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esclusiva

De Luca: "Calendari, criteri sbagliati. Troppe 20 squadre in A"

ESCLUSIVA TMW - De Luca: "Calendari, criteri sbagliati. Troppe 20 squadre in A"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonio Vitiello
martedì 28 luglio 2015, 13:322015
di Gaetano Mocciaro

Ai microfoni di Tuttomercatoweb lo storico giornalista Massimo De Luca commenta il calendario della Serie A e soprattutto il nostro sistema calcio: "Non sono d'accordo sull'abolizione delle teste di serie per il sorteggio dei calendari. Non mi sembra giusto mortificare a fine agosto un Roma-Juventus, che alla luce degli ultimi anni è la partita più importante del calcio italiano. Mi sembra una follia autodistruttiva. Ad agosto le persone sono ancora in ferie, le squadre ancora non rodate e il campionato deve prendere quota. Insomma, si svilisce uno dei momenti più belli. Capisco che non si possano trascurare tanti fattori per la compilazione del calendario, quindi non è un'impresa facile stilarlo. E va considerato che c'è stato un allargamento dell'alta borghesia, ossia il livellamento verso il basso di Milan e Inter, squadre che fanno parte dell'aristocrazia del calcio, finite fra le inseguitrici. Da qui si è creata un'ampia fascia che comprende big come Juventus, Roma, Napoli e Lazio e di conseguenza scontri diretti nelle prime giornate".

Come valuta i movimenti delle 20 squadre di Serie A?
"Difficile dirlo ora perché il calcio d'agosto è pur sempre calcio d'agosto. E poi il mercato è ancora in pieno svolgimento, cosa che ritengo una follia. In questo modo i grandi colpi arriveranno all'ultima settimana e le squadre incominciano il campionato senza l'assetto definitivo. Inoltre va considerato che i nuovi acquisti, se arrivano l'ultimo giorno, avranno bisogno di un po' di tempo per il rodaggio. Questo rende qualsiasi ipotesi relativa".

A questo punto la soluzione sarebbe incominciare a settembre, a mercato finito. In questo modo sarebbe necessario una riduzione delle squadre partecipanti
"Ridurre le squadre sarebbe una buona cosa. Magari arrivare a 16, anche se la vedo impossibile. Perciò sarei ugualmente felice se si ritornasse a 18. Il calcio italiano ha dimostrato di non avere la struttura e la consistenza per un campionato a 20, il che implica una stagione lunga, faticosa e stressante portando ai salti mortali se si deve recuperare una partita rinviata per maltempo o altre cause. E non dimentichiamoci di un altro aspetto: a inizio settembre il calendario internazionale prevede partite di qualificazione ad Europei o Mondiali, per cui i ct chiederanno sempre alla Lega almeno uno o due turni di campionato, per avere a disposizione dei giocatori rodati".

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