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Pazzini, Borriello, Giovinco, la dura vita dei bomber che non piacciono agli allenatori... e intanto "mister social" Icardi se la ride...

Pazzini, Borriello, Giovinco, la dura vita dei bomber che non piacciono agli allenatori... e intanto "mister social"  Icardi se la ride...TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 17 settembre 2014, 00:002014
di Fabrizio Ponciroli
Nato a Magenta il 28/4/1974, giornalista professionista dal 2001. Vanta collaborazioni con diverse testate web e cartacee, oltre ad esperienze da telecronista. Opinionista Campionato dei Campioni. Direttore del mensile cartaceo CALCIO2000

Quanto ci è mancato... Non c'è nulla come il campionato (ah sì, la Champions, è vero, ma quella appartiene ad altre potenze europee). Che goduria rituffarsi nella Serie A tra conferme e sorprese. Juve e Roma hanno subito fatto capire che la voglia di scudetto è tanta. Le milanesi non scherzano affatto. Fiorentina e Lazio sono ancora da comprendere mentre la Samp è una bella realtà. Insomma, tanta gioia per il ritrovato campionato. Eppure c'è chi mi mette una gran tristezza. Sono quei bomber che proprio non riescono a vedere il campo e, quando lo vedono, la sfortuna (o, magari, altro) non gli permette di lasciare il segno. Non tutti si chiamano Zaza o Okaka, giocatori miracolati dalla Provvidenza. Ci sono anche i vari Pazzini, Borriello e Giovinco, tanto per citare tre esempi eclatanti di bomber senza cartucce. Penso al Pazzo. Lo scorso anno, complice la presenza ingombrante di Balotelli e una condizione fisica rivedibile, non lo si è quasi mai visto. Quest'anno gli astri parevano dalla sua parte: Super Mario spedito in Premier e un bomber vero, Inzaghi,
in panchina. Tutto sembrava dalla sua parte ma il sogno è durato il tempo di un battito d'ali. Prima Torres (e ancora manco gioca) e poi il "falso nueve" Menez che segna anche di tacco... Peggio di così non poteva andare. Non sorride neanche Borriello.

E' dal 2012/13 che il buon Marco non va in doppia cifra di gol (12 con il Genoa). Da allora tanta, tantissima panchina, mista a tribuna. Vuoi per il suo stipendio che a tanti non va giù, vuoi perché alla Roma si punta su altri attaccanti, ecco che Borriello sta facendo lo spettatore nella rosa di Garcia. E, infine, Giovinco. Non fosse per l'amico Conte, la sua situazione sarebbe ancor più traballante. Il suo terzo anno alla Juventus rischia di essere anonimo. Allegri non sembra vederlo (nessuna ironia sull'altezza della Formica Atomica), il suo futuro appare nebuloso (è pure in scadenza di contratto). Insomma, periodaccio per diversi attaccanti dal nome importante. Per fortuna loro (e dei loro rispettivi tecnici), a gennaio si riapre il mercato... In tutta questa desolazione di gol, c'è un attaccante che se la ride. E' Icardi. Tutti quelli (compreso il sottoscritto) che lo accusavano di pensare eccessivamente a trovare la giusta inquadratura per la nuova foto (con Wanda, ovviamente) da postare sui vari canali social, ora si nascondono. Il Maurito ha il gol nel sangue e il popolo nerazzurro ha ormai capito che la stoffa del bomber c'è... Se Kovacic e Guarin continueranno a giocare a certi livelli, Icardi, alla prima palla buona, gonfierà la rete e i cuori dei nerazzurri. Rispetto ai vari Pazzini, Borriello e Giovinco, Maurito è quello che appare meno professionista ma, alla luce dei fatti, è l'attaccante che vede di più campo e porta. Incongruenze del calcio...
Ben tornato campionato, ci sei mancato...