Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / fiorentina / Serie A
Le pagelle della Fiorentina - Gonzalez porta la luce, Biraghi la serenità. Dodo sta beneTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 18 aprile 2024, 21:27Serie A
di Dimitri Conti

Le pagelle della Fiorentina - Gonzalez porta la luce, Biraghi la serenità. Dodo sta bene

Risultato finale: Fiorentina - Viktoria Plzen 2-0 dts

Terracciano 6 - Era nelle previsioni l’idea che i cechi spingessero il giusto, che il lavoro da fare nel corso della partita però fosse così poco non pensava neppure lui.

Dodo 6,5 - Comincia a sentirsi bene fisicamente e in alcune fasi si vede. Spinge con regolarità ed è lui, non a caso, a costringere Cadu al fallo che porta al rosso diretto.
Dall’88’ Faraoni 6 - Spinge meno di Dodo, anche perché poco dopo dal suo ingresso arriva anche il vantaggio della Fiorentina. Ma si fa comunque vedere.

Milenkovic 6,5 - La spinta del Plzen si limita ai primi cinque minuti, a voler essere generosi. Anche il suo lavoro quindi diventa più semplice, ma ci sono dei meriti.

Ranieri 6,5 - Uno dei simboli di questa squadra è lui, che non esita ad andare allo scontro con un colosso come Chory su un pallone conteso e spingersi in avanti.

Biraghi 7 - Cresce col passare dei minuti: avvio timido, ripresa così così. Poi serve il cross del vantaggio, finché non arriva a firmare lui stesso il definitivo 2-0.

Arthur 6,5 - Torna dall’inizio, dirigendo il pallone con autorità nel cerchio di centrocampo. Tanta gestione e il pallone per Dodo che porta al rosso prima di uscire.
Dal 66’ Lopez 6 - Più scolastico e da ordinaria amministrazione rispetto ad Arthur nella gestione dei palloni, è anche meno centrale nel gioco ma comunque attento.


Mandragora 6,5 - Delle numerose chance create dai viola nel primo tempo, molto passa dai suoi piedi. Finché rimane dentro è senza dubbio tra i migliori dei suoi.
Dal 91’ Martinez Quarta 6,5 - Buttato dentro per coprire porzioni tra difesa e mediana, suona la carica e per poco non trova anche un gol, sbattendo sul palo.

Gonzalez 7 - 90 minuti più recupero difettosi, ha un gol sbagliato sulla coscienza. Nell’extra time però trova subito il guizzo che riporta la luce e dà la qualificazione.
Dal 98’ Sottil 6 - Entra col chiaro intento di provare a trarre vantaggio dagli spazi lasciati liberi da un Plzen costretto ad avanzare. In parte funziona.

Beltran 5,5 - Tanta applicazione e voglia di combattere persino il dolore, ma anche la sensazione dura da scacciare che nel ruolo del trequartista sia piuttosto sacrificato.
Dal 75’ Barak 5,5 - Tante volte in questa competizione ha rivestito i panni del salvatore della patria, ma nel confronto con i connazionali del Plzen non gli riesce. Si vede poco.

Kouame 6,5 - Nell’ottimo primo tempo, per produzione offensiva, è tra i più intraprendenti: quando deve colpire, però, è sia poco lucido che poco fortunato. Ma non molla.

Belotti 5,5 - Il ritorno al gol è un’ossessione, Italiano gli aveva già dato fiducia però da giorni. Due volte pericoloso: il primo gol mancato è un errore, il secondo sfortuna.
Dall’88’ Ikone 7 - Sembrava utopia pensare di poter colpire questo Plzen in ripartenza, lui però ci crede ed ha ragione visto lo scatto da centometrista con cui innesca il 2-0.

Vincenzo Italiano 6,5 - Due missioni prima delle altre: ritrovare confidenza con il gol e passare il turno, due aspetti che vanno a braccetto tra loro. Il primo tempo meriterebbe miglior sorte ma i suoi confermano la “macumba degli attaccanti” di cui aveva parlato, nel secondo tempo il livello cala ma l’espulsione aiuta. Nonostante ciò, supplementari e lì i suoi stavolta sono famelici come dovevano essere già in partenza fino a prendersi di forza la seconda semifinale di Conference di fila. Meglio tardi che mai.