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PRESENTE DA SBADIGLI, FUTURO CON UN GRANDE PUNTO INTERROGATIVO. SOUSA, LA STORIA SEMBRA GIÀ VISTA E PER IL DOMANI C'È UN NOME IN POLETUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
domenica 1 maggio 2016, 00:01L'opinione
di Marco Conterio
per Firenzeviola.it

PRESENTE DA SBADIGLI, FUTURO CON UN GRANDE PUNTO INTERROGATIVO. SOUSA, LA STORIA SEMBRA GIÀ VISTA E PER IL DOMANI C'È UN NOME IN POLE

Nato a Firenze il 05/05/1985, è caporedattore di Tuttomercatoweb.com. Già firma de Il Messaggero e de La Nazione, è stato conduttore per Radio Sportiva e Lady Radio.

Che bella, Chievo Verona-Fiorentina. Con tutti quei tifosi, quel calore sugli spalti. Quel trasporto e poi che vigilia. Ieri notte ho faticato a prender sonno. "Ma Alonso gioca o gioca Pasqual?". Ah, povera la Capolista d'un tempo. Finita ad essere antipasto per una notte bianca sotto l'acqua. Ombrelli tanti, tristezza altrettanta ma mica per le serate fiorentine fuori con gli amici. No, lì ti diverti pure se hai il braccino, se sei in periodo di autofinanziamento con il tabacco (leggi anche 'scusa, hai mica una sigaretta?'), e se preferisci l'happy hour al cocktail che per essere ganzo e alla moda te lo servono ora nei barattoli che la nonna usava per la pomarola.

Divago e tergiverso, ma Chievo Verona-Fiorentina mi ha messo lo stesso brio (non Sergio) della busta arancione dell'INPS arrivata a casa da pochi giorni. Che poi, magari, per quando noi giovani o presunti tali andremo in pensione, la bacheca dei Della Valle un trofeino ce lo potrà anche avere no? Magari, così, di sfuggita, anche se cade dal pullman di qualcun altro va bene lo stesso. Scherzi a parte. Di presente c'è ben poco da discorrere. Il calcio giocato, quel che resta e rimane, è compendio e corredo di quel che sarà. Paradossi del calcio moderno: si pensa al futuro, se a Verona viene una serata più triste di una ballata di Johnny Cash chissenefrega.

Guardiamo al futuro, allora. Sì, ma con chi? Qualche beninformato ci sussurra che, con la permanenza della dirigenza ora molto più vicina e stabile (ma con la proprietà, non v'è mai certezza), il nome di Roberto Stellone sia da prendere in considerazione più come primo che come alternativo agli altri. Walter Mazzarri, che per esperienza, stile e taglio sarebbe giusto e perfetto per questa proprietà e pure per gli obiettivi del club viste le capacità tattiche e conoscenze tecniche, da non scartare. A ruota: Marco Giampaolo, segue Stefano Pioli, chiude il quintetto Rolando Maran. Che la scorsa estate era la primissima alternativa a Paulo Sousa, che adesso è forse meno primissima ma sempre alternativa molto, molto calda.

Insomma, chi vivrà vedrà. Non scaldano il cuore oggi ma potranno farlo magari un domani. Intanto c'è pure da discorrere di Paulo Sousa. Che, ci perdoneranno quelli che arrossiscono facilmente, è diventato maestro di supercazzole. Ma che significano le dichiarazioni degli ultimi tempi? Sono franco, non le ho capite. Limite di chi scrive, ma un tempo c'erano due parole tanto belle quanto semplici per dire le cose. "Resta?" "Sì". "No". Questo balletto non fa bene a nessuno, alla sua immagine compresa e chi l'ha vissuto in Svizzera potrà confermare. Anche al Basilea, la storia fu questa e pure in alcune delle precedenti avventure. Insomma, se il passato qualcosa insegna, la sensazione è che non resterà a Firenze, ma giustappunto nel calcio tutto può succedere e chi vivrà vedrà. Sempre che il cuore resista a gare dalle forti emozioni come Chievo Verona-Fiorentina, s'intende...