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SOS ATTACCANTI: BELOTTI E SOCI, MEDIA-GOL DA LOTTA SALVEZZA. IL CONFRONTO CON I TOP 5 CAMPIONATITUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom
mercoledì 17 aprile 2024, 10:30Notizie di FV
di Alessandro Di Nardo
per Firenzeviola.it

SOS ATTACCANTI: BELOTTI E SOCI, MEDIA-GOL DA LOTTA SALVEZZA. IL CONFRONTO CON I TOP 5 CAMPIONATI

Era il 18 febbraio 2024 e con un goniometrico diagonale Lucas Beltran smuoveva la rete del Castellani per il momentaneo 1-0 Fiorentina sull'Empoli. Questa l'ultimo sigillo in campionato di una punta viola: se ci sommiamo le coppe non va tanto meglio, se pensiamo che, da metà febbraio in poi, l'altra gara in cui le prime punte sono finite nel tabellino marcatori è di poco successiva a quella del Castellani, 7 marzo contro i non irreprensibili difendenti del Maccabi Haifa (reti di Nzola e Beltran). Da lì l'attacco della Fiorentina ha preso le sembianze di un famoso duo pop romano, Zero Assoluto.

Numeri impietosi - La Fiorentina gira a un mese e mezzo dalla fine della stagione con numeri offensivi da deserto del Sahara. Se consideriamo gli attaccanti a disposizione di Vincenzo Italiano (intendendo tutti quelli che hanno giocato da prima punta, quindi Belotti, Nzola, Beltran, Kouame), la produzione offensiva delle prime punte è di sole 10 reti in 31 gare di campionato. In Italia solo Monza (9 reti), Lecce (9), Empoli (9) e Salernitana (7) hanno raccolto meno. Non va tanto meglio se allarghiamo il raggio ai top cinque campionati. Tra Italia, Inghilterra, Germania, Francia e Spagna, peggio della Fiorentina hanno fatto solo 18 squadre sulle 95 prese in considerazione. Quasi tutte, da Bochum, Mainz e Darmstad (nei bassifondi della Bundes) a Cadice, Granada (fanaline di coda in Liga), passando per Everton, Burnley, Nantes e Clermont, invischiate nella lotta per non retrocedere.

Attaccanti "rotti" - 10 su 31, i gol degli attaccanti rapportati al numero di giornate. Questo significa, banalmente, che la Fiorentina manda in gol uno tra Nzola, Belotti, Beltran e Kouame una volta ogni tre partite, un dato che però cozza con il presente, in cui le gare senza gol dei propri numeri "nove" sono 6. C'è chi la chiamava cooperativa del gol, quando le cose andavano bene e comunque gli attaccanti non timbravano. Adesso la formazione di Vincenzo Italiano sembra una delle poche formazioni non da zona rossa ad avere in rosa attaccanti "rotti", in un reparto in cui sono presenti tutti i tipi di centravanti da rehab, tra chi sembra essersi dimenticato come si segna (Belotti e Nzola) a chi ha sempre viaggiato con medie-gol da terzino destro (Kouame) arrivando a chi ha rinunciato al ruolo di prima punta per diventare un patinato trequarti (Beltran).

Esempi virtuosi - Dicevamo, la Fiorentina è una delle poche squadre che non manda in gol chi c'è davanti e che comunque (in teoria) è in lotta per posizioni europee. In questo la Viola è in buona ma misera compagnia: tra le squadre che hanno raccolto meno dal proprio attacco c'è il suggestivo quando medievale Brest di Eric Roy, un unicorno calcistico in grado di segnare solamente 27 reti in 29 partite e di essere comunque secondo in Ligue 1 assecondando fino alla nausea la massima poco bretone del "meglio aver paura che buscarne"; tra gli attacchi spuntati in giro per l'Europa troviamo anche quello della Real Sociedad, otto reti dai propri centravanti e comunque una sesta piazza in Liga; è proprio in Spagna però che cogliamo il caso più sui generis. Il Real Madrid di Carlo Ancelotti si trova in prima posizione, +8 dal Barcellona, nonostante i soli 8 gol raccolti dalle proprie prime punte. Una scelta ben precisa, quella di Don Carlo, di rinunciare a punteri di ruolo per consegnare tutto in mano al caotico quanto fenomenale attacco dei blancos. Arriviamo quindi al dato paradossale: c'è chi ha fatto peggio della Fiorentina ed è il Real Madrid. Solo che da una parte, a sopperire alle carenze degli attaccanti, ci sono Vinicius Jr, Rodrygo e Bellingham, dall'altra Sottil, Ikoné e Bonaventura. Un altro sport.