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C'ERAVAMO TANTO... ILLUSI
giovedì 30 luglio 2015, 00:00Notizie di FV
di Sonia Anichini
per Firenzeviola.it

C'ERAVAMO TANTO... ILLUSI

Sicuramente oggi c’è meno entusiasmo di due anni fa ma siamo ancora in luglio e vogliamo tutti, anche in questo caso, salutare Mario Gomez. Nel 2013 in ventimila affollarono il Franchi per dargli il benvenuto, adesso siamo ai titoli di coda, ai saluti di commiato. Quanti sogni abbiamo fatto intorno a questo bel ragazzone tedesco! Ci aspettavamo gol a grappoli, vittorie importanti e traguardi ambiziosi ma, in tutto quello che la Fiorentina ha raggiunto, c’è poco del suo contributo (se vogliamo essere generosi, possiamo considerare le doppiette contro Atalanta e Roma che ci hanno consentito i passaggi dei turni in Coppa Italia di quest’anno). Scarso bottino, caro Mario, che di Super hai avuto veramente poco! Gli infortuni lo hanno certamente condizionato, ma un calciatore del suo calibro pensavamo che avesse molto più carattere, molta più grinta per affrontare tutte le avversità che gli si sono parate davanti.
Purtroppo svanì, ancora prima di nascere, la possibilità di vedere lo splendido trio Gomez-Rossi-Cuadrado che faceva brillare (sulla carta) gli occhi e i cuori di tutti i tifosi viola e quello resterà un grande rammarico.
Ci sono molte correnti di pensiero sulla sua storia in viola inclusa quella, ribadita anche da Trapattoni, secondo la quale un gioco diverso avrebbe permesso al tedesco di fare più gol. Io non m’iscrivo a questo partito, perché ho negli occhi troppi errori banali che lui ha fatto, troppi scivoloni imbarazzanti, troppi ritardi inquietanti e scaricare la colpa sui compagni o sull’allenatore mi pare troppo semplicistico, oltre che una mancanza di rispetto per la sua rinomata carriera, tirata spesso in ballo a garanzia del suo saper fare gol. Purtroppo a Firenze non è andata bene e il curriculum altisonante non ha aiutato a mettere la palla in rete per la Fiorentina.
Questo suo connotato di campione, e le difficoltà patite, ha visto d’altra parte una dose di pazienza da parte del popolo fiorentino senza precedenti. Un qualsiasi altro attaccante avesse mostrato le carenze di Gomez, sarebbe stato fischiato e tartassato molto prima.
Resta un’avventura non vissuta, ma un affettuoso ricordo di un uomo per bene, impegnato nel sociale (vedi Ospedale Meyer), amante della nostra città e disponibile con la gente ma per la Fiorentina avevamo bisogno di altro.
Gli auguriamo pertanto di avere maggiore fortuna in terra turca, ma la auguriamo anche alla Viola nella ricerca di un  valido sostituto. 
Non possiamo nemmeno finire con il famoso “c’eravamo tanto amati” perché, calcisticamente parlando, viene più spontaneo il perfido “c’eravamo tanto…illusi”.

La Signora in viola