Classe senza età: Iniesta padrone in Catalogna, con la Roma nel mirino

Signore e padrone del centrocampo. Nonostante le 31 primavere sulle spalle le 555 presenze accumulate nel corso della sua carriera con la maglia del Barcellona, Andres Iniesta resta ad altissimi livelli con la fame che lo ha sempre contraddistinto fin da ragazzino. Quattro Champions League e sette campionati spagnoli nel palmares non bastano all'asso di Fuentealbilla, il quale sabato sera ha impartito una nuova lezione al Real Madrid in occasione del fortunato Clasico vinto con quattro reti al Santiago Bernabeu. Sul campo degli eterni rivali, Iniesta non s'è lasciato intimorire dal pubblico nemico e ha regalato nuove perle ai suoi compagni ma, più in generale, agli appassionati di calcio. Un gol (il terzo, a conclusione di un bellissimo duetto con Neymar) che ha definitivamente chiuso i giochi contro un Real più spento del solito, annichilito dalla gara blaugrana sulla quale ha inciso l'ottima prestazione di Iniesta.

Lampi di classe senza tempo quelli offerti dal classe '84. Salutato lo storico compagno Xavi durate la scorsa estate, il faro nella mediana catalana resta lui: Luis Enrique non ha potuto che affidargli le chiavi della mediana anche nell'anno post-Triplete, i risultati sono i soliti da ormai dieci anni. La squadra gira una meraviglia anche grazie a lui, ne è ben consapevole Vicente del Bosque che - in Francia tra pochi mesi - si affiderà nuovamente all'estro di Iniesta per 'imitare' il Barça e trascinare la Spagna fino alla finale. Un pericolo in più per la Roma, prossima rivale in Champions League della compagine blaugrana.