Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / fiorentina / L'opinione
CORVINO-DI FRANCESCO, INCONTRO RAVVICINATO. ECCO LE STRATEGIE DELLA FIORENTINA CHE SARANNO DECISE ENTRO NATALE. POCHE SPESE A GENNAIO, INVESTIMENTI A GIUGNO. ANTOGNONI BATTEZZA BERNA SUO EREDE. ADV, BASTA CON GLI ARBITRITUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 6 dicembre 2016, 00:01L'opinione
di Enzo Bucchioni
per Firenzeviola.it

CORVINO-DI FRANCESCO, INCONTRO RAVVICINATO. ECCO LE STRATEGIE DELLA FIORENTINA CHE SARANNO DECISE ENTRO NATALE. POCHE SPESE A GENNAIO, INVESTIMENTI A GIUGNO. ANTOGNONI BATTEZZA BERNA SUO EREDE. ADV, BASTA CON GLI ARBITRI

Ieri sera si sono incontrati Corvino e Di Francesco, ma prima di raccontarvi un po’ di cose, permettetemi di ritornare a volo d’uccello (con rispetto parlando) sulla vittoria con il Palermo. Spero solo serva alla squadra per ritrovare consapevolezza nei suoi mezzi e sia una ulteriore spinta anche emotiva. Per il resto niente di nuovo, il solito calcio cervellotico di Sousa che è riuscito a mettere in campo una squadra straordinariamente squilibrata in avanti, senza neppure Badelj, l’unico centrocampista in grado di dare i tempi di gioco e interrompere le linee di passaggio. Così anche il Palermo (reduce da 7 sconfitte consecutive) ha preso in mano il centrocampo e ha giocato onorevolmente. Kalinic-Babacar non funzionano e si sapeva. Tello è da panchina, ma sapevamo anche questo. Per fortuna la squadra ha carattere (questo sì) e un gol a tempo scaduto fa sempre godere. Insomma, se mi chiedete che Fiorentina è non lo so. Le qualità tecniche ci sono, i giocatori mi sembrano prigionieri di un gioco molto studiato che li condiziona, ma l’allenatore è un complicatore di affari semplici.

Ma che bella sarebbe una squadra con Tatarusanu, Salcedo, Gonzalo, Astori e uno che volete voi in difesa, tanto a sinistra sono tutti scarsi. Vecino, Badelj e Borja a centrocampo. Kalinic o Babacar centroavanti con Bernardeschi a sinistra e Ilicic a destra, una squadra capace di giocare in modo più semplice ed istintivo, fermo restando un copione di gioco. Una squadra che, però, rimarrà nel libro dei sogni. Avanti con le finte ali, i finti terzini, i finti centrocampisti, i finti centroavanti: c’è da confondersi.

Ma in fondo al tunnel resta sempre accesa la speranza che un giorno tutti imparino il compito a memoria e come un robottino dopo il cambio di pile, la Fiorentina ricominci a giocare come nell’autunno di un anno fa. Magari. La classifica, fra l’altro, resta molto corta e c’è una gara da recuperare.

In attesa, da registrare solo l’ennesima di Adv a fine partita che invece dovrebbe fare come i grandi dirigenti: andare via dieci minuti prima della fine per evitare di parlare con l’adrenalina in corpo. Ho scritto grande dirigente e forse qui sta il problema. Però, se Adv permette, mi avventuro in un altro consiglio non richiesto: basta sparare sugli arbitri. Lo dico nell’interesse della Fiorentina, non per proteggere gli uomini di Nicchi (me ne guardo bene), ma soltanto perché so e Adv dovrebbe saperlo, che la categoria è permalosa. E anche per altre ragioni.

La prima: hai vinto, quindi stai zitto. E’ andata comunque bene

La seconda: Giacomelli ha arbitrato malissimo, ma non contro la Fiorentina e questo Adv doveva farselo spiegare. Se un arbitro avesse voluto male ai viola avrebbe dato un rigore nettissimo dopo tre minuti con cartellino rosso per Tomovic. Facile immaginare cosa sarebbe successo.

La terza: se un arbitro ti vuole male, mentre vola in aria la palla di Zarate a pochi secondi dalla fine, fischia un fallo di confusione visto che in area del Palermo erano caduti un paio di giocatori e Babacar non segna il gol vittoria.

La quarta: fino a due turni fa gli arbitraggi erano stati ottimi e in alcuni casi favorevoli ai viola

La quinta: attaccando gli arbitri si danno alibi a una squadra che fatica a battere perfino il Palermo ultimo in classifica. Il problema è questo. E solo questo.

Che fare allora?

In società si stanno interrogando per capire la strada da seguire e soprattutto aspettano le prossime (difficili) sfide da qui a Natale. Per ora la strategia voluta da Corvino è quella che avete visto. Tutti uniti, cerchiamo di proteggere l’allenatore e la squadra per cercare di tirare fuori il meglio da tutti e vedere di recuperare posizioni per centrare l’obiettivo Europa League. Dopo la gara con il Napoli del 22 dicembre si deciderà cosa fare.

Le strade, come sempre, sono due.

IPOTESI UNO Se la situazione torna accettabile, la classifica in linea di galleggiamento e la squadra ricomincia a fare risultati con continuità, si cercherà di andare avanti così fino alla fine. A maggio, poi, via l’allenatore, idee e giocatori nuovi. Inutile spendere nel mercato di gennaio dove i prezzi sono alti e i giocatori scarsi, meglio investire nella rifondazione di giugno. Al massimo si potrà cercare di piazzare Zarate e prendere un altro attaccante e valutare la posizione di Babacar che vuol giocare di più. A gennaio è difficile migliorare questa squadra, almeno a centrocampo e in attacco. Al massimo ci sarebbe da cercare un difensore esterno.

IPOTESI DUE La situazione non migliora, la squadra non si scuote, difficile reinserirsi in zona Europa League? A questo punto il ricorso al mercato sarà inevitabile. Adv ha tanto entusiasmo, ma di budget non si è ancora parlato. Stretto fra Ddv e Cognigni, non deve avere vita facile, ma Corvino qualche soluzione ce l’ha di sicuro.

Una cosa comunque è certa. Al posto di Sousa si punterà su un allenatore italiano capace di far giocare e rendere al meglio tutti i giocatori in rosa, di valorizzare i giovani, con la pretesa di giocare un buon calcio senza la maniacalità degli schemi.

L’identikit, come già detto, porta a Di Francesco che la Fiorentina segue da anni e (fra l’altro) incontrerà lunedì alle 19 nel posticipo. Di Francesco ha un contratto con il Sassuolo, ma visto che Squinzi è dirigente capace e psicologo, credo abbia capito che questo ciclo lunghissimo e bellissimo, sta mostrando un po’ di usura.

Comunque, tanto per mettersi avanti, ieri sera Corvino e Di Francesco si sono trovati faccia a faccia in uno dei tanti premi pre-natalizi. Convenevoli e belle parole, ma anche un colloquio. Tutto nella norma in certe situazioni, ma chi conosce il calcio sa che queste sono le sedi giuste per iniziare i corteggiamenti. Comunque una cosa è certa, quando Corvino e la Fiorentina avranno deciso cosa fare, l’allenatore andrà individuato e contattato per avere il suo ok e avviare la , al massimo nel mese di marzo. Su questo a Corvino non si può davvero consigliare nulla. Molto, naturalmente, dipenderà anche dalle idee e dal budget dei Della Valle. Come sostenuto da sempre, focale è lo stadio: se arriverà l’ok alla costruzione, la borsa di Ddv si allargherà. Vedremo.

Intanto la parola d’ordine è , , . Bene sta andando davvero Bernardeschi. La cura Corvino su di lui ha fatto effetto, nel look e nelle parole è tornato un bravo ragazzo in carriera. Ieri sera ha parlato a lungo con Antognoni che lo vede bene come bandiera della Fiorentina 2.0

Resterà? Non resterà? Oggi non è questo il problema, l’unico obiettivo è quello di farlo crescere ancora e di costruirgli attorno una squadra giovane e brillante come lui, che giochi un bel calcio con obiettivi concreti. Poi con le montagne di soldi che girano nel calcio d’oggi, nessuno può disegnare il futuro con certezza.