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esclusiva

Andrea Mancini: "Sogno Under 21, presente in Ungheria"

ESCLUSIVA TMW - Andrea Mancini: "Sogno Under 21, presente in Ungheria"
giovedì 25 luglio 2013, 19:002013
di Gaetano Mocciaro

Ai microfoni di Tuttomercatoweb Andrea Mancini, figlio di Roberto Mancini, ci parla della sua nuova avventura in Ungheria. Grazie all'operazione condotta dall'agente FIFA Nicola Giuliani di TechSport Mancio Jr sta iniziando una nuova avventura europea, dopo quelle in Inghilterra e Spagna. E con l'importante vetrina dell'Europa League.

Andrea Mancini, com'è nato il tuo trasferimento alla Honved?

"Il direttore sportivo Fabio Cordella già mi conosceva, ha chiamato mio padre e mi ha fatto arrivare la proposta. C'era questa possibilità di andre in un club prestigioso che gioca in Europa League e ho accettato. E' successo tutto davvero in fretta, nel giro di 24 ore"

Cosa ti ha convinto a trasferirti in Ungheria?

"Mi ha convinto il fatto che il direttore che crede in me, poi l'allenatore italiano (Marco Rossi, ndr) che ha giocato con papà, che mi ha parlato benissimo di lui. In più ci sono compagni di squadra italiani e questo ha facilitato il compito. In più la Honved è una società gloriosa, che negli anni '50 era un po' come il Real Madrid e dove vi hanno giocato campioni come Puskas".

Quanto pesa la maglia di una squadra che ha fatto la storia del Paese?

"Certo che la storia non si puo cancellare. Ogni volta che si va in campo bisogna onorare la maglia. in Ungheria l'Honved ha una tradizione enorme e quest'aria si respira".

Come ti trovi a Budapest? Come valuti il livello del calcio ungherese?

"Tutto molto bene. La città è bellissima, si vive bene ed è spesso set per molti film americani e non di rado vedi attori di Hollywood. Dal punto di vista calcistico la filosofia è come quella italiana e il livello tecnico è buono. Diciamo che la massima divisione ungherese è come la Serie B italiana. Con la differenza che hai una vetrina importante come quella europea e molte grandi squadra buttano un occhio si questo campionato, consapevoli che i prezzi sono abbordabili".

Già in passato hai giocato all'estero: Manchester City, Oldham, Valladolid. Sembra che l'Europa ti affascini di più dell'Italia

"Diciamo che l'avventura all'estero mi ha sempre affascinato e ho sempre voluto provare esperienze nuove. In Italia, poi, non c'è molto spazio per i giovani, basti vedere quanti stanno emigrando. Venire qui per me è un'esperienza di vita non solo calcistica, una cosa che ti forgia".

Stai imparando l'ungherese?

"So solo 4 parole e la vedo dura da imparare".

Quali sono i tuoi obiettivi?

"Ho un contratto di un anno con opzione sul secondo. Il mio obiettivo è fare bene qui, sperando di avere una possibilità nell'Under 21 di Gigi Di Biagio. Anzitutto dovrò fare molto bene qui, dove tra l'altro sono passato da trequartista e regista e chissà che questo cambio non mi porti fortuna".

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