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tmw / fiorentina / Notizie di FV
IL PRIMO MONTE DA SCALARETUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
lunedì 30 maggio 2016, 21:30Notizie di FV
di Giulio Incagli
per Firenzeviola.it

IL PRIMO MONTE DA SCALARE

“Havemus Papa” (annunciò soddisfatto Pantaleo Corvino il giorno della presentazione di Papa-Waigo), bentornato Direttore. Non semplicemente sportivo, ma come anticipato da Firenzeviola.it (LEGGI QUI), direttore generale dell’area tecnica. Pantaleo Corvino è rientrato a Firenze dalla porta principale, come era normale e scontato che fosse. Solo così avrebbe accettato una sfida sì suggestiva e affascinate, ma allo stesso tempo anche molto rischiosa. Sabato a Milano è arrivata la firma sul contratto, mentre oggi pomeriggio la Fiorentina ha comunicato l’ufficialità dell’accordo biennale facendo comunque intendere che le novità non sono finite e che il ds di Vernole sarà affiancato nel suo lavoro. Assetto societario rivoluzionato, snellito ma, per essere chiari, non ridotto all’osso come pronosticato. L’uomo solo al comando di un comparto tecnico però molto nutrito ed eterogeneo.

Nei prossimi giorni (mercoledì?) Corvino sarà presentato alla stampa e probabilmente sfrutterà l’occasione anche per incontrare a quattr’occhi Paulo Sousa. Il budget a disposizione, gli obiettivi di mercato, gli incedibili e i sacrificabili, le grane Tello, Rossi e Gomez. Insomma, il piatto sarà ricco e non mancheranno i temi di discussioni.

“Non parlate sempre di questo monte ingaggi…”, si raccomandava Pantaleo Corvino nella sua prima avventura a Firenze. Il re delle plusvalenze, come amano chiamarlo in molti, ma se analizziamo proprio quel monte ingaggi tanto “odiato” dal ds viola, vediamo come nella sua gestione sia sempre riuscito a tenerlo dentro cifre ben lontane da quelle attuali. Nei primi sette anni di Corvino con la Fiorentina, il monte ingaggi ha toccato il picco massimo di 43 mln di euro nell’era d’oro di Prandelli e quello minimo di 28 mln nell’ultimo anno con i viola ad un passo dalla Serie B e i rubinetti dei Della Valle otturati. Giusto precisare, negli ultimi anni il calcio è cambiato: l’avvento degli sceicchi, le operazioni in stile David Luiz o Mangala in Europa, i 25 mln del Milan per Romagnoli e i 20 per Bertolacci. Insomma per star dietro alla giostra, i costi inevitabilmente aumentano. Tutto vero. Ma il dato dell’attuale monte ingaggi (78,8 mln + 3,3 mln rispetto alla scorsa stagione) deve necessariamente suggerire una riflessione. Dietro al ritorno di Panteleo Corvino c’è sicuramente anche questo. La proprietà ha la necessità di rientrare nelle limitazioni imposte dal fair play finanziario e dovrà per forza di cose chiudere il prossimo bilancio in attivo.

Chi i sacrificabili, chi gli incedibili. Penna, taccuino, occhiali da vista. Croce rossa o cerchietto blu. Chi resta e chi va. Si sederanno a tavolino Corvino e Sousa per decidere le linee guida. Alleggerire il monte ingaggi, anche se la proprietà non dovesse dirlo, pare evidente sia uno dei motivi per i quali il ds di Vernole è stato richiamato. Liberarsi fin da subito degli ingaggi di Gomez e Rossi sarebbe sicuramente un ottimo modo per partire e poi al vaglio le posizioni di Vecino (fresco di rinnovo e adeguamento), Ilicic, Babacar, ma anche Alonso e Kalinic. "E agli altri che gli diamo? Il foraggio?".