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MATTIA GIANI, Il ricordo del tecnico a FV: "Era un top"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 15 aprile 2024, 13:52Notizie di FV
di Ludovico Mauro
per Firenzeviola.it

MATTIA GIANI, Il ricordo del tecnico a FV: "Era un top"

Un’altra tragedia colpisce il calcio toscano. È infatti venuto a mancare Mattia Giani, attaccante 26enne del Castelfiorentino ed ex Empoli, a seguito di un malore accusato ieri nel match di Eccellenza sul campo del Lanciotto. A poche ore dalla drammatica notizia, esprime tutta la sua tristezza e racconta il susseguirsi dei fatti Nico Scardigli, tecnico del Castelfiorentino, in esclusiva a FirenzeViola.it: “Il ragazzo in un’azione di gioco ha puntato un avversario e calciato in porta, poi si è come soffermato a terra. La sensazione è stata quella di un problema muscolare, tant’è che avevo mandato un ragazzo a scaldarsi. Poi ho girato l’occhio e ho visto la scena: Mattia era a terra e provava ad alzarsi, ritornando però a terra. I ragazzi più vicini hanno iniziato a urlare e da lì è partito il dramma”.

Dal campo come si è vissuta la situazione?
“La sensazione si è posta subito come drammatica, non c’erano segnali, ma solo urla. Intuivo che chi stava operando lì vicino in prima persona, non vedeva cose positive. Io dovevo stare coi ragazzi, c’erano situazioni da gestire e non ho potuto stare accanto personalmente a Mattia. Sinceramente si è intuito subito che la gravità era di livello assoluto. E si è confermato quando è stato trasportato a Careggi, già le prime notizie non erano purtroppo incoraggianti”.

Come sono trascorse queste ore? Al campo c’era anche la famiglia...
“Io Mattia lo avevo già avuto in esperienze passate, al Tuttocuoio in Serie D. C’era già una conoscenza reciproca sia con lui che con la famiglia, avevamo anche amicizie in comune. È una famiglia che conosco da tempo. Non ci sono parole: la squadra è distrutta, ieri sera sono venuti qui (all’ospedale di Careggi, ndr) tutti, ora stanno arrivando altre persone alla spicciolata. Sicuramente è una tragedia di un’entità vastissima, innanzitutto per la famiglia che perde un riferimento”.

Ci lascia un ricordo personale di Mattia?
“Un ragazzo solare, innamorato del calcio, sempre positivo. Veniva da un infortunio al crociato avuto l’anno scorso a febbraio, doveva rientrare a ottobre poi ci sono state complicazioni, ed è tornato a fine novembre. Ma sempre con la voglia, la passione travolgente per il calcio. Seppur con qualche problema fisico, era un ragazzo esplosivo anche al di là del calcio, in cui era un top per la categoria. Ma Mattia era un top nella vita, una persona davvero splendida. Ho sempre avuto un rapporto con lui diretto, schietto e di stima reciproca. Un legame importante, era un punto di riferimento vero per me”.