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Tre petizioni: basta con le non esultanze, rispetto per il compleanno, fiducia nella tecnologia

Tre petizioni: basta con le non esultanze, rispetto per il compleanno, fiducia nella tecnologia TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 11 febbraio 2015, 00:002015
di Fabrizio Ponciroli
Nato a Magenta il 28/4/1974, giornalista professionista dal 2001. Vanta collaborazioni con diverse testate web e cartacee, oltre ad esperienze da telecronista. Opinionista Campionato dei Campioni. Direttore del mensile cartaceo CALCIO2000

Lo premetto: sarò piuttosto polemico in questo sfogo del mercoledì, perché di sfogo si tratta… Sto assistendo a situazioni grottesche, difficili da decifrare e comprendere. Parto con la sempre più diffusa moda delle "non esultanze". Ormai, ad ogni gol, bisogna sperare che il marcatore non abbia militato nella squadra che ha appena trafitto. Se ci ha giocato anche solo cinque minuti, il rischio della "non esultanza" è fortissimo, quasi certo. La motivazione è sempre la stessa: bisogna avere rispetto per i vecchi tifosi. E per i nuovi? Non ci pensa nessuno ai nuovi tifosi? Il gol è il massimo, sia per un giocatore ma pure per un tifoso. Vedere il proprio beniamino segnare e agitare le mani per far capire a tutti che non è il momento di esultare mi porta un fastidio enorme… Chi l'ha detto che non esultare sia la maniera migliore per rendere omaggio ai propri ex supporter? Lo si può fare in mille modi. Si possono ringraziare prima o dopo la partita, magari con un Tweet, forse con qualche bel gesto nella settimana che precede il match ma, signori, basta con le "non esultanze". Di questo passo, con tanti attaccanti che cambiano maglia ogni estate, non ci sarà più nessuno che festeggia in campo… Seconda questione: le feste di compleanno.

In Spagna, a Madrid, sponda Real, si è levato un polverone per la scelta di Cristiano Ronaldo di festeggiare il suo 30esimo compleanno dopo la batosta, in campo, incassata dall'Atletico Madrid. Tutti indignati. CR7, secondo il popolo madridista, doveva andare a letto e riflettere tutta notte sulla sconfitta. Ma perché? Chi l'ha detto che tenere il muso lungo e gli occhi bassi è la "strategia" da adottare dopo una sconfitta? Magari pensare ad altro, cantare una canzone, gustarsi una fetta di torta può essere molto più salutare e fortificante, no? Personalmente, quando ho una giornata storta, mi piace l'idea d "staccare" per ripartire più forte il giorno seguente… Non credo che andarsene a letto senza magari la cena perché ho fatto il cattivo sia tanto da eroe… Ultimo tassello dell'horror quadro della settimana: la tecnologia. Non avevo mai sentito un dirigente, tra l'altro di altissimo livello, lamentarsi per il malfunzionamento della tecnologia o di chi pigia i bottoni che fanno funzionare il fuorigioco elettronico. Si è sempre detto che errare è umano, ora, però, si mette in dubbio anche la tecnologia. Chissà che avranno pensati gli operatori di Sky e Mediaset che, da anni, ci permettono, in tempo reale, di fotografare l'eventuale fuorigioco… Ora neppure loro sono affidabili. E allora che ce ne facciamo della moviola, se manco ci fidiamo della tecnologia che la dovrebbe rendere certa e indiscutibile? Meglio fare un passo indietro e non per una questione di prospettive