Germania, sei cambi di panchina da inizio stagione. Werder e Schalke ridono
Sei cambi di panchina in Bundesliga dall'inizio di stagione, uno in più della Serie A dall'inizio della stagione, tutte dovute a inapsettate situazioni di classifica. Classifica alla mano le scelte stanno premiando i presidenti. A goderne maggiormente il Werder Brema: al momento dell'esonero di Robin Dutt a ottobre la squadra si trovava in ultima posizione. Con l'ucraino Viktor Skrypnyk la squadra ha trovato lo sprint: cinque vittorie consecutive tra la 17a e la 21a giornata. Il ko di domenica contro il Wolfsburg ha posto fine a un'imbattibilità di sette giornate, ma intanto la squadra si trova nona a cinque punti dalla zona Europa League.
Benissimo anche la cura Roberto Di Matteo. L'arrivo del tecnico italiano è stato rivitalizzante per lo Schalke. Squadra raccolta dall'11° posto a ottobre e ora quinta e agli ottavi di finale di Champions League.
Poco meglio per l'Amburgo: partiti malissimo e con l'esonero di Slomka, gli anseatici galleggiano a ridosso della zona retrocessione. 14° posto al momento con Zinnbauer.
A un mese dall'aver preso le chiavi dell'Hertha Berlino, Per Dardai ha tirato su la squadra dal penultimo al 14° posto, al pari dell'Amburgo: ci sarà ancora da soffrire, visto il punticino di vantaggio sulla zona rossa. Positivo anche l'impatto di Schmidt, dal 17 febbraio sulla panchina del Mainz: squadra salita dal 14° al 12° posto.
Ultimo era e ultimo è rimasto lo Stoccarda, passando da Veh a Stevens. Cinque punti dalla salvezza sembrano al momento incolmabili.