Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / fiorentina / L'opinione
VINCERE L’EUROPA LEAGUE DEVE ESSERE UN OBIETTIVO. SOUSA, NIENTE SCHERZI: STASERA TRE PUNTI. LA LEZIONE DELL’ANNO SCORSO. È LA NOTTE DI BABACAR. ZARATE? MACCHÉ, È L’ORA DI LANCIARE CHIESATUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 29 settembre 2016, 00:00L'opinione
di Enzo Bucchioni
per Firenzeviola.it

VINCERE L’EUROPA LEAGUE DEVE ESSERE UN OBIETTIVO. SOUSA, NIENTE SCHERZI: STASERA TRE PUNTI. LA LEZIONE DELL’ANNO SCORSO. È LA NOTTE DI BABACAR. ZARATE? MACCHÉ, È L’ORA DI LANCIARE CHIESA

Le cose più negative dell’anno scorso furono le coppe. Subito fuori dalla coppa Italia, eliminati dall’Europa League dopo il gironcino. Quello che era un punto di forza di Montella, incredibilmente con Sousa diventò una debolezza. Spero che l’allenatore abbia capito gli errori (turn over anche di otto giocatori) e non li ripeta più. Certe partite come quella di stasera vanno affrontate con la stessa determinazione del campionato, anzi questo gruppo dovrebbe essere consapevole che l’Europa League può dare un grande senso all’intera stagione e la coppa Italia (con un po’ di fortuna) può perfino diventare qualcosa da sognare e puntare.

Intanto però il girone di Europa League va vinto tassativamente per evitare di incontrare un altro Tottenham. Dopo il pareggio di Salonicco con una prestazione un po’ triste (un terzino all’ala), stasera mi aspetto una Fiorentina diversa. Molto diversa. L’avversario non ha storia e forze neppure chances, ma squadre del genere possono diventare schegge impazzite.

Sousa ha visto la Fiorentina crescere. Anche noi. Una piccola crescita per la verità, il gioco di squadra e da squadra con movimenti, velocità e idee tattiche, con il Milan è durato solo una quarantina di minuti. Spero che si arrivi presto ai 90 o giù di lì e questo sia comunque l’inizio di una ritrovata condizione fisica e mentale che faccia finalmente capire dove può e dove vuole arrivare questa squadra ancora in maschera.

La difesa prende poche reti (come la Juve) ed è diventata il reparto migliore (!). Non voglio analizzare il perchè, non è certo solo merito dei difensori, ma dell’atteggiamento della squadra che si scopre poco, sta bassa, ha un centrocampista di contenimento (Sanchez) che prima non aveva. Il problema è il gol. L’analisi di Sousa è perfetta: mancano gli inserimenti dei centrocampisti, gli esterni devono andare di più al cross e la manovra deve essere più veloce. Così recita anche il manuale dell’allenatore distribuito a Coverciano.

Cosa fare per applicarlo alla Fiorentina?

Con il migliorare della condizione atletica (serve la velocità) è chiaro che tutto andrà meglio. Vecino è un centrocampista che attacca gli spazi e va al tiro. Servirà molto. A sinistra Milic fa bene il compitino, ma forse non ha un piede che dipinge cross e in genere perde un tempo di gioco. A destra il preferito è Tello che in sei partite (è sempre entrato) ha regalato solo un assist. Se cresce Tello crescerà tutta la Fiorentina, forse anche per questo (al di là della clausola) Sousa insiste e insiste. Un giorno o l’altro esploderà? Speriamo

Questa sera non giocherà Kalinic, la forza di Babacar di sicuro servirà a squassare la difesa avversaria, ma il discorso del gol deve prescindere da Babacar o Kalinic, è un problema di squadra. C’è troppa gente che messa dietro la punta ragiona e si muove con tempi sbagliati (penso a Ilicic e Borja). Ilicic fa rientri troppo profondi, dovrebbe stare attorno all’area. Borja a volte è il più vicino all’attaccante e non è il suo mestiere. In quella zona servirebbe una scossa, c’è bisogno di qualcuno che dietro la punta o sull’esterno, faccia saltare la statica, ossessiva ricerca degli schemi e dei movimenti.

Un giocatore così nella Fiorentina c’è e si chiama Federico Chiesa. Sousa ha avuto il coraggio (o forse era una provocazione non mi interessa) di metterlo in campo il primo giorno contro la Juve. Non era la partita per lui ma ha fatto bene. L’abbiamo rivisto benissimo nel finale con l’Udinese.

Questo ragazzo ha dribbling, velocità, intelligenza e coraggio: deve giocare. E’ vero che compirà 19 anni il mese prossimo, ma se guardate molte squadre europee, anche importanti, quando hanno i giovani bravi li fanno giocare.

Chiesa può portare la spavalderia e la voglia di stupire in una squadra che mi sembra un po’ adagiata. Un po’ pantofolaia. Di sicuro con poca voglia di rischiare qualcosa, singolarmente e collettivamente.        

Per il resto il turn over sarà finalmente razionale e funzionale. Niente Gonzalo e Astori (speriamo domenica col Toro), niente Kalinic lo abbiamo detto, ma riposerà anche Badelj. Dietro la punta spero giochi Chiesa, appunto, magari con Bernardeschi. Sento che in molti sponsorizzano Zarate, sinceramente mi sembra un giocatore talmente anarchico che fatico oggi, come faticavo l’anno scorso, a vederlo nella squadra iniziale. Può entrare per buttare all’aria gli schemi e la partita, con il dribbling e la velocità può far comodo, ma in questo momento di costruzione della squadra mi sembra un colpo sparato a caso. Poi magari gioca e fa tre gol (speriamo) ma questo è un altro discorso. Tornando a stasera, solo dopo aver messo al sicuro il risultato saranno graditi gli esperimenti. Altrimenti anche no.