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Rivincite e conferme, il campionato e le leggi del mercato

Rivincite e conferme, il campionato e le leggi del mercatoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 22 settembre 2016, 07:012016
di Luca Marchetti

L'unico a steccare in questo turno infrasettimanale è stato il Napoli, la macchina da gol celebrata in questo avvio di stagione si è fermato, di fronte a un Genoa gagliardo (pur lamentando qualche svista arbitrale). Ma nel complesso non si è visto quel Napoli arrembante che ci aveva fatto divertire nelle prime 4. Ma per il resto, obiettivamente, è stato un trionfo per le scommesse o le conferme di mercato.
Abbiamo parlato tanto di Higuain in questo periodo, soprattutto delle scelte di Allegri su di lui. Stavolta il Pipita ha giocato titolare: ha favorito il primo gol bianconero (quello di Rugani), ha fatto il secondo. Stavolta, vedrete, nessuno avrà da dire nulla ad Allegri che, nonostante le critiche pivutegli addosso in questi ultimi 5 giorni, è primo in classifica, di nuovo. E, come se non bastasse, è arrivato anche il primo gol in Italia di Dani Alves. L'unico che non ha festeggiato è stato Dybala, alla centesima partita in serie A, senza gol ancora per quest'anno.
Poi capitolo Inter: anzi capitolo Icardi. Icardi è l'Inter, l'Inter è Icardi. Contro la Juve ha trascinato i nerazzurri alla vittoria con una prestazione sontuosa, a Empoli ha messo dentro le prime due palle che gli sono capitate e ha spianato la strada al terzo posto dell'Inter. E' vero è presto per dare giudizi formati e per capire i trend, ma su un dato si può riflettere. Icardi in questa stagione interista ha segnato seir gol su sette (e il settimo è arrivato su suo assist) e ha segnato 4 di questi gol di testa. Voi direte, cosa c'entra. Bene: in tutti le altre marcature Maurito aveva fatto al massimo 2 gol a stagione con la "cabeza"... Cosa cambia? Evidentemente il gioco di De Boer privilegia le ali e l'aiuto di Perisic, Candreva ed Eder è super prezioso.
Vogliamo parlare della Roma? Di Totti abbiamo detto tutto e il contrario di tutto. La prossima settimana compirà 40 anni. 40 anni di un campione assoluto che nonostante l'età che avanza continua a dispensare lezioni di calcio in campo. Con il mercato non c'entra nulla, perché lui nelle trattative di mercato non è mai entrato.

E' una bandiera che ha sempre sventolato alta. Ma il suo lavoro ha nobilitato ulteriormente quello di Dzeko su cui la tifoseria romanista si era concentrata per le critiche. Spalletti e Sabatini lo hanno sempre difeso (soprattutto a parole), Totti è riuscito a farlo con i fatti. Un assist strepitoso per il suo primo gol, un altro lancio millimetrico per Salah che poi ha consegnato al bosniaco il pallone del 2-0.
Vogliamo parlare della Fiorentina? Un'estate intera a parlare di Babacar, la cessione, le offerte. Ma Corvino (che di giocatori si intende) ha sempre fissato un prezzo alto, perché credeva nelle qualità del ragazzo. Tacco spettacolare e ora andategli a dire che ha torto. Potrebbe essere l'ennesima potenziale svolta per la carriera di questo ragazzo, che (non dimentichiamolo) è ancora giovane. E magari anche Bernardeschi, tornato in campo e tornato al gol.
Vogliamo parlare del Palermo? Nestorovsky regala la prima gioia a De Zerbi e Zamparini. Solo il Crotone rimane senza vittorie in campionato e i rosanero si godono una magia di un giocatore sul quale all'inizio dell'anno puntava soltanto Zamparini. Nelle ultime ore di mercato Faggiano ha cercato un attaccante per rinforzare il reparto. Non è riuscito in così poco tempo a portarne uno in rosanero: Zamparini infatti era convinto che non sarebbe convenuto prendere nessuno per mettere nelle migliori condizioni quelli che c'erano già. Il turno infrasettimanale gli da ragione, vedremo il resto del campionato.
E per ultimo un premio alla programmazione. Nel derby delle provinciali più in forma d'Italia la spunta il Chievo che ora è terzo in classifica insieme a Roma e Inter, a soli due punti dalla Juventus. Un gruppo storico e un allenatore trattenuto nonostante le tante richieste arrivate a casa Maran, subito dopo il campionato dello scorso anno. Nember è ripartito da lui e dai giocatori che al Chievo hanno messo radici. Anche questo è mercato, scegliere e saperseli tenere.