Arsenal, l'era Wenger si appresta a finire ma c'è una stagione da onorare
Già fuori dalla corsa per il titolo, con una rosa pesantemente sbilanciata in avanti e con l'obiettivo di vincere la Champions che appare più che altro una chimera, l'Arsenal si appresta a voltare radicalmente pagina, mettendosi alle spalle 20 anni di accadimenti e cambiando quella che è stata una guida non solo tecnica ma emotiva per una immensa parte di storia del club. Arsene Wenger non può essere giudicato male per quello che fa sul campo, ma piuttosto per la sua mancata presenza in ambito di mercato, coi Gunners che si sono affidati completamente a lui in pieno stile "manager all'inglese" senza essere però ripagati dai risultati. Spendendo più di Chelsea e Manchester City, i Gunners non sono mai veramente riusciti a lottare per il titolo anche negli ultimi anni, dopo aver terminato di pagare il costosissimo e bellissimo Emirates Stadium, dimostrando anzi carenze difensive a cui non si è mai posto rimedio. Al contrario in ogni sessione estiva almeno un paio di punte/fantasisti di livello mondiale raggiunge la Londra biancorossa, una contraddizione che né tifosi, né società, sembrano intenzionati a perdonare.
La vera novità del 2014 dell'Arsenal sta proprio qui, nell'aperta critica a Wenger da parte del pubblico Gunner e anche dei maggiori azionisti della società, segnali inequivocabili che la ventennale storia del tecnico alsaziano alla guida dei cannonieri sta per terminare. Sulla carta il francese avrebbe ancora un anno e mezzo di contratto, ma a meno di risultati in questo momento difficilmente pronosticabili, a giugno la sua corsa londinese arriverà al capolinea.