DI FRANCESCO LA PISTA MENO COMPLICATA MA IL SASSUOLO PRETENDE LA CLAUSOLA. SPALLETTI IL SOGNO E LA PROPRIETA' NON HA INTENZIONE DI MOLLARLO. SOUSA E IL FUTURO SCRITTO: CHE ALMENO CI SIA SINCERITA'

Sussurri di serata da Sassuolo. La società neroverde non ha gradito l'incontro, beccato su queste colonne, di Eusebio Di Francesco con la Fiorentina. Il club di Squinzi, progetto solido e stabile, non vuole sentirsi ruota di scorta nè ultima spiaggia di nessuno. Comprensibile. Per queso il club ha chiesto lumi all'allenatore salvo chiarire che il futuro è nelle sue mani ma pretendendo il pagamento della clausola da tre milioni di euro. Che, sussurri da Firenze, la Fiorentina non avrebbe intenzione di pagare al Sassuolo. Sicché i negoziati vanno avanti: Di Francesco, nel lotto dei candidati, è nonostante tutto l'ipotesi sempre meno complicata.

Il sogno della proprietà resta Luciano Spalletti. Quello economico è uno scoglio superabile, spalmando l'ingaggio su cinque anni ma la questione per il tecnico della Roma, la cui avventura nella Capitale sembra volgere al desio, è di progetto. Spalletti è stuzzicato dall'ipotesi di rilanciare la Fiorentina, sua squadra del cuore, ma c'è una condizione a cui non rinuncia: vuole chiarezza sul progetto, sullo stadio, sugli investimenti che saranno. Vuole voce in capitolo nelle scelte, sul mercato, e in questo l'alchimia con Pantaleo Corvino sarà tutta da trovare.

La realtà, però, dice che pure il dg non chiuderebbe all'ipotesi, a differenza di quanto la Fiorentina tutta abbia fatto con le ipotesi Walter Mazzarri e pure Leonardo Semplici. Stefano Pioli pare destinato a restare all'Inter, viste le difficoltà di Suning nel raggiungere Antonio Conte (e occhio allora a Spalletti-Inter...), Maurizio Sarri al Napoli e Marco Giampaolo alla Sampdoria. Di Francesco è la pista meno complicata, salvo clausole. Spalletti il sogno, verso il quale la proprietà della Fiorentina non si arrenderà finché sarà possibile provarci.

Chiosa su Paulo Sousa. Il destino è scritto e segnato. Non sarà l'allenatore della Fiorentina che verrà. Che lo dica, che sia sincero. Che spieghi candidamente che pure lui sta lavorando al suo futuro. Ha smentito lo Zenit in passato, lo farà col Dortmund. Però la realtà è che lui, e chi per lui, stanno cercando piazze altrove da tempo dove rilanciarsi. Sono stati mesi dove Sousa e la Fiorentina si sono sopportati, altro che supportati. Con un po' più di sincerità, e di verità, magari arrivare a fine stagione sarà meno amaro.