Chelsea, Abramovich e il 14° titolo. Quando i soldi regalano la felicità
In calcio povero di idee come quello italiano per cercare di confortarsi nel momento in cui il campo ti propone sfide con formazioni di altri paesi europei la frase più usata da tutti gli addetti ai lavori è: "Nel calcio non contano solo i soldi ma anche le idee".
La realtà però è ben diversa. Perché per vincere in uno sport, che non è più sport, i soldi fanno la differenza più di ogni altra cosa. La riprova arriva dalla giornata di ieri e dalla vittoria in Capital One Cup del Chelsea di Josè Mourinho, ma soprattutto di Roman Abramovich.
Era il giugno del 2003 quando il magnate russo atterrò nel mondo Premier League, facendo di Stamford Bridge uno dei nuovi tempi dei calcio inglese dopo una storia di medio-alto livello per i Blues. Quasi incalcolabili i milioni di euro che Abramovic ha versato nelle casse del club per portare a Londra fior di campioni. Mourinho, Drogba, Hazard, Oscar e Cuadrado sono solo gli ultimi top del calcio mondiale vestiti di Blue. Top come i risultati che hanno portato nella bacheca del Chelsea tre Premier League, quattro FA Cup, 3 Coppe di Lega, 2 Community Shield, una Champions e una Europa League. In poche parole tutto quello che un club europeo può vincere. I soldi nel calcio non sono tutto... Ne siamo proprio sicuri?