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tmw / fantacalcio / Consigli degli esperti
FACCE DA FANTACALCIO, 1^ParteTUTTO mercato WEB
martedì 2 agosto 2016, 10:00Consigli degli esperti
di Redazione Tuttofantacalcio
per Tuttofantacalcio.it
fonte Andrea Frignani

FACCE DA FANTACALCIO, 1^Parte

ECCO UNA MINI GUIDA IN DUE PUNTATE PER RICONOSCERE LE VARIE "FACCE DA FANTACALCIO"!
Abbiamo elencato vari tipi di fantallenatori che possiamo trovarci di fronte nel Fantacalcio giocato con gli amici. Alzi la mano chi non si riconosce in uno di questi profili!

IL NOSTALGICO: il calcio moderno non fa per lui. L’unico spezzatino che conosce è quello che gli cucina la nonna di domenica. Non sa mai quando si gioca e il più delle volte presenta la formazione in ritardo. Per qualsiasi giocatore che chiamate lui ribatte con un giocatore più forte del passato: “Chiamo Bonucci”. “Niente a che vedere con Nesta”. “Chiamo Hamsik”. “Rui Costa faceva più assist.” “Chiamo Dybala”. “Batistuta segnava di più”. Nella sua formazione non manca mai gente come Buffon e Totti.

Celebre la frase: “Mi lasciate Totti a uno? Voi siete pazzi.”

IL GIAMAICANO: è l’ultimo ad arrivare all’asta, in condizioni pietose. Dress code: Ray-Ban, sigaretta in bocca, ciabatte di legno (o in casi più normali un paio di infradito) ai piedi e cassa di birra leggermente ghiacciata sotto il braccio. Passa i primi cinque minuti a scusarsi e tutta l’asta a fumare e a bere come George Best. Poi si spegne come una sigaretta dimenticata nel portacenere. Lo troverete a fine asta accasciato sul tavolo. Nella sua squadra ci sono solo campioni delle 23:00 passate, come Borriello.

Celebre la frase: “Quest’asta è più tosta di un rave.”

IL MILLANTATORE: per informarsi non usa i canali tradizionali, niente siti sportivi o giornali. Le sue informazioni arrivano direttamente dalle sedi delle squadre di serie A. Millanta amicizie con procuratori e calciatori. Conosce vizi e virtù dei giocatori. Se lo vedete storcere il naso su qualche chiamata è perché lui sa cose che voi umani non immaginate nemmeno. Inizialmente il suo modo di fare sicuro incute paura, ma una volta conosciuto ci si rende conto che è solo un gran bugiardo. Sarà il primo ad alzarsi dal tavolo.

Celebre la frase: “Scusate vado via subito, ho una cena a casa di Vacchi con Vieri e Borriello.”

IL DRUIDO: si presenta all’asta con strani fogli e messaggi cifrati che solo lui e la sua “famiglia” sanno interpretare. Il suo sapere fantacalcistico si tramanda di generazione in generazione. Taciturno e solitario, chiama pochissimi nomi; quelli fondamentali perché il disegno divino si compia e le porte dello Stargate si aprano. Se gli fregate un giocatore, vi maledice in gaelico. Per ogni infortunio o sfiga che vi capiterà.. saprete a chi attribuire la colpa.

Celebre la frase: “A gennaio vedremo dove sei”.

IL TACCAGNO: si presenta all’asta con un sacchetto di patatine per dieci persone e la scusa che rispolvera ogni anno: “Non ho fatto in tempo a fare la spesa, ho finito tardi di lavorare”. Tratta i fanta-milioni come fossero reali. Ogni volta che dovrà rilanciare un giocatore vedrete la sofferenza sul suo volto, quasi si stesse giocando lo stipendio. Chiuderà l’asta con un sacco di soldi, perché non si sa mai che a gennaio venga un campione e lui sia senza crediti per comprarlo.

Celebre la frase: “Il quarto va a premi?”

IL TALENT SCOUT: inizia l’asta vantandosi di aver scoperto Donnarumma quando giocava nella primavera del Milan. Quando un povero malcapitato chiamerà Dybala lo sentirete urlare da fondo tavolo: “Io l’ho preso al Palermo a 5 milioni e mi avete riso in faccia. Ora lo pagate più di 100 fantamilioni. Non capite proprio un ca…. di calcio.” Il suo unico obiettivo è comprare giocatori sconosciuti solo per vantarsi di averli avuti prima di tutti. Se la stagione dovesse andar male, avrà sempre la scusa pronta: “Sono acerbi, ma l’anno prossimo sentirete parlare di loro”. Passano gli anni e non vince mai nulla.

Celebre la frase: “Se ci fossero i contratti quinquennali, in questa lega, non ce ne sarebbe per nessuno.”

L’ESTEROFILO: non gli interessa alcun giocatore se non può vantare un nome impronunciabile e/o provenienza extraeuropea. I campioni per lui vengono da “fuori” (e di questi tempi come dargli torto). Compra un giocatore italiano solo se è la riserva del suo campione esotico. Pronuncia perfettamente anche i nomi più complicati. Il Mr. Sloan del Fantacalcio.

Celebre la frase: “Chi ti ha insegnato l’inglese, Trapattoni?”

IL TIFOSO: compra solo i giocatori della sua squadra del cuore. Il resto è solo una cornice per il suo quadro a tinte unite. La sua fede è pura e cieca come quella di Paolo Brosio. Può darsi che durante l’asta gli capiti di avere qualche percezione extrasensoriale. Dopo essersi ripreso, vi racconterà di aver parlato con Moggi. Tendenzialmente è Juventino.

Celebre la frase: “Io faccio il Fantacalcio con il cuore. Non con il culo, come qualcun altro.”

IL NEOFITA: all’asta lo si riconosce subito, perché è l’unico con il Magic Libro della Gazzetta dello Sport, la Fantaguida di tuttofantacalcio scaricata in pdf e stralci di giornali sportivi con le probabili formazioni. Si porta dietro il listone gazza con tutti i nomi evidenziati in colori diversi, secondo il suo personale indice di gradimento. Gli altri fanta-allenatori lo fissano come lupi famelici che aspettano di azzannare la pecorella che ha lasciato il gregge. Se alla fine dell’anno avrà osato scavalcare qualche veterano della vostra lega, significa che il prossimo anno non lo vedrete più.

Celebre la frase: “Posso comprare chi voglio?”

IL TECNOLOGICO: due cellulari, un portatile e un tablet sono le sue armi per affrontare l’asta. Controlla in tempo reale tutte le testate giornalistiche italiane e le principali straniere, ed è in grado di dare qualsiasi tipo d’informazione su qualunque giocatore. La sua paura più grande è ritrovarsi senza wi-fi; cerca il segnale come un rabdomante cerca l’acqua nel deserto.

Celebre la frase: “C’è qualche vicino di casa con il wi-fi non protetto?”