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Ucraina in guerra, Edmar: "L'esercito mi ha arruolato"

Ucraina in guerra, Edmar: "L'esercito mi ha arruolato"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 23 luglio 2014, 19:532014
di Alessio Calfapietra

Come è noto, la situazione in Ucraina è sull'orlo di una guerra civile. Nemmeno il mondo del calcio, solitamente al di sopra di queste contingenze, viene risparmiato.

Negli ultimi giorni ben cinque giocatori dello Shakhtar Donetsk hanno rifiutato di seguire la squadra al rientro da un'amichevole in Francia. Alex Teixeira, Fred, Dentinho, Facundo Ferreyra e Douglas Costa. La stessa cosa è accaduta al Metalist Kharkiv, dove gli argentini José Sosa, Jonathan Cristaldo e Sebastian Blanco hanno puntato i piedi per non fare ritorno in Ucraina.

Edmar è nato a Porto Alegre, in Brasile, nell'autunno del 1980. La lotta tra lealisti e separatisti non dovrebbe riguardarlo minimamente. Ma gli è stata recapitata una lettera da parte del Ministero della Difesa ucraino dove gli viene chiesto di arruolarsi. Edmar, di solito abituato a sbrigliare azioni avversarie nella propria aria di rigore, è chiamato ad impugnare le armi per difendere il Governo centrale di Kiev.

L'Ucraina è la seconda patria di Edmar. Arrivato nel 2002 per giocare nel Tavrija Simferopol - curiosamente in Crimea - nel 2007 si trasferisce al Metalist Kharkiv e in seguito sposa una donna ucraina ed assume la doppia nazionalità, tanto da aggiungere il cognome Halovskyi al suo originario, De Lacerda.

Edmar è dunque ucraino a tutti gli effetti ed ha già accumulato diverse presenze in nazionale. Ed ora è chiamato a fare la sua parte in questo momento terribile. Ma il giocatore è atterrito di fronte a questa prospettiva: "Ero con il mio club quando mia moglie mi ha chiamato per dirmi che c'era una lettera dove mi veniva richiesto di combattere con l'esercito ucraino. E' stato pazzesco. Mia moglie era disperata, però le ho detto che non c'era alcuna possibilità che mi presentassi".

Edmar ha infatti scelto di fare un altro mestiere nella vita: "Sono un calciatore professionista, non sono mai stato nè voglio essere un soldato. Ho messo tutto in mano al club e penso che la cosa sia stato già risolta. Credo che l'esercito stia convocando tutti i cittadini ucraini, ma nel mio caso c'è stato un errore. Non sapevano che fossi un calciatore professionista, io non ho mai fatto il servizio militare o qualcosa del genere".

Sulla scelta dei suoi tre compagni, Edmar è ovviamente comprensivo: "Nessuno li può giudicare. Hanno pensato alle loro famiglie. Non solo loro, ma tutti gli ucraini sono piuttosto spaventati".

Non sarebbe il primo caso recente di calciatore richiamato nell'esercito. Il terzino iraqeno Ali Adnan ha visto sfumare la possibilità di andare alla Roma esattamente per la chiamata alle armi da parte del suo paese, alle prese con l'avanzata degli islamisti. Storie di guerra, storie di calcio.