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Altro che Suarez, altro che Super: Balotelli specchio della crisi Reds

Altro che Suarez, altro che Super: Balotelli specchio della crisi RedsTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
giovedì 25 dicembre 2014, 13:212014
di Marco Conterio

Passare dai fasti di Luis Suarez ai nefasti di Mario Balotelli è stato come fare un salto nel buio, nello sprofondo Premier, per il Liverpool. Due. Amen. Poi fischi, fiaschi, squalifiche, polemiche, tweet fuori luogo e pure le critiche di Brendan Rodgers, tecnico dei Reds, che ha definito Mario, non certo più Super, "tecnicamente limitato". Disastri d'Inghilterra, pasticci azzurri. Convocato da Antonio Conte in azzurro, dopo averlo tenuto fuori nelle prime chiamate, in allenamento passeggiava anziché correre. "Go home". Conte mica è uomo da mezzi termini, così ha rispedito Ordinary Mario in Inghilterra, a twittar fuori luogo ed a mancare ghiotte occasioni da gol. Una rete soltano è bottino da centrale, da terzino, da giovanotto, mica da ultramilionario e viziato puntero.

Così i tabloid sono tornati a scatenarsi, additandolo ed attaccandolo. Il suo Liverpool aveva bisogno come il pane di un nuovo appiglio a cui aggrapparsi per rincorrere un sogno scivolato via come le scarpette di Steven Gerrard contro il Chelsea la scorsa stagione. Balotelli invece è stato una delusione, non ci sono altre parole per definirlo. Ha riempito un vuoto con un dubbio. Quello eterno: i media lo hanno così incensato senza mai badar troppo alle doti tecnico-tattiche? Oppure quel che fanno i piedi non è seguito da tutto ciò che dovrebbe riguardare l'approccio e l'atteggiamento di un vero professionista? C'è un numero, forse, a dare una risposta. Due. Un gol in Champions, uno in League Cup, zero in Premier in settecentoventisette minuti giocati. La matematica, quella no, non è un'opinione.