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Rimet, vivaio florido e connotazione di classe. Il Red Star rivede la Ligue 2

Rimet, vivaio florido e connotazione di classe. Il Red Star rivede la Ligue 2TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 20 maggio 2015, 10:052015
di Tommaso Maschio

Una storia antica e gloriosa, costellata di stelle di prima grandezza del calcio degli albori e di un vivaio florido capace di sfornare giovani di valore andati poi a trovare fortuna e successi altrove. Questo e tanto altro è il Red Star FC, squadra della periferia parigina -precisamente Saint-Ouen - che si riaffaccia nel calcio transalpino che conta con la promozione appena conquistata in Ligue 2, serie da cui mancava da 15 anni. Il Red Star è però un'istituzione del calcio francese, nonostante un recente passato da nobile decaduta. Fondato nel 1897 tra gli altri da Jules Rimet - che in seguito diede vita alla Federcalcio francese, ideò la prima Coppa del Mondo moderna, guidando poi per oltre 30 anni la FIFA (dal 1921 al 1954) - con lo scopo di dare ai giovani provenienti da famiglie povere e classi disagiate della periferia della capitale francese la possibilità di fare sport al pari dei coetanei più ricchi, il Red Star ha segnato gli anni fra le due guerre mondiali collezionando ben 5 Coupe de France (1920-1921, 1921-1922, 1922-1923, 1927-1928, 1941-1942) che ne fanno il quarto club più vincente nella competizione. Diciannove invece le stagioni in Ligue 1 (nata nel 1932) di cui però l'ultima risale ormai a 40 anni fa. Una storia ricca di talenti e nomi famosi che hanno vestito la maglia del club o si sono seduti sulla sua panchina e in taluni casi entrambe le cose: da Guillermo Stabile, allenatore-giocatore sul finire degli anni 30 e poi ct dell'Argentina con cui vinse ben 6 Copa America, al Mago Helenio Herrera che fu calciatore nell'ultimo Red Star vincente, passando per Nestor Combin, ex di Juve, Milan e Torino, e Roger Lemerre, fino a Safet Susic, ct della storica qualificazione ai Mondiali della Bosnia, e Steve Marlet che chiuse la sua carriera proprio al Red Star di cui oggi è apprezzato direttore sportivo.

Nonostante gli anni difficili in terza serie francese il Red Star non ha mai abbandonato la sua componente di classe permettendo a tanti ragazzi nativi delle banlieue o arrivati giovanissimi dall'Africa di muovere i primi passi nel mondo del calcio, mostrare il proprio valore per poi continuare altrove la propria carriera: Alex Song, Moussa Sissoko, Abou Diaby, Sofiane Feghouli, Abdoulaye Méïté, Lassana Diarra, Yoan Gouffran, Raïs M'bohli e Charles Itandje sono alcuni dei prodotti recenti del vivaio del club parigino. Ora i talenti rispondono ai nomi di Naim Sliti, trequartista franco-tunisino classe '92 e autore di 8 reti in stagione, Yannick Tchintcho Nguembou, portiere camerunese classe '94, e Maki Tall, attaccante franco-statunitense classe '95, pronti - quest'ultimi due - a imporsi nelle prossima stagione, dare lustro alla gloriosa squadra parigina e ripercorrere le orme di tanti illustri colleghi.