Bayern-Guardiola, un binomio vincente che è destinato a durare

Il dominio del Bayern Monaco in Germania non sembra conoscere cedimenti e per il terzo anno di fila, e la 25° volta nella storia, il Meisterschale sembra destinato ad andare ad arricchire la sconfinata bacheca di trionfi del club bavarese. Alle avversarie infatti non sembrano che restare le briciole, come testimoniano i numeri: Undici punti di vantaggio sulla più vicina inseguitrice – il Wolfsburg – frutto di 14 vittorie in 17 turni e zero vittorie; 41 i gol segnati dalla macchina perfetta di Guardiola a fronte dei 4 gol subiti dal portiere Manuel Neuer, candidato al Pallone d'Oro. Un dominio inarrestabile nonostante i tanti infortuni che hanno privato il tecnico catalano di molti elementi chiave: Thiago Alcantara e Javi Martinez su tutti, ma anche Franck Ribery e Bastian Schweinsteiger a inizio stagione e il capitano Philip Lahm in corso d'opera.

Guardiola non si è preoccupato ha "inventato" Alaba e Bernat come mezzali all'occorrenza e lanciato sul palcoscenico un ragazzino appena 18enne come Gianluca Gaudino – figlio dell'ex attaccante e ora procuratore Maurizio – per sopperire alle assenze. Il Bayern non ha risentito neanche della "pancia piena" dei nazionali tedeschi freschi di trionfo Mondiale, che in campo hanno mostrato la solita fame. Un dominio quello del Bayern negli anni 2000 (9 trionfi in 15 tornei) assoluto che nell'ultimo anno e mezzo si è andato a legare indissolubilmente a un vincente come Pep Guardiola che potrebbe alzare il quinto titolo nazionale in sei stagioni fra Barcellona e Monaco entrando ancor di più nella storia del calcio.