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Una grande Lazio e i (nuovi?) trend del mercato

Una grande Lazio e i (nuovi?) trend del mercatoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 15 febbraio 2024, 17:05Editoriale
di Luca Marchetti

La serata di Champions non poteva essere migliore per i tifosi della Lazio. Un risultato che incontra le speranze biancocelesti del pre. Dei più ottimisti. La Lazio se la gioca alla pari con il Bayern, quando in molti, quasi tutti, avevano detto che sarebbe stata una partita quasi ingiocabile. La Lazio non solo se la gioca alla pari, ma vince. E ha anche il rammarico di non aver sfruttato al meglio un paio di occasioni in superiorità numerica che avrebbero reso il ritorno ancora più interessante. L’uno a zero fa benissimo per il morale, per le consapevolezze e soprattutto per affrontare il ritorno con uno spirito ancora più battagliero. La qualificazione è aperta, apertissima. Andare a giocare in casa del Bayern sarà difficile, estremamente difficile. Il Bayern sarà furente e vorrà recuperare lo 0-1. Ma la Lazio parte da una posizione di vantaggio e questa arma, anche psicologica, potrà sfruttarla nel migliore dei modi. Ma già essere in questa situazione è un regalo vero e proprio che i biancocelesti si sono fatti: a loro e ai propri tifosi.
La Lazio sul mercato invernale non ha fatto nulla. Ha provato nell’ultimo giorno di mercato a mettere un attaccante esterno in più senza riuscirvi. E non è stata l’unica squadra a non muoversi (o a fare pochissime operazioni). Tante big, soprattutto in Inghilterra, hanno preferito non toccare nulla nel mercato appena concluso. Oppure non hanno potuto, per via di regole (in UK, nello specifico) molto rigide e con delle punizioni che hanno spaventato i club.
E’ stato un mercato particolare, strano, che ha cambiato alcuni trend che sembravano consolidati. Per analizzarlo ci siamo affidati al report FIFA e ai dati di transfermarkt. In totale, nel mondo, per i trasferimenti internazionali, sono stati spesi 1,46 miliardi di dollari: non è stata la finestra più ricca di sempre. C’è stato un calo, infatti, di circa l8,2% rispetto allo scorso anno. Ovviamente la maggioranza delle operazioni si è fatta in Europa (il 77,9% del totale) ma a sorpresa la nazione in cui c’è stata la maggiore spesa è stata la Francia con più di 290 milioni di dollari spesi: più del doppio rispetto a gennaio 2023.


In generale, nel mondo, è aumentata la cifra dei bonus, sulla cifra delle cessioni. E questo è un altro trend da tenere in considerazione: sono pronto a pagare anche di più il tuo giocatore, ma se rende come sia io che te speriamo. Altrimenti il valore dovrà essere più basso.
Nel mondo i trasferimenti di giocatori senza contratto sono stati più del 60%. Praticamente identico il numero di giocatori in prestito (14,8%) e i trasferimenti a titolo definitivo (14,2%), il resto è un ritorno dal prestito. E - naturalmente - sono stati i più giovani (18-23 anni) ad essere oggetto di trasferimento.
La classifica, come dicevamo, di chi ha speso di più è completamente diversa rispetto agli altri anni: La Francia prima (292 milioni di dollari spesi in trasferimenti internazionali), segue l’Inghilterra che da sempre aveva invece occupato la prima posizione (184), poi la Germania (151), la Spagna (148), il Brasile (122) e infine l’Italia che si piazza in sesta posizione con 82 milioni di dollari. Attenzione però: qui si parla di trasferimenti internazionali. L’Italia ha privilegiato le spese interne (basti pensare a Nonge, l’acquisto più caro della nostra Serie A): considerando anche quelle le spese tricolori sarebbero più importanti e porterebbero l’Italia fino alla terza posizione, di pochissimo avanti alla Spagna. Ma l’ingresso del Brasile, ad insidiare lo strapotere del BIG5, non può passare inosservato, anche se - naturalmente - per il Brasile questo è come se fosse il nostro mercato estivo.
Le squadre che hanno speso di più? Tre francesi, di cui due in testa alla classifica (Lione e PSG), nessuna italiana e una sola inglese: il Crystal Palace, non una big. E anche questo la dice lunga su come è andato il mercato. E’ stato, Inghilterra a parte, certamente più vivace che negli altri anni (anche in Italia si è speso più del triplo rispetto all’anno precedente) ma in maniera diversa. Senza grandi colpi, senza le big, senza i soldi degli inglesi, senza il calcio arabo.
La squadra che ha incassato di più in tutta Europa è stato il Verona (con 45 milioni di euro), poco sopra al Gent con 43. In questa classifica ci sono anche Genoa (Dragusin) e Napoli (Elmas). E tre dei primi top8 trasferimenti vengono dal Brasile (Roque al Barca, Beraldo e Moscardo al PSG).
Capire se si tratta di un episodio isolato è ancora presto. Ma le anomalie ci sono state e vanno considerate. E’ vero che la morsa del periodo di recessione postpandemica si è ammorbidita. Ma per evitare di tornare in crisi molti club hanno fatto scelte diverse.

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