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LA FIORENTINA "OPERAIA"... VA IN PARADISO
domenica 8 aprile 2012, 02:25ZIBALDONE
di Stefano Borgi
per Firenzeviola.it

LA FIORENTINA "OPERAIA"... VA IN PARADISO

Diego, sempre Diego, fortissimamente Diego. Chapeau al carisma, all'interventismo del "Patron" ma...nemmeno fosse sceso in campo, nemmeno avesse segnato una doppietta. Quindi Andrea, protagonista in settimana davanti a microfoni e tifosi, idolatrato per la sua "chiarezza" (e non tempesta) d'idee. Anche lui, dalle stalle alle stelle in pochi giorni. E poi Jovetic che fa 13 (non alla schedina, bensì in classifica marcatori), Amauri che dopo un anno si sblocca e risorge (con quella faccia a Gesù Cristo, di questi tempi non poteva esimersi...) Delio Rossi che respinge le vedove di Mihajlovic e si prende la sua rivincita. Tutti grandi nomi, tutte prime firme, soubrette e soubrettine degne della miglior Wanda Osiris che fanno bella mostra di se sulla scalinata del successo. Noi, invece, preferiamo parlare della manovalanza, celebrare i portatori d'acqua, gli operai (in qualche caso specializzati) che hanno lanciato in Paradiso una Fiorentina (appunto)... operaia. Una vera e propria "classe" (con riferimento al celeberrimo film del 1971) che, Delio Rossi dixit, per salvarsi avrebbe dovuto calarsi nella parte, giocando da provinciale. Aggiungendo, poi, che la Fiorentina doveva dimenticarsi di essere una squadra da Champions League (perchè qualcuno si credeva tale?) Detto fatto, la Fiorentina "dopata" dalla cura Diego Della Valle si è immersa nella parte con tutte le scarpe, e ne è uscita rigenerata, rinfrancata, con tre punti in più in classifica. E allora noi vogliamo trattare di De Silvestri, di Pasqual, di Natali, di Nastasic, di Behrami... dimenticando i piedi fini, i presunti profeti del calcio, ma accendendo i fari (o meglio le "Luci a San Siro") su chi, spesso, si trova in ultima pagina... dopo gli spettacoli.

Lo "ius primae noctis" è per "Lollo" De Silvestri (voto 7,5). Contro il Milan è sembrato un incrocio tra Dani Alves e Cafù, tra Maicon e Sergio Ramos, più semplicemente ci ha ricordato Christian Maggio (quello del Napoli, non quello della Fiorentina) per vigoria e forza fisica. Ok il modulo 3-5-2 lo ha favorito, quella fascia tutta libera da poter coltivare lo ha allettato, ma vivaddio quante altre volte avrebbe potuto fare lo stesso e non lo ha fatto? Una partita non fa primavera, per questo aspettiamo la riprova... Proseguiamo con Natali e Pasqual (voto 7+ per entrambi). Li mettiamo insieme perchè di concerto avevano confezionato la disfatta con il Chievo di sette giorni fa. La lezione è servita: tanta attenzione, rigore tattico e qualche pallone spedito rozzamente (ma efficacemente) in tribuna. Era così difficile pensarci prima? Nastasic (voto 7) è il primo degli operai specializzati. Il giovanissimo serbo è lo Jovetic della difesa, tanta è la classe, la sicurezza, il mestiere ostentati a soli 19 anni. Per lui stimmate da fuoriclasse. E chiudiamo col secondo degli operai specializzati, lo definiremmo quasi un capo cantiere... Valon Behrami (voto 7,5). Inizio così e così, qualche pallone perso di troppo fino al crescendo rossiniano. Da ieri sappiamo (complice un fuori onda galeotto) che i commentatori Sky lo chiamano "lucertola" (ascoltare per credere). Ebbene, lo svizzero non fa una piega, tiene fede al nomignolo e nella ripresa sgattaiola tra le gambe degli avversari recuperando ed allontanando palloni anche da terra, arginando quasi da solo il centrocampo rossonero. Ci ha commosso il suo commento a margine dell'incontro con Diego Della Valle: "Ancora non lo conoscevo (mancanza imperdonabile... aggiungiamo noi ndr.), ci ha parlato per 25 minuti ed è stato bellissimo". Praticamente Valon ha visto la Madonna, come Giovanna D'Arco ha avuto le visioni, allo stesso tempo Behrami si è dimostrato un duro dal cuore tenero. Purtroppo un gradino sotto (anche due) Kharjà e Lazzari. Non inferiamo, non è la giornata adatta, passiamo oltre. Ultima considerazione: all'appello mancavano Riccardo Montolivo (nazionale sicuro), Mattia Cassani (nazionale potenziale), Juan Manuel Vargas (nazionale peruviano, stella riconosciuta altrimenti detto: "Top Player"). Tre fra i giocatori più quotati, tra i più reclamizzati, tra i meno operai. Sarà un caso che senza di loro la Fiorentina ha sbancato San Siro?