L'INCERTEZZA CORRE A SINISTRA

Sin dall'addio last-minute di Marcos Alonso nell'ultima sessione estiva di trasferimenti, si era posto il problema della delicata sostituzione dell'esterno spagnolo a tutto campo all'interno dello scacchiere di Paulo Sousa. Il direttore generale Corvino si è tutelato, a livello numerico, durante tutto l'arco del calciomercato, andando a prelevare l'esperto tornante croato Hrvoje Milic dall'Hajduk Spalato e la giovane promessa del calcio uruguayano Maxi Olivera dal Peñarol. Ma, arrivati al quarto mese dall'inizio ufficiale della stagione sportiva 2016/17, sembra mancare qualcosa alla ricetta messa a punto dallo chef di Vernole e dall'allenatore portoghese, qualcosa che può aver fatto rimpiangere, almeno ad una fetta di tifoseria, l'esuberanza fisica e il gioco di personalità e possesso totale che permetteva Marcos Alonso, nel frattempo volato a suon di milioni verso Londra, dove si sta togliendo anche diverse soddisfazioni. Ma questa è un'altra storia.

In realtà quelle che erano le caratteristiche preponderanti dell'interpretazione del ruolo effettuata da Alonso, paiono in qualche modo 'distribuite', anche piuttosto equamente, su ambedue i nuovi proprietari della corsia mancina. Il che, però, più che una qualche forma di sollievo, regala una sensazione latente di incompiutezza e, senza voler esagerare, di incertezza. Caratteristiche suddivise equamente, dicevamo, ed entriamo nel merito: Milic, per ora il titolare designato tra i due e assegnatario di un minutaggio maggiore, ha una maggiore costanza nell'attenzione ed applicazione difensiva, difettando però nella fase creativa, e, soprattutto, nella precisione delle giocate offensive, come i traversoni da fondo campo. Al contrario, Olivera pare in grado di causare maggiori danni alle retroguardie avversarie, quando guadagna il fondo, e dotato di un piede maggiormente sensibile, sembrando però ancora piuttosto acerbo e deficitario nelle letture difensive, e nei ripiegamenti in supporto alla linea. Un po' e un po', insomma, ma la sensazione dominante è che manchi qualcosa. Se non altro la completezza, dote che Sousa richiede con fermezza ai suoi tornanti laterali.