire quali sono non solo i suoi progetti e quelli della Roma. Grande conoscitore di calcio in tutto il mondo, grande scopritore di talenti, già avvezzo ad operare con una proprietà straniera, ma abituato anche a lavorare in autonomia. Si parla di Bigon, visto che i due hanno già lavorato insieme a Napoli, si conoscono e sanno come lavorare in tandem. Anche Bigon lavora con una società straniera, anche Bigon ha dimostrato di poter mettere a disposizione della società le sue competenze. Si parla di Pradé, che intorno al Milan come nome ha gravitato anche in altre circostanze, visti gli ottimi rapporti che può vantare con moltissimi nel mondo del calcio e che ora, dopo l'esperienza alla Fiorentina conclusa quest'estate, sta aspettando la chiamata giusta. Tutti profili già "rodati" e noti. Ma spunta anche un nome a sorpresa, quello di Massimiliano Mirabelli, attuale caposcout dell'Inter, da tre anni nella società nerazzurra. Uno che si è fatto da solo, uno che in serie A ci è arrivato passando dall'Interregionale. E anche lui ha lavorato con Fassone: durante il periodo interista dove ha avuto modo di farsi apprezzare.
Uscirà da questi 4? Di sicuro questi 4 sono quelli che finora sono stati presi maggiormente in considerazione. Il casting è iniziato e il montepremi in palio è quasi un jackpot: 100 milioni per gennaio, il resto per la ricostruzione rossonera. La scelta non sarà immediata, ma sarà sicuramente ponderata. Il Milan non può sbagliare...