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Carattere e Noslin, tre punti pesanti per l'Hellas con la Fiorentina. Dubbi sul gol del 2-1
Tre punti pesantissimi quelli che si porta a casa l’Hellas Verona dal confronto del Bentegodi con la Fiorentina. La squadra di Baroni ha lasciato il pallino del gioco agli avversari, arrivati all’appuntamento con una veste B che prevedeva di fatto tutti i pezzi da novanta a riposo dall’inizio, ma ha saputo portare a proprio favore gli episodi dentro a una partita che ricorda ancora quanto carattere ci sia negli scaligeri.
Il grande protagonista del successo per 2-1 è sempre lui, il nuovo frontman della squadra portato in dote dal fiuto di Sogliano sul mercato di gennaio: Tijani Noslin, che ha conquistato il rigore del primo vantaggio gialloblù e scaricato poi con potenza in rete il destro del definitivo sorpasso. Nel mezzo l’unica nota veramente lieta per la Fiorentina in quel del Bentegodi, il ritorno al gol di Castrovilli dopo quasi un anno.
Baroni condivide la sua gioia con i 28mila presenti: "Pensavo giusto che il saluto della squadra ai nostri tifosi fosse loro, il nostro pubblico oggi ci ha sostenuto, c'era una bella energia. Dobbiamo portare in fondo questo campionato tutti insieme, la squadra c'è, è presente, è viva". Italiano, invece, sottolinea anche il sospetto tocco di mano di Lazovic sul 2-1 gialloblù, sul quale non è intervenuto il VAR: primo goal lo regaliamo, sul secondo goal c'è un fallo di mano di Lazovic quindi il goal è da annullare. Abbiamo colpito l'ennesimo palo, poi nel secondo tempo non abbiamo creato tantissimo sia per il caldo che per il Verona".
Il grande protagonista del successo per 2-1 è sempre lui, il nuovo frontman della squadra portato in dote dal fiuto di Sogliano sul mercato di gennaio: Tijani Noslin, che ha conquistato il rigore del primo vantaggio gialloblù e scaricato poi con potenza in rete il destro del definitivo sorpasso. Nel mezzo l’unica nota veramente lieta per la Fiorentina in quel del Bentegodi, il ritorno al gol di Castrovilli dopo quasi un anno.
Baroni condivide la sua gioia con i 28mila presenti: "Pensavo giusto che il saluto della squadra ai nostri tifosi fosse loro, il nostro pubblico oggi ci ha sostenuto, c'era una bella energia. Dobbiamo portare in fondo questo campionato tutti insieme, la squadra c'è, è presente, è viva". Italiano, invece, sottolinea anche il sospetto tocco di mano di Lazovic sul 2-1 gialloblù, sul quale non è intervenuto il VAR: primo goal lo regaliamo, sul secondo goal c'è un fallo di mano di Lazovic quindi il goal è da annullare. Abbiamo colpito l'ennesimo palo, poi nel secondo tempo non abbiamo creato tantissimo sia per il caldo che per il Verona".
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