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Da De Gea al centravanti dell'Arsenal: storie di affari saltati all'estero

Da De Gea al centravanti dell'Arsenal: storie di affari saltati all'esteroTUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
mercoledì 2 settembre 2015, 21:352015
di Ivan Cardia

In Italia pensiamo a Roberto Soriano, in Spagna a David De Gea: il trasferimento del portiere iberico dal Manchester United al Real Madrid, saltato all'ultimo minuto per un ritardo che le merengues addebitano al club inglese, è di certo la non-operazione più rilevante del mercato estivo.

Difficile parlare di affare saltato per quanto riguarda Sergio Ramos, che avrebbe dovuto il percorso inverso ma è rimasto al Real quasi sin da subito. È rimasto all'Everton invece John Stones: l'offerta del Chelsea ha sfiorato i 50 milioni di euro, i Toffees non hanno voluto sentire ragioni e hanno trattenuto al Goodison Park il difensore centrale. Ha rischiato di far saltare il trasferimento di Nicolas Otamendi, alla fine è saltato solo il suo: come secondo centrale scegliamo Eliaquim Mangala, francese del Manchester City, destinato al Valencia nell'operazione che ha portato il collega argentino all'Etihad. Sembrava tutto fatto, alla fine Otamendi si è spostato anche senza di lui, però Mangala è rimasto e a dirla tutta rischia di dover lottare per conquistare un posto in prima squadra. Sulle fasce, il Benfica ha inseguito a lungo Guilherme Siqueira, molto vicino alla Juventus ma che è stato corteggiato a lungo dai lusitani, fin qui rimasti al palo ma il cui mercato per la cronaca chiude il 22 settembre.

In entrata, invece, l'Atlético Madrid ha lavorato a lungo per Thiago Motta: l'italo-brasiliano, corteggiato anche dall'Inter, è stato molto vicino a vestire il biancorosso dei Colchoneros, ma alla fine ha rinnovato il suo contratto con il PSG fino al 2017. È sfumato anche il ritorno di Joey Barton in Premier League: il centrocampista ex QPR è tornato sì in patria, ma in Championship, al Burnley. Prima di questo trasferimento, però, era arrivato fino a svolgere le visite mediche con il West Ham, che infine si è tirato indietro. Non si è tirato indietro il Manchester United, grande protagonista del mercato estivo, ma alla fine Nicolas Gaitan è comunque rimasto al Benfica: eppure i Red Devils lo hanno seguito a lungo, ma in questo caso è risultata troppo cara la bottega lusitana. Per completare un reparto a 4 sbilanciato dal punto di vista tattico ma molto forte a livello tecnico, Ilkay Gundogan: il centrocampista tedesco di origine turche del Borussia Dortmund ha alternato segnali di addio a proclami di rinnovo, mentre veniva accostato a quasi ogni squadra del Vecchio Continente. Tanto che risulta quasi impossibile parlare di affare saltato con una società specifica, perché ve ne sono state troppe interessate o presunte tali.

Chiudiamo con un attacco, ove si guarda soprattutto all'Inghilterra: Saido Berahino è stato seguito a grandi riprese dal Tottenham, il West Bromwich Albion ha fatto di tutto per trattenerlo, ha annunciato di aver rifiutato ben tre offerte dagli Spurs, alla fine è riuscito nella sua impresa. Peccato che i Baggies non abbiano considerato la volontà del giocatore, che secondo i media d'oltre Manica sarebbe addirittura in sciopero e rifiuterebbe di scendere in campo. Più soft la permanenza di Charlie Austin al QPR: nell'elefantiaco (dal punto di vista economico) mercato inglese, al bomber di Hungerford si sono interessate quasi tutte le società, fra cui lo stesso WBA in caso di addio a Berahino. Niente di fatto, anche Austin è rimasto a casa. Infine, detto che anche lo juventino Simone Zaza è stato vicinissimo a un trasferimento al West Ham, non si può dimenticare l'eterna caccia dell'Arsenal ad un centravanti che potesse far rifiatare Olivier Giroud. Da Benzema a Cavani, i Gunners hanno pensato a tutti, senza prenderne nessuno; al centro dell'attacco reale, resta Giroud, al centro di quello sfumato, il mister X senza nome che tutti i tifosi della squadra di Wenger vorrebbero e non hanno avuto.