Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

L'altalena di Brozovic: tra clausole e scenari di addio

L'altalena di Brozovic: tra clausole e scenari di addioTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 22 marzo 2017, 07:302017
di Gianluigi Longari

È un'altalena continua la stagione di Marcelo Brozovic. Dopo un'estate in cui le voci di un trasferimento la avevano fatta da padrone, arrivando addirittura ad accostare il croato alla Juventus prima del rinnovo scacciarumors, la crisi nera firmata de Boer. Con l'olandese l'ex giocatore della Dinamo Zagabria ha toccato il punto più basso della sua esperienza in nerazzurro, ai margini del progetto tecnico e punito per qualche atteggiamento sopra le righe di troppo. Poi la rinascita: con Pioli Brozovic sembrava tornato ad avere un ruolo da protagonista assoluto nel cuore della manovra nerazzurra, ed i numeri erano effettivamente dalla sua parte. Una dinamica che non ha trovato la continuità che si auspicava, e che complici l'approdo a Milano di Gagliardini e l'esplosione tanto attesa di Kondogbia hanno ricondotto il centrocampista croato in panchina.


Posto che la qualità del giocatore non è in discussione, è inevitabile fare riferimento proprio a lui come possibile sacrificato estivo nel tentativo di monetizzare per fare spazio ai nuovi presumibili innesti top. Uno scenario che, a questo proposito, non può che trovare linfa rinnovata dalle parole di una parte importante del suo Entourage come Miroslav Bicanic che ha confermato l'esistenza di una clausola rescissoria da 50 milioni di euro. Una cifra che, peraltro, difficilmente si lascerebbe alle spalle rimpianti di alcun genere.