Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / fiorentina / News
HAGI JR, Umiliato dallo staff della RomaniaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 1 aprile 2015, 18:26News
di Redazione FV
per Firenzeviola.it
fonte gianlucadimarzio.com

HAGI JR, Umiliato dallo staff della Romania

La vita non è tutta rose e fiori per Ianis Hagi. Anche se è vicino a firmare per la Fiorentina, il  figlio di Gheorghe Hagi è stato offeso da Zoltan Kovacs, coordinatore della squadra nazionale juniores, durante il periodo di preparazione in Olanda al Torneo Elite. Gheorghe Hagi ha così scritto una lettera aperta all'allenatore della Nazionale, Anghel Iordanescu: "Caro Anghel Iordanescu, mi sono permesso di scrivere questa lettera in qualità di ex giocatore, ex capitano della Nazionale romena e, non da ultimo, padre del giocatore Ianis Hagi. […] Tu sai o voi siete stati informati di ciò che è successo nella squadra Under 17, in cui tre giocatori - Florin Coman, Carlo Casap e Ianis Hagi - (che erano stati preparati per sette mesi nella squadra maggiore della Hagi Academy, allenata proprio da Hagi) sono stati offesi e umiliati da Zoltan Kovacs, coordinatore di tutte le squadre nazionali giovanili, durante la riunione tecnica, in campo durante l’allenamento in Olanda e anche nel Torneo Elite. Il signor Kovacs ha detto loro che, anche se si allenano con la prima squadra di una formazione della Ligue 1 (il Viitorul FC) o giocano in Ligue 1 (riporta direttamente lo stesso Ianis Hagi), “Voi non siete niente, voi siete zero”.

Come si sono sentiti, signor Anghel Iordanescu, questi sedicenni osservati dai loro compagni e dai loro preparatori mentre venivano offesi ed umiliati? Come crede che si siano sentiti, signor Anghel Iordanescu, gli altri giocatori della Nazionale Under 17 e come potranno loro fidarsi delle loro guide che hanno formato ragazzi considerati zero? Dopo un confronto con mio figlio, sono d’accordo con lui per quanto riguarda la scelta di prendersi tempo per riflettere su tutto ciò che è accaduto negli ultimi due mesi nella squadra Under 17 e di prendere, in seguito, una decisione”.